Alexandria Ocasio-Cortez e "The Squad" sono state rielette alla Camera
Quando la "sorellanza" batte Trump
05 Novembre 2020
Mentre gli Stati Uniti sono col fiato sospeso per sapere se il loro nuovo presidente sarà Donald Trump o Joe Biden, arriva una buona notizia: Alexandria Ocasio-Cortez è stata rieletta alla Camera. Insieme a lei, riconfermano la loro posizione anche Ilhan Omar, Ayanna Pressley e Rashida Tlaib, il gruppo di parlamentari progressiste soprannominato The Squad.
Tutto è cominciato nel 2018 quando, in occasione della loro prima elezione, Ocasio-Cortez postò su Instagram una foto di loro quattro con la didascalia "Squad". Da allora la loro sorellanza è diventata sempre più stretta e potente, riuscendo a superare i frequenti attacchi xenofobi di Trump e dei suoi seguaci che cercavano di sminuirne l’operato con frasi come "Send them back", "Jihad Squad" o "Le quattro cavaliere dell’Apocalisse".
Donne, nere, democratiche, giovani (tra i 30 e i 45 anni in un parlamento dove l’età media sfiora i 60) non sono solo i volti emergenti del Partito democratico Usa, ma un simbolo di empowerment femminile particolarmente importante ora che l’elezione di Amy Coney Barrett, pupilla di Trump, ultracattolica e antiabortista, nominata giudice della Corte Suprema dopo la morte di Ruth Bader Ginsburg, consegna sempre più potere alle lobby di destra. Al contrario, Ocasio-Cortez, Omar, Tlaib e Pressley, che rappresentano rispettivamente New York, Minnesota, Michigan e Massachusetts, sono unite da battaglie comuni come Medicare for all, college gratuiti, salario minimo a 15 dollari e attenzione al cambiamento climatico.
La nostra sorellanza è resistente a tutto. - Ha twittato Omar commentanto la nuova vittoria di The Squad.
Mentre Pressley ha scritto:
Insieme, abbiamo combattuto per il nostro bene. Ci siamo organizzati. Ci siamo mobilitati. Abbiamo legiferato i nostri valori. Sono così orgogliosa di essere la vostra deputata e di lavorare con le mie sorelle. Credo in noi. E siamo solo all’inizio.
Alexandria Ocasio-Cortez, che ha ottenuto quasi il 69% di preferenze nel 14mo distretto di New York ha prima twittato:
Grazie al Bronx e al Queens per avermi rieletto nonostante i milioni di dollari spesi per batterci e per avermi dato fiducia per rappresentarvi di nuovo.
E poi ha postato una sua immagine sorridente insieme alle altre tre deputate, accompagnata da un commento ironico, ma eloquente, diretto a Trump:
Quando la tua sorellanza è così potente il Presidente degli Stati Uniti non riesce a smettere di pensarci.
Mentre ci domandiamo chi sarà il nuovo presidente degli USA, l’unica certezza è che l’America ha voglia di democrazia e inclusione come conferma il sostegno a The Squad, aumentato di circa 30.000 voti rispetto alle primarie del 2018, a cui si aggiungono anche le nomine della prima senatrice transgender, Sarah McBride in Delaware, e del primo membro del Congresso gay afroamericano, Ritchie Torres a New York.