Elliot Page produrrà un documentario italiano sulla transizione di genere
"Nel mio nome" del regista Nicolò Bassetti debutterà al Festival Internazionale del cinema di Berlino
20 Gennaio 2022
"Mi sentivo un ragazzo. Volevo essere un ragazzo. Chiesi a mia madre se un giorno avrei potuto esserlo".
Con queste parole semplici e dirette Elliot Page, attore di fama internazionale e primo transgender ad apparire sulla cover di TIME, raccontava il suo percorso di transizione alla rivista americana. Il protagonista di The Umbrella Academy, che negli ultimi anni ha usato la sua fama per battersi per la trans equality, ha dichiarato che produrrà Nel Mio Nome, il documentario diretto da Nicolò Bassetti:
"Quello che mi ha colpito di Nel mio nome è il suo modo di presentare tramite l’arte le diverse sfumature che compongono l’identità di una persona. È una riflessione sull’umanità trans, non ho mai visto niente di simile. Sapere che Bassetti si è confrontato con il figlio trans durante la produzione è qualcosa di incredibilmente bello per me e penso che l’esperienza vissuta e l’input siano chiari nella prospettiva del film. Sono onorato di far parte del progetto e non vedo l’ora che tutti lo vedano."
Come detto da Page, il doc, che verrà presentato in anteprima nella categoria Panorama Dokumente del Festival internazionale del cinema di Berlino (in programma dal 10 al 20 febbraio), parte dall’esperienza personale del regista vissuta con il figlio per raccontare la storia di Nic, Leo, Andrea e Raff, quattro amici che hanno intrapreso in momenti diversi la transizione di genere da identità femminile a maschile, trovandosi "ad affrontare le difficoltà di vivere in un mondo binario. Perché raggiungere una vita soddisfacente e dignitosa è una questione di sopravvivenza".
Bassetti, che nel 2013 ha vinto il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia del 2013 con il documentario Sacro GRA, ha espresso il suo entusiasmo e la sua gratitudine per il coinvolgimento di Page, dopo aver sottolineato quanto sia stato importante aver condiviso il percorso del figlio Matteo:
"La mia esperienza personale di genitore mi ha permesso, come regista, di trovare la sicurezza necessaria per avvicinare i protagonisti di questa storia, per approfondire le loro emozioni, e instaurare un rapporto intimo fatto di fiducia e complicità. Sono davvero grato a Elliot per aver aggiunto la sua prospettiva personale per aiutare il nostro film a trovare la sua strada nel mondo".
Dopo il debutto berlinese, non si sa ancora se e quando Nel mio nome verrà distribuito in Italia, ma noi speriamo di vederlo presto.