I set design del Fashion Month FW 2022
Il ruolo dello spazio e del design nella spettacolarizzazione delle ultime sfilate
10 Marzo 2022
Alla fine del fashion month cosa rimane? La certezza che la moda dopo la pandemia si cambiata, non a livello formale ma a livello concettuale e valoriale, e che gli show in presenza hanno un impatto maggiore sul pubblico, nonostante tutti gli sforzi fatti gli scorsi anni per far consumare la moda anche in lockdown, rispetto alle digital runways. Quando si guarda un defilè sono i dettagli studiati dagli stessi designer per attirare l'attenzione per primi, ma non risalterebbero così tanto se non fossero inseriti in micromondo che condivide con il concept della collezione valori e linee guida. Come in teatro un attore è tale quando è sul palco e non quando scende (almeno sulla carta), anche in passerella abiti e modelle giocano il loro ruolo nel momento prima, dopo e durante lo show, in funzione dello spazio delimitato a far diventare realtà una visione creativa. Il gioco di luci composto dalla relazione tra la pavimentazione, il posizionamento della passerella e delle famigerate first-rows dove si accomodano gli ospiti sono tornati ad essere elementi capaci di donare alle collezioni quel valore aggiunto di meraviglia che trasforma i fashion shows in un evento unico.
Questo mese Balenciaga ha inscenato una tempesta di neve per esemplificare il profondo senso di sdradicamento che collega le vittime del conflitto attuale alla sua storia personale, Prada ci ha fatto dubitare del confine tra cinema e realtà e Jacquemus ha fatto sognare al mondo un paradiso estivo ancora troppo lontano. Scopriamo i set design più belli del fashion month, la maggior parte dei quali curati dall'agenzia di produzione, design e eventi nata a Parigi nel 1990, Bureau Betak.
Bottega Veneta
Il primo show di Mathieu Blazy ha portato in scena la sua consapevolezza sartoriale indirizzata nella creazione di accessori per la vita di tutti i giorni all'interno dello storico Palazzo San Fedele a Milano, nuova sede dell'azienda. Da un pavimento in simil-moquette verde acido emergevano sedute simili a cubetti di ghiaccio, con un cuscino nero a contrasto, su cui si è adagiato anche il fondoschiena di Jacob Elordi.
Gucci
"Giustapposizione di mondi e significati. Alterando la stabilità della percezione. Manipolando e ingrandendo l'esistente. Attraverso questi interventi, celebro gli abiti come veri e propri laboratori ottici: macchine magiche che possono dare vita a favole di metamorfosi e re-incanto." ha dichiarato Alessandro Michele sulla sua collezione Fall-Winter 2022, che ha infatti avuto luogo in un corridoio dalle pareti specchiate sui cui il riflesso dei quadrati bianchi con cornice nera a decorare il pavimento si univano in una fantasia percettiva con colori, monogram e modelli fluidi che hanno calcato una delle passerelle più fotografate della settimana della moda di Milano.
Prada
Già con la Men's Fashion Week di Gennaio il set design della collezione curata da Raf Simons e Miuccia Prada aveva stupito sia i presenti che gli spettatori lontani: prendendo il teatro e il cinema come specchi della realtà, le sfilate Prada Men's e Women's FW22 si sono tenute nella stessa location, il Deposito della Fondazione Prada, che viene reimmaginato da oma.eu come un palcoscenico per l'azione, una rappresentazione di un'attualità elevata dove gli attori rompono la quarta parete della percezione tra pubblico e ruolo professionale. Le sedie da teatro verde oliva sono organizzate secondo una griglia ortogonale, lasciando uno spazio a zig-zag in mezzo per far camminare i modelli. Dei riflettori teatrali seguono i modelli enfatizzando il rapporto inquietante tra l'atmosfera teatrale e quella tecnologica.
Acne
Acne reinterpreta i livelli dei fashion shows realizzando una passerella sopra elevata in bianco ottico dove i modelli camminano con le creazioni ispirate alla bellezza della riparazione, mentre gli spettatori selezionati sono seduti all'interno di 4 semi-nicchie posizionate più in basso rispetto alla runway, modificando il punto di vista e la percezione della sfilata, che viene vista per dal basso verso l'alto permettendo a dettagli come il footwear e gli orli indefiniti dei capi di essere protagonisti.
Jacquemus
Simon Porte Jacquemus ragiona con la pancia di un fashion professional ma è sulla stessa linea d'onda dei suoi followers: quando il mondo della moda è concentrato sui capispalla della prossima stagione lui decide di sfilare alle Hawaii, dando ad Instagram il modo di sognare un paradiso estivo ancora lontano. Sulla distesa di sabbia bianchissima di O’ahu la passerella blu oceano pop si stagliava a contrasto facendo da palcoscenico alla collezione Spring/Summer 2022.
Balenciaga
La struttura con scale in discesa verso il centro della sala ricordava un anfiteatro romano semi-buio, a cui gli ospiti della sfilata di Balenciaga hanno avuto accesso tramite un Iphone 6 rotto come invito che preannunciava già l'attitudine disturbante dello show, non nuova per il brand del designer Georgiano, che questa volta ha portare in scena il suo dolore personale. La platea si è accomodata su sedute sopra cui era stata appoggiata una t-shirt/coperta (contenente un QR code per donare a sostegno del popolo Ucraino) con cui ripararsi mentre assisteva alla passerella nel bel mezzo di una tempesta di neve. Portando in scena la divisione tra il mondo di chi guarda e di chi vive nella tempesta tramite un pannello di vetro spessissimo, Demna esemplifica il percorso crudo e personale che condivide con i protagonisti della guerra Ucraino-Russa lanciando un messaggio sociale anche con l'esperienza impattante creata grazie al set designer Nicke Bildstein Staar.
Fendi
Un corridoio a cielo aperto incoronato da una fila di 8 archi in cemento sopra le teste di Silvia Venturini Fendi, Kim Jones, gli addetti ai lavori e gli invitatati alla FW22 di Fendi, in cui il concetto di archivio e di ricerca storica hanno dominato la passerella dai colori plain come il tempo passato per Fendi, valore inestimabile per la casa di moda che con la sua concretezza fa da base per lasciar intravedere il futuro della maison romana.
Marni
Uno spazio cavernoso a malapena illuminato, adatto a un rave, l'entrata avvolta nel fogliame, enormi blocchi di cemento al posto di una pista d'atterraggio, e ancora più fogliame che incornicia questo quadro di rigogliosa distopia in cui si è sviluppata la visione creativa e artistica di Francesco Risso per Marni. Portando in scena una collezione dubbiosa del futuro dopo la pandemia dove la sartorialità si incontra non il non-finito e il concetto di imperfezione dei capi rammendati a mano riscoprendo l'artigianalità Risso si chiede "Dove andiamo dopo? Dove siamo legati, al di là di ciò che ci lega l'uno all'altro?" ed il set design concretizza questa domanda.
Givenchy
In una struttura a 45 minuti di auto dal centro di Parigi Matthew M. Williams ha recuperato le sue radici da ex direttore creativo per l'industria musicale mettendo in scena la sua concezione di evening wear all'easy-wear. La passerella si è estesa in uno scenario simile a quello di uno stadio, immersa nella luce di quattro lampade a LED circostanti che sembravano quelle usate sui campi da calcio per illuminare i trick dei dribblatori professionisti."È un linguaggio di luce che abbiamo costruito per lo spettacolo", ha detto Williams. "Per me si tratta di venire in un'arena; questo è il mood onnicomprensivo".
Palm Angels
Enormi palme sospese a testa in giù dal soffitto e gigantografie di David Sims delle ultime campagne pubblicitarie esposte all'ingresso fanno del lifestyle di Palm Angels un vero mood. La collezione non ha bisogno di presentazioni secondo il designer Francesco Ragazzi, che vede nel lasciar parlare i capi che compongono l'universo a 360° di Palm Angels in cui coesistono le fragranze, l'arredo, la musica e anche il set design, rappresento il concetto odierno di ciò che significa il nuovo lusso.
Coperni
La runway di Coperni ha visto Gigi e Bella Hadid camminare in uno spazio circondato da un blocco di armadietti high school grigi come quelli della East Highland High School di Euphoria, ad esemplificare l'ambiente in cui la crisalide dell'adolescenza di figure giovani e indefinite si rompe facendole loro stesse. Il rumore di una trasmissione radio disturbata ha avvolto lo show dedicato alle sarte di Kyiv il cui primo look accolto dalla platea è stato appunto una pelliccia gialla indossata sopra un catsuit vinilico azzurro.