Come investire nel pianeta in modo sostenibile
Le pratiche da adottare e i brand da conoscere per l’Earth Day 2022 e non solo
20 Aprile 2022
Il cambiamento climatico nel 2022 ha raggiunto dei livelli irreversibili secondo l’assemblea UN 2022, a cui è possibile adattarsi ma che richiedono upgrade costosi da sostenere per proteggere i luoghi della terra per come li conosciamo oggi. Per la Giornata Internazionale della Terra, earth.org rimane la fonte più attendibile a cui attingere per capire quali sono le pratiche sostenibili da poter adottare per dare il proprio contributo contro il cambiamento climatico e mantenere l'aumento della temperatura terrestre sotto il +1,5%. Quest'anno il sito ha dedicato la sua campagna per l'Earth Day al tema "Investi nel nostro pianeta", per sensibilizzare alla sostenibilità e al cambiamento climatico quante più persone possibile spingendo anche alla più piccola azione i cittadini del pianeta, a partire dalle scelte d'acquisto sui fronti dell'energia, degli acquisti per la cura personale, per la mobilità, l'istruzione e la cultura, specialmente ora che la sostenibilità performativa è diventata un problema sul mercato, perchè molti brand si comunicano come attenti a pratiche che rispettano l’ambiente nella scelta dei materiali e nei meccanismi di produzione, ma peccano di rispetto delle condizioni di sostenibilità umana nei confronti dei dipendenti e sfruttano la supply chain del prodotto per guadagnare profitti. Ecco alcune proposte per investire nel pianeta in modo consapevole e sostenibile.
Investi in compagnie trasparenti
Informarsi sui livelli di sostenibilità dei brand prima di acquistare è un modo per investire nella salvaguardia del pianeta e costruire un futuro equo e prospero. Secondo il Fashion Transparency Index di Fashion Revolution le aziende che divulgano più informazioni sui loro fornitori, su politiche e pratiche della supplychain considerando anche l'impatto sociale e ambientale sono OVS (78%) H&M (66%), The North Face (66%) e Timberland (66%) e Vans (65%). Questo indice non certifica la sostenibilità di tutti i prodotti, ma constata l'impegno delle aziende ad essere più verdi: per verificare la sostenibilità dei prodotti esiste l’app di Good on You, che continiene più di 3,000 brand valutati con un punteggio da 1 a 5 sotto il punto di vista di parametri di trasparenza, certificazioni possedute come Fair Trade, Fair Wear Foundation, Cradle to Cradle, OEKO-TEX Made in Green, politiche per i lavoratori e sui consumi coinvolti nella supply chain del prodotto dalla creazione al cliente finale e il suo lifecycle includendo le politiche sulla violenza sugli animali.
Skims ad esempio è valutata 1 su 5 su Good on You per mancata trasparenza aziendale. Un suo sostituto valido nello stesso settore è Licia Florio Sport, con referenze in cotone organico certificato GOTS o Global Organic Textile Standard il più importante standard internazionale per la certificazione dei prodotti tessili realizzati con fibre naturali da agricoltura biologica, certificazione ottenuta anche dal brand Shaft Jeans, 100% made in Italy che garantisce oltre alla qualità sostenibile lavaggi realizzati con tecniche a basso impatto ambientale e con un limitato uso di acqua e di energia elettrica, differentemente da quanto solitamente possibile per un tessuto che richiede molta acqua per essere creato.
Promuovi fonti di energia rinnovabile
Per investire nel proprio pianeta occorre mettersi in gioco, alzare la voce, partecipare a conversazioni che portino le forme di energie rinnovabili ad essere scelte e regolamentate dai governi come una soluzione valida alle fonti di energia fossile che stanno drenando il pianeta. Ogni famiglia italiana emette 842 kg di CO₂ l'anno tanto quanto viene emesso facendo 10 volte una tappa da 800km in auto. Scegliere i mezzi pubblici, aderire al bike sharing e a soluzioni di movimento sostenibile sembrano soluzioni banali ma sono un passo efficace verso ad una riduzione della carbon footprint di ognuno. Ad oggi è possibile accedere a fornitori di energia elettrica da fonti rinnovabili provenienti da centrali eoliche, idroelettriche e solari sparse sul territorio nazionale come NeN Energia.
Traccia la tua impronta
Tramite il calcolatore di Carbon Footprint, di Foodprint e Plasticprint su earthday.org fornisce gli strumenti per calcolare e tracciare la produzione personale di rifiuti fossili, il consumo di plastica giornaliero e l’inquinamento prodotto dalla produzione e dal consumo di cibi ad alto impatto inquinante. Adottare uno stile di vita con meno plastica è possibile: una recente ricerca di Deloitte UK dimostra come a marzo 2021, evitare la plastica monouso il modo più comune in cui il 61% dei consumatori dimostra impegno per la sostenibilità, utilizzando efficaci sostituti come le Foldable Bags di Wood’d Design o le borracce riutilizzabili Airup che permettono di risparmiare dalle 5 alle 10 bottiglie in PET con i propri pods per acque aromatizzate. Anche nel beauty è possibile applicare un approccio sostenibile, acquistando prodotti multiuso come l'Olio Multitrattamento di Maison Bio con una percentuale ridotta di plastica nel packaging o waterless, come i prodotti della linea Waterless Beauty di Sinesia. Segue poi l'attenzione alla stagionalità (49%) e l'acquisto di prodotti locali (45%) sono le altre aree di maggiore attenzione i cui valori possono soltanto migliorare, ma sono ancora basse le percentuali di consumatori che chiedono ai brand un approccio più consapevole (13%) o adottato alternative di fonti di energia rinnovabile (16%).
Acquista moda sostenibile
Non avremmo potuto non parlare di moda sostenibile: mentre il 45% dei membri della Gen Z è fonte di ispirazione primaria con manifestazioni in piazza e boicottaggio attivo sia sui social che nella vita reale di alcuni brand accusati di greenwashing, la moda consapevole, etica e sostenibile è si diventata un requisito fondamentale per essere rilevanti nel mercato, ma deve abbracciare tutti i significati della parola sostenibilità . Se il consumo di moda continua a crescere sulle piattaforme di vintage e second-hand allungando il lifecycle dei prodotti già in circolo, come Agee di Lil Milan sono le vie d’acquisto primarie ad essere ancora piene di alternative a cui il pianeta non interessa, o interessa in modo performativo tramite campagne di green-washing basate sull’utilizzo di cotone organico e poca trasparenza a livello di supply chain. Brand con approccio a produzione limitata come Mimilamer consegnano su Milano con corrieri in bici a impatto zero, altri con approccio artigianale come Gala Rotelli portano avanti la voce del Made in Italy, e Studio Sartoriale, che riutilizza creativamente scarti di magazzino dando vita a capi in linea con le tendenze del momento e un approccio genderless.
Alza la voce
Che sia a una manifestazione, o a un cleaup di una spiaggia, di un parco persino a un meeting sulla moda sostenibile, partecipa alla conversazione sulla sostenibilità. Informati, divulga e approfondisci tematiche legate al cambiamento climatico e aiuta più persone possibile a rispettare la Terra tutti i giorni tramite piccoli gesti, perchè ogni centimetro cubo di rifiuti conta, così come ogni 0.1° di aumento della temperatura terrestre. Questa settimana, fino al 24 Aprile il movimento Fashion Revolution terrà la sua prima Fashion Revolution Week con panel online a cui parteciperanno esperti, insider e artisti pronti ad approfondire il mondo della sostenibilità, anche se il profilo è attivo tutto l’anno, così come quello di Fridays For Future Italia ma anche altri, meno conosciuti ma validi come Ren Collective, no profit al servizio di brand/studenti/ricercatori, Intrecci Etici podcast d’informazione a tema sostenibilità.
Ecco alcuni dei brand sostenibili sopra citati per iniziare ad acquistare consapevolmente.