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Nostalgia e intelligenza artificiale nella nuova collab Desigual x Collina Strada

Intervista a Hillary Taymour, fondatrice e direttrice creativa di Collina Strada

Nostalgia e intelligenza artificiale nella nuova collab Desigual x Collina Strada Intervista a Hillary Taymour, fondatrice e direttrice creativa di Collina Strada
Nostalgia e intelligenza artificiale nella nuova collab Desigual x Collina Strada Intervista a Hillary Taymour, fondatrice e direttrice creativa di Collina Strada

Dove finisce il nostro io bambino, dove vanno i nostri interessi di quando eravamo piccoli, ma soprattutto come possiamo, una volta cresciuti, riconnetterci a quella parte di noi che abbiamo dimenticato? Sono queste le domande che si pone Hillary Taymour nella nuova collaborazione di Desigual for Collina Strada, una collezione nostalgica che con il titolo My Best Friend and I si addentra in un viaggio di auto-scoperta con l’aiuto di un amico immaginario. Si tratta della seconda partnership tra i due brand, un’occasione unica per Taymour, fondatrice e direttrice creativa del brand losangelino, di proseguire la sua missione di sostenibilità fuori dal proprio studio. Tutti i capi della collaborazione sono stati realizzati con materiali sostenibili e innovativi, come il cotone di origine responsabile o il poliestere riciclato che riutilizza rifiuti plastici. Oltre a riservare particolare attenzione all’ambiente, la partnership conserva tutto lo spirito divertente ed eccentrico dei due brand. Del resto, Taymour è nota per silhouette e palette vivaci così come il brand spagnolo è conosciuto per il suo look alternativo. «Mi sono avvicinata a Desigual nei primi anni 2000 - ricorda la designer - l’ho sempre associato ai colori e alle stampe». Ed ecco spiegato perché nella ricerca dell’io bambino di Taymour e Desigual appaiono texture e tonalità luminose, elementi botanici, stampe tie-dye e astratte assieme a capi tradizionali del guardaroba maschile in un equilibrio vivace tra funzionalità ed esuberanza. «C’è qualcosa per tutti!», aggiunge la designer. 

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Per un brand indipendente come Collina Strada, poter collaborare con un’azienda storica come Desigual è sempre un’opportunità da prendere al volo. Taymour riconosce l’importanza di avvicinarsi a nuovi clienti grazie a partnership di questo calibro ma aggiunge che, con Desigual, oltre alla possibilità di «mescolare i consumatori» le è piaciuta molto «la possibilità di creare prodotti con ciò che il brand sa fare meglio», tra stampe e colori fuori dal comune. «Mi piace creare prodotti con prezzi più accessibili. Raggiungere nuovi mercati può essere difficile da soli, perciò collaborare è sempre un ottimo modo», ha aggiunto la designer. Se da un lato lavorare assieme ad altri marchi è una grande scelta per un brand indipendente, bisogna riconoscere che non sempre è facile trovare aziende affermate che condividono la tua stessa visione, sia dal punto di vista artistico che etico. Come afferma Taymour, il supporto di Desigual nella creazione di una collezione sostenibile - Collina Strada difende i diritti per l’ambiente e per gli animali fin dalla sua creazione, nel 2008 - è stato una certezza per entrambe le collaborazioni. Per quanto riguarda la creatività, invece, trovare un punto di incontro tra le due estetiche è stato semplice: il punto forte di entrambi i brand è da sempre l’effetto sorpresa, riflesso sia nella potenza dei colori che in argute scelte pubblicitarie. Anche se da Collina Strada, come spiega Taymour, «la sostenibilità viene prima di tutto, poi il mio senso di divertimento con il marketing è il secondo». In merito alla direzione della moda in termini di sostenibilità, la designer aggiunge: «Credo che molte cose abbiano ancora bisogno di cambiare. Non credo che la gente si renda conto dell’impatto che hanno le passerelle su tutto il resto». 

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La campagna della seconda collaborazione tra Collina Strada e Desigual prende ispirazione dallo stesso mondo nostalgico e onirico che ha informato la collezione. Così come silhouette maschili e femminili raccontano di un’identità fluida, senza genere, che riflette lo stesso senso di libertà dei bambini, le immagini che ritraggono la collezione esplorano motivi contrastanti. La familiarità e il surreale si incontrano in una casa coloratissima, dove la modella protagonista degli scatti Delilah Belle passa del tempo con un amico immaginario realizzato con l’AI. Sul tema dell’intelligenza artificiale e di come potrà influenzare il lavoro del mondo della moda (e in particolare dei creativi indipendenti), Taymour ha le idee ben chiare: «Credo che l'AI sia un ottimo strumento da utilizzare per i piccoli brand, in quanto può aiutarti a creare cose che il tuo team non sarebbe in grado di fare normalmente. Sono estremamente attenta quando uso l'AI, assicurandomi di utilizzare solo i disegni originali di Collina e manipolando sempre il risultato per renderlo veramente mio». Ecco trovata la risposta alla nostra domanda: per riconnetterci al nostro io-bambino forse basta liberare l’immaginazione e chiedere una mano all’intelligenza artificiale. Chissà che non riesca a riprodurre esattamente l’amico immaginario che sognavamo da piccoli.