Il 2022 è l’anno del ritorno di Marilyn Monroe
Dall'omaggio di Kim Kardashian al Met Gala al nuovo biopic
06 Maggio 2022
Marilyn Monroe non è più l’immagine fissa di una bionda che cerca di abbassarsi la gonna dell’abito, sollevata da un soffio d’aria fuoriuscita dalla grata della metropolitana. Ha smesso di decorare gli appartamenti di milioni di ragazze, per riappropriarsi di una tridimensionalità che per molto tempo le abbiamo tolto, relegandola al cliché della diva hollywoodiana, l’immagine sbiadita di un’attrice bella e sfortunata, rimasta giovane per sempre. Ma cos’altro sa la maggior parte delle persone su di lei? Fin troppo poco.
Nasce Norma Jeane Mortenson Baker. Non sa chi sia suo padre e passa l’infanzia con la madre alcolizzata, dipendente dagli psicofarmaci e affetta da schizofrenia paranoide, per poi crescere tra abusi e un interminabile via vai tra vari genitori affidatari. Ha circa vent’anni quando si tinge i capelli biondo platino e cambia il suo nome in Marilyn Monroe. Ne ha pochi di più quando, dopo un passato come modella pin-up e una lunga gavetta fatta di piccole comparsate, arriva sul grande schermo con il thriller Niagara. Il ruolo della femme fatale Rose Loomis le si aprono le porte di Hollywood e gira un film dopo l’altro, classici entrati nella storia del cinema come Gli uomini preferiscono le bionde, Come sposare un milionario, uando la moglie è in vacanza o A qualcuno piace caldo. L’immagine della bionda svampita che lei stessa coltiva con cura e gli abiti aderentissimi, spesso audaci e nude che sfoggia nelle occasioni pubbliche fanno il resto trasformando una ragazzina sveglia, brillante, fragile e colta in un sex symbol mondiale. Un mito alimentato dal gossip sulle sue love stories, vere e presunte, come quella con i Kennedy, Robert e John Fitzgerald. Poi la morte misteriosa e prematura, a soli trentasei anni, la ha consacrata definitivamente a icona senza tempo di bellezza e sensualità. Sessant'anni dopo quel 5 agosto 1962, Marilyn è di nuovo al centro dell’attenzione, protagonista di una serie di progetti cinematografica, di un’importante asta e di un inaspettato omaggio fashion durante l’ultimo Meg Gala.
Grazie a Kim Kardashian, Marilyn è diventata virale. L’über influencer ha stupito tutti presentandosi sul red carpet del Met Gala 2022 con il nude dress che l’attrice ha indossato per cantare "Happy Birthday" a JFK il 19 Maggio 1962 al Madison Square Garden di NY. L’abito, ricoperto da oltre seimila decorazioni di cristallo cucite a mano, è stato disegnato dal francese Jean Louis, sulla base di uno schizzo del famoso costumista e stilista Bob Mackie. Secondo la leggenda, era così stretto che pare sia stato letteralmente cucito addosso alla Monroe, per risultare il più aderente possibile alle curve del suo corpo. Alla sua morte, è stato messo all’asta e acquistato da Ripley's Believe It or Not nel 2016 per circa 4 milioni e mezzo di euro. Il museo lo ha prestato a Miss Kardashian che lo ha sfoggiato per salire le gradinate del Met e lo ha sostituito con un’esatta replica per il resto della serata. Quella stessa creazione ha ispirato anche il look by Versace scelto da Doja Cat per i Grammy Awards 2022.
Non sono solo gli abiti della Monroe a catturare l'attenzione. Christie’s si sta preparando a mettere all’asta il famoso ritratto pop dell’attrice di Andy Warhol, intitolato Shot Sage Blue Marilyn. Il prezzo di partenza? 200 milioni di dollari, una cifra che lo renderebbe l’opera d’arte del XX secolo più costosa mai venduto all'asta. Per pubblicizzare l’evento che si terrà il 9 maggio, da circa due settimane Christie’s sta proiettando il dipinto sulla facciata del Rockefeller Center ogni notte, dalle 19:30 a mezzanotte.
Marilyn è al centro anche di progetti cinematografici. Il primo è l’atteso biopic diretto da Andrew Dominik (già dietro la macchina da presa per il bellissimo L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford) che vede nei panni dell’iconica bionda Ana de Armas. Prodotto e distribuito da Netflix, che lo rilascerà nel corso del 2022, il film si intitola Blonde e si basa sull’omonimo romanzo di Joyce Carol-Oates. Sempre Netflix ha reso disponibile in questi giorni un nuovo documentario sulla Monroe, I segreti di Marilyn Monroe: i nastri inediti, che indaga i segreti e le ipotesi che ancora oggi avvolgono la morte della star. La regista Emma Cooper ha potuto attingere a 650 nastri mai ascoltati prima, raccolti da Anthony Summers per scrivere il libro Goddess.