I tarocchi sono il giusto mindset per affrontare la quotidianità
Il futuro non si prevede ma si proietta
30 Novembre 2021
Una delle domande più difficili a cui rispondere quando dico di saper leggere le carte è “Ma tu ci credi”. È una delle più gettonate, e io adoro ribattere sempre il contrario di quel che ci si aspetterebbe. Il “no” mi serve per dimostrare agli scettici che sono dalla loro parte, e che non li ingannerò. Da questo patto preliminare può partire il “però” necessario, che spero possa dimostrare come le carte nel 2021 non siano solo una moda ma un mezzo per imparare a conoscersi, ascoltarsi, amarsi un po’.
La sfera di cristallo che prende polvere sul mio altarino in cucina ancora non è stata in grado di mostrarmi proprio nulla, ma forse perché non sono ancora una strega abbastanza skillata. Rimane il fatto che il futuro non si può prevedere, e devo questa asserzione alla logica maestra a cui tutti dobbiamo tanto. Tuttavia, ogni nostro pensiero, ogni nostro gesto, parola, intenzione presente, lascia strascichi tanto nel passato quanto nel futuro. Non parlo solo di conseguenze delle proprie azioni, ma di suggestione indiretta per cui il nostro mindset attuale ci porterà a replicare o influenzare le nostre scelte nell’immediato futuro. Non è forse questa una previsione, seppur involontaria? Quante volte capita di dire “scommetto che mi succederà x, y, z” e matematicamente ci proiettiamo “la sfiga” addosso? Pensiero negativo a parte, le riflessioni, come le parole, sono la più antica e autentica formula magica possibile. Siamo ogni giorno soggetti agli incantesimi che ci ricamiamo addosso senza saperlo. E persi in questo vortice di autosuggestioni, la lettura di Tarocchi può essere un buon strumento per recuperare una visuale disintossicata, chiara, che mostra non tanto il domani ma dove sei davvero oggi. Come? Affidandosi al linguaggio dei simboli che parlano di te come di milioni di altre persone sulla faccia della terra, declinando archetipi ancestrali nella tua quotidianità moderna.
Non è una sfida a chi ci azzecca di più, una lettura di carte rappresenta l’apertura di una porta nella nostra mente, nel nostro cuore, per varcare una soglia di cui troppo spesso ci dimentichiamo nella corsa delle nostre giornate. Al di là ci sono i nostri sogni, desideri, il nostro io incontaminato che in qualche modo cerca ancora di parlarci, e che è nostra responsabilità riuscire ad ascoltare, prima di perderci di nuovo.
È così che la Papessa può diventare una madre algida o una giovane studentessa assorta, e la carta 13, dai più riconosciuta come la Morte, è la promessa di una rinascita dopo un periodo di difficoltà. Ed ognuno di questi piccoli paesaggi rettangolari che sono le carte racconta l’umanità intera, senza pretese di completezza. Dentro ad ognuna ci siamo tutti noi non per magia ma per paradigma dell’animo umano.
Soltanto facendo chiarezza su dove ti trovi oggi sarai capace di proiettare un futuro di intenzioni che tracciano la strada che porta esattamente dove vorresti arrivare. E questo non capiterà perché la cartomante lo ha detto, ma perché dovevi affrontarlo, arrivarci con le tue forze, e processarlo fino a superarlo.