Alessandro Michele sta scrivendo un libro sulla filosofia di moda

Alessandro Michele sta collaborando con il filosofo Emanuele Coccia alla stesura di un libro sul rapporto tra moda e filosofia. A diffondere la news è HarperCollins che si occuperà di pubblicare il progetto, ancora senza titolo, per l’Italia:

"Partendo dalla vita di Alessandro Michele, e dalle profonde innovazioni che con il suo lavoro ha portato nella sensibilità contemporanea, lui ed Emanuele Coccia mostrano come due forme della creatività e della conoscenza umana tradizionalmente separate, filosofia e moda, in realtà sono indissolubilmente legate: se la moda sa far deflagrare secoli di arte e di sapere in un’esperienza quotidiana propria di ogni essere umano, la filosofia non può fare a meno di diventare, anche lei, una forma di moda."

Basta guardare una delle sue collezioni per accorgersi dell'universo fatto di mondi paralleli, dove moda, arte, letteratura, cinema, teatro, pop culture, matematica e filosofia si combinano e contaminano per dare vita a creazioni che sono frammenti di storie. Nelle note che accompagnano le sfilate di Gucci è facile trovare riferimenti e citazioni di Foucault, Giorgio Agamben, Barthes o Derrida, chiari indizi dell’importanza della filosofia come ispirazione e linguaggio che aiuta il direttore creativo della Maison fiorentina a trasformare le sue visioni in abiti. Il suo rapporto con la filosofia è così fondamentale da spingere Michele a dichiarare:

"Se non avessi trovato questa narrativa, probabilmente avrei lasciato la moda."

Il creativo lo ha confessato agli studenti di Harvard, dove ha partecipato (via Zoom) come special guest ad un ciclo di lezioni dal titolo The Ego in Things: Fashion As a Moral Laboratory tenute da Emanuele Coccia. Il programma di studio, che sembrava una sorta di anteprima del nuovo libro in uscita nella primavera 2023, partiva dal concetto che "la moda è un'arte", approfondiva come tale arte possa essere usata per costruire le nostre identità e dare forma alla cultura e si concludeva con uno sguardo più specifico al lavoro di Michele da Gucci.