Cosa significa gestire oggi un hotel di lusso
Intervista a Mariella Avino, Managing Director di Palazzo Avino
06 Aprile 2023
In uno dei luoghi più suggestivi della Campania, la Costiera Amalfitana, sorge a picco sul mare di Ravello il mitico 5 stelle Palazzo Avino. Mariella Avino, Managing Director dell'hotel di lusso, porta avanti la tradizione familiare con amore, passione ed energia. «Da quando papà ha acquistato l'albergo nel '95 negli anni la struttura è entrata a far parte del mio DNA. Crescendo tra le stanze di Palazzo Avino, ho assorbito molto del mondo dell'hospitality. Oggi il mio sogno più grande e rendere questo luogo, sempre più unico e sempre più legato a quello che è il nostro territorio. In questi anni sto investendo tanto a livello di ricerca, proprio per far sì che tutto quello che ci sia all'interno della struttura possa in qualche modo essere un richiamo alla sua storia.» Ma Mariella in questo suo progetto non è sola. «Siamo tre sorelle di cui due lavorano già in struttura. Attilia è Director Sales & Marketing e poi c'è Mariavittoria che è nostra sorella più piccola che invece lavora in una società di digital marketing specializzata in alberghi. Io e Attilia lavoriamo insieme ormai da sei anni. Essendo un'azienda familiare abbiamo sempre reputato molto importante avere entrambe dei ruoli ben definiti. Siamo un team al femminile decisamente molto affiatato.»
La visione di Mariella Avino unica, giovane e dinamica dell’hôtellerie ma sempre rispettosa della tradizione. Quando il palazzo è stato acquistato nel 1995 dal padre di Mariella, Giuseppe, è diventato un vero e proprio caso in un luogo in cui gli alberghi leggendari sono parte integrante dello stesso territorio. «Il palazzo è una villa nobiliare del dodicesimo secolo che poi è stata stata trasformata in albergo. Così gli spazi della struttura si sono adattati a quello che era la villa in precedenza. Per me è molto importante preservare questo contesto quasi dimora. Anno dopo anno, a seconda dei vari progetti che facciamo, cerco di portare la struttura indietro nel tempo. Voglio allontanarmi da tutte le suggestioni moderne legate al design, cercando sempre di avere i piedi ben saldi sulla sua storia.» Che cosa significa oggi per Mariella essere una giovane donna che dirige un hotel di lusso è chiaro. Lo si percepisce dai suoi occhi e dal suo sorriso, come quando ognuno di noi si ritrova a parlare a un amico della cosa che ama di più al mondo. «Per me questa posizione ha sempre significato aiutare il team a raggiungere una stessa direzione fatta d'ispirazione. L'albergo ha la fortuna di essere in una posizione incredibile a Ravello, in uno scoglione di posta che sicuramente è tra i più rinomati al mondo. La struttura ha in sé delle caratteristiche iconiche molto speciali che lo hanno reso riconoscibile negli anni. Però sicuramente c'è un'anima che deve illuminare questi questi muri e che va costantemente alimentata. Quest'anima è tutta la parte creativa di quello che facciamo all'interno della struttura e per me è la cosa più importante.» Ravello ha un'atmosfera unica, le vertigini dei suoi 365 metri di altezza si mescolano ai profumi dei frutti e quando cala la sera sembra di tornare indietro nel tempo. «In questi anni, sto trovando sempre più ispirazione nella ricerca del nostro territorio e della nostra storia. Essendo un albergo stagionale è come se vivessimo sette mesi di picco e proprio per questa grande intensità di lavoro è fondamentale che ci sia questa forte ispirazione rispetto a cosa stiamo facendo e dove stiamo andando.»
L’albergo ospita 43 stanze e 10 suites, che si aprono all'esterno con piccoli balconcini e grandi vetrate trasparente dal sapore mediorientale E poi un ristorante stellato, il Rossellinis, il Caffè dell’Arte e la Terrazza Belvedere, più informali, e il Lobster and Martini Bar che dalle 6 di sera offre aragoste rigorosamente locali accompagnate dai migliori champagne e prosecco, e ben 100 tipi diversi di Martini cocktails realizzati dal barman in-house. E poi una Spa, la piscina riscaldata, un solarium da dove si gode di un panorama eccezionale e un servizio di altri tempi ma con un twist all’avanguardia, sotto l’occhio vigile delle sorelle Avino. «L'albergo è un punto di contatto. Lo è sia rispetto agli artigiani con cui lavoriamo, sia rispetto a quella che è la storia della costiera. Acquisto tantissimi libri, soprattutto per tutto quello che riguarda Ravello. Faccio tantissima ricerca, anche su foto storiche della struttura e dei dintorni. E quelle poi sono sempre una fonte di ispirazione. Investo tanto tempo in questo, ma è una cosa che mi appassiona tantissimo.»
Ciascuna camera è un luogo di quiete e raccoglimento. Una finestra aperta, con il suo scorcio unico: sul mare e sul cielo che lo ha reso il nuovo place to be del Golfo Amalfitano. «Quando abbiamo aperto io avevo tredici anni e sicuramente in questi anni la clientela è molto cambiata anche per l'interesse rispetto alla costiera. Da quando sono arrivata in struttura, dal 2011 a oggi c'è stata un'evoluzione rispetto a una diminuzione dell'età media dei clienti. In passato avevamo una fascia di clientela dai sessanta ai cinquant'anni, oggi il nostro cliente tipo sono solitamente coppie giovani che scelgono la costiera amalfitana per il loro viaggio dei sogni. Questo penso che sia anche il riflesso dell'attività che è stata fatta, di rinfrescare la struttura con alcune aggiunte come il Lobster Martini bar, il Beach Camp e il Pink Closet.» La boutique aperta nel 2019 e ideata dall'architetto Cristina Celestino è situata a pochi metri dall'ingresso di Palazzo Avino e vi si accede da una vetrina affacciata su strada: una volta oltrepassata la soglia, la percezione è quella di entrare in un'elegante grotta contemporanea. «Dal 2019 la boutique si è già evoluta perché il primo anno per me è stata un'esperienza assolutamente nuova. Quando poi c'è stato il Covid ho riflettuto molto sul fatto che fosse importante che anche il closet seguisse il concetto di ricerca dell'albergo e quindi ho iniziato a collaborare con piccoli brand di giovani designer, che anno dopo anno stanno realizzando con con noi delle piccole collezioni. Dal 2020/2021 ho iniziato a collaborare anche con Camera della Moda che ha supportato alcuni dei nostri designer.»
Architettura, design, benessere, accoglienza e buon cibo si immergono nel suggestivo orizzonte sul golfo di Salerno per restituire un'esperienza unica di quiete e sogno. Con un account Instagram che conta quasi 94mila follower, il Palazzo ospitò Humphrey Bogart e Gina Lollobrigida, durante la realizzazione del film il “Il tesoro d’Africa” e che fu nido d'amore della relazione scandalosa tra Ingrid Bergman e Roberto Rossellini, oggi accoglie anche travel blogger e influencer. «Quello che apprezzo molto di Ravello rispetto ad altre destinazioni “in” o comunque molto gettonate, è che qui si riesce sempre ad avere, anche nei confronti di ospiti illustri, un approccio molto familiare e credo che quello che poi piace al cliente che arriva. Chi sceglie Ravello non vuole essere visto per forza, ma sceglie un luogo che trasmette intimità e un senso di serenità.» Poi continua. «Sicuramente mi piacerebbe immaginare, una Sophia Loren ai tempi di Mastroianni. La vedrei in qualche angolo dell'albergo per una scena indimenticabile.» Nel vocabolario moderno, "The White Lotus 2" fa rima con ossessione e hôtellerie. La ricchezza nelle sue numerose sfaccettature è un aspetto chiave nella costruzione della serie firmata da Mike White che ha lavorato con un bestiario umano tanto complesso quanto diversificato. «Confesso di aver visto solo la prima serie ancora non la seconda. Però mi è piaciuto molto lo spaccato esagerato che si vede rispetto a certe situazioni che nell'ambito hospitality di lusso sono quasi all'ordine del giorno. Credo che sia un interessante modo per ironizzare su delle situazioni che in un hotel di un certo di un certo livello accadono, soprattutto con gli ospiti.» Ride.
La stagione 2023 di Palazzo Avino arricchisce la narrazione con nuovi capitoli. Primo tra tutti, l’Infinito Suite, progetto di recupero suggestivo e articolato, sospeso nel tempo firmato dall’architetto Giuliano Dell’Uva. «Ho scelto lui, e questa direzione, proprio perché ho notato una sua forte attenzione all'artigianalità locale. L’infinito suite è l'unica camera collocata al quarto piano, il punto più alto della struttura, è una duplex con un terrazzo di copertura meraviglioso e una piccola piscinetta privata. L'idea su cui abbiamo lavorato, anche dal punto di vista artistico, è stata quella di immaginare lo spazio con l'obiettivo di far sentire gli ospiti dentro un'opera d'arte. Tramite la Galleria Alfonso Artiaco di Napoli abbiamo contattato David Tremlett l’artista inglese il cui lavoro è improntato sull’uso del colore. La scorsa estate David ha visto lo spazio e ha immaginato come una sua opera potesse essere trasferita lì. Quindi ha fatto un disegno che poi è stato riportato all'interno della camera su circa mille mattonelle in cotto artigianali realizzate a mano.»
Nel palazzo, le famiglie nobiliari qui e anche in altri palazzi, ospitavano artisti e scrittori che raccontavano poi la storia delle opere. Un nuovo capitolo, sempre di arte, accende gli spazi del Caffè dell’Arte. La mostra Note fotografiche: I sotterranei della Storia di Marco Gualazzini. Le fotografie di Note Fotografiche sono un percorso attraverso i sotterranei della storia e di vite apparentemente lontane, che mirano a portare attenzione su crisi umanitarie e conflitti dall'Africa Subsahariana all’Afghanistan dei Talebani. «Quando ho visto i primi scatti ho avuto il dubbio che fossero troppo d'impatto per quello che era lo spazio. Però sono sicura che anche gli ospiti, osservandoli, sapranno apprezzare la loro importanza. Sicuramente non sono delle immagini leggere ma sono delle immagini che portano a riflettere. La mostra verrà ufficialmente inaugurata il 22 aprile.» Ed è così che tra arte, ospitalità sartoriale e passione il palazzo rosa a picco sul mare è un libro aperto, un luogo di incontro e ricerca. Uno spazio che ridefinisce il concetto di vacanza invitando qualsiasi persona che decida di varcare quella soia a una ricerca personale fuori dal tempo.