L'ascesa di Sydney Sweeney
Da Sharp Objects a Euphoria i successi dell'attrice sono appena iniziati
10 Gennaio 2022
Da quando alla premiere della seconda stagione di Euphoria il 9 gennaio ha valcato il Red Carpet in un abito custom Miu Miu, sulle bacheche di Instagram non si parla che di Sydney Sweeney. Americana classe 1997 dalla pelle di porcellana, non rappresenta sicuramente una nuova frontiera della diversity, ma fa parte della rosa di attrici da tenere d'occhio per il futuro, che tramite parti sempre più importanti sul grande schermo stanno mettendo le radici per una carriera tra le stelle del cielo di Hollywood. Insieme alle colleghe Zendaya e Hunter Shafer fa parte del cast della serie che ha lanciato ad oggi alcuni dei giovani volti più popolari del momento, ha partecipato a produzioni importanti come "C'era una volta a Hollywood", "The Handmaid's tale" e "The White Lotus" by Mike White, ma chi era Sydney prima di interpretare Cassie e che rapporto ha con gli amletici silenzi del suo Euphoria?
Nata a Spokane, Washington, era già convinta di fare l'attrice da piccola, cogliendo il consiglio della mamma di innamorarsi di più cose possibile. A 12 anni ha sottoposto un business plan ai genitori per convincerli a farle fare un'audizione, che, sopresi della sicurezza della piccola, hanno deciso di sostenerla. Come racconta al Los Angeles Confidential,
"il piano quinquennale spiegava praticamente cosa sarebbe potuto succedere alla mia vita se me lo avessero lasciato fare, gli step che avrei dovuto compiere e le cose per cui avrei dovuto lavorare sodo"
mette da subito ben in chiaro a se stessa che non sarebbe stata una strada facile, ma ce l'avrebbe fatta. Studia, lavora sodo e ottiene non solo il ruolo per l'audizione tanto desiderata, ma inizia a fare comparse in 90210, Pretty Little Liars e Grey's Anatomy, prima di ottenere i veri ruoli nel 2018. Il suo approccio alla recitazione ha un che di morboso/immersivo: tiene dei quaderni dove sviluppa la vita dei suoi personaggi per immedesimarvisi a pieno, come racconta a WhoWhatWear.
La sua carriera inizia con una parte importante nella serie Netflix Everything Sucks! e un cameo nel thriller psicologico Sharp Objects by HBO del 2018, per cui ha studiato storie di ragazze che hanno sofferto di autolesionismo e persino visitato ospedali psichiatrici per immergersi nella parte, conoscenza che le ha permesso di amalgamarsi al meglio con il personaggio che interpreta in Euphoria dal 2019.
"Si innamorava di ogni ragazzo con cui usciva. Che fossero intelligenti o stupidi o dolci o crudeli, non importava. Non le piaceva stare da sola."
Così racconta la voce narrante di Rue (Zendaya) nella scena in cui l'attenzione si sposta per la prima volta su Cassie Howards, cheerleader con un famigerato passato da ragazza facile di cui non riesce a liberarsi e profondi traumi relazionali a causa del rapporto con la madre peggiorato dopo la separazione dei genitori. Se nella prima stagione il personaggio sembra statico, nella seconda i fan della serie assisteranno ad un vero colpo di scena. Dalla prima puntata della seconda stagione sembra che il personaggio sia destinato a divenire il nuovo oggetto delle attenzioni tossiche di Nate (Jacob Elordi), liberando Maddie dal fardello. Quello che succederà lo scopriremo soltato di domenica in domenica con l'uscita delle nuove puntate, anche perchè l'attrice non si è mai espressa sulle novità, ma ha solo accennato che è stata per lei una sfida a livello attoriale voltare questa nuova pagina e crescere con il personaggio.
Come professionista nel suo ambito, Sydney non poteva far altro che alzare l'asticella, passando dall'altra parte dell'obiettivo: quest'estate ha lanciato la sua compagnia di produzione, la Fifty Fifty Company, con cui ha prodotto e scritto lo script di The Players Table, adattamento televisivo del romanzo They Wish They Were Us di Jessica Goodman, con la cantante Halsey nel cast.
Negli anni la recentemente nominata "Top Breakthough Entertainer of 2021" da Associated Press, oltre alla recitazione e al cinema si appassiona alla lettura, divora tre libri ogni estate, e impara anche grazie alla pandemia ad aggiustare cose, specialmente auto d'epoca, come racconta in un'intervista a Pure Wow. Venendo da una famiglia di appassionati di auto, per lei è stato facile acquistare una Ford Bronco del 1969 e iniziare a restaurarla. Ma non solo hobby: il mondo dell'attrice si amplia sempre di più verso il mondo patinato di magazine e campagne di moda, e ad oggi Sydney è sulle copertine di svariati magazine e testimonial di Guess e Tory Burch, ha posato per Savage X Fenty e negli ultimi shooting indossa Fendi, Chanel e MiuMiu, a suggerire la costruzione di un'immagine pronta per diventare testimonial di qualche brand di lusso.