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Sologamia, cos'è la cerimonia per sposare se stessi

Da oggi a Roma puoi sposare te stesso, fino al 16 luglio

Sologamia, cos'è la cerimonia per sposare se stessi Da oggi a Roma puoi sposare te stesso, fino al 16 luglio

Amare se stessə. Un gesto che sembra istintivo, ma, in realtà, può rivelarsi piuttosto complicato ed arrivare anche dopo un percorso tanto ostico da meritare di essere celebrato con una cerimonia speciale, un matrimonio. La sologamia, ovvero lo sposarsi con se stessə è più di un trend, ha a che fare con l’empowering, col mettere la propria felicità al centro di tutto, compiendo un atto simbolico che a molti potrebbe sembrare bizzarro, ma, in realtà, ha un twist rivoluzionario. Nessuno che ti chiede più se hai trovato la tua dolce metà o parenti invadenti che si domandano perché sei rimastə l’unico membro della famiglia a non essersi accasatə. 

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Cos'è la sologamia e come si è diffusa

Anche se relativamente nuovo in Italia, il fenomeno è piuttosto diffuso a livello internazionale, soprattutto negli Stati Uniti dove già nel 1993 una certa Linda Baker per festeggiare il suo quarantesimo compleanno decise di sposare sé stessa, in segno di self-love. Ricordate l’episodio del 2003 di Sex and the City in cui Carrie, stanca di essere invitata alle cerimonie altrui, annunciava di volersi sposare da sola? La serie aveva intercettato un trend nascente, che ha portato anche celebrità come Emma Watson ed Adriana Lima a fare la stessa scelta ardita. In realtà, in Giappone è una pratica che esiste da decenni e si basa su una filosofia intimista volta alla cura del sé e del proprio benessere interiore. A Kyoto c’è pure un’agenzia che propone pacchetti per matrimoni “self-wedding” che sono molto richiesti, soprattutto dalle donne. La sologamia ha preso piede grazie al libro del 2014 Quirkyalone: A Manifesto For Uncompromising Romantics, in cui l’autrice Sasha Cagen racconta di essersi sposata con se stessa a Buenos Aires fino a diventare una consuetudine ad esempio al festival Burning Man dove da anni una lifecoach officia riti di nozze per persone single. Oggi la pratica sta diventando una realtà sempre più diffusa tanto che per il Sun è in aumento il numero di donne Millennial che, stufe di Tinder e delle pressioni di parenti e amici, decide di essere l’anima gemella di se stessa.

 

Come funziona il rito della sologamia

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Sposarsi con se stessə non prevede un unico rito. Non esiste un metodo preciso. È un atto simbolico, privo di valenza giuridica, che ognuno può declinare come meglio crede. Si può pronunciare una promessa nella più totale solitudine, magari davanti allo specchio, o giurarsi amore eterno davanti ad amici e parenti, per poi festeggiare in allegria. La scelta è personale. D’altronde, noi stessə siamo l’unico elemento a contare. Un rapporto sologamico può anche finire come è successo alla modella brasiliana, Cris Galera, che ha avuto una cerimonia con tanto di abito bianco e bouquet e poi ha messo fine alla relazione con sé stessa chiedendosi il divorzio.

 

Da trend a performace artistica

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Ora il concetto di sologamia arriva in Italia grazie alla performance digitale Sologamy di Elena Ketra secondo cui «Imparare ad amare se stessi è necessario per poter amare in modo libero ogni altro essere umano. È l’affermazione della propria indipendenza affettiva, la presa di coscienza di sé e delle proprie capacità, forza e bellezza, al di là di diktat estetici, sociali e sessuali uniformanti. L’inclusione sociale parte prima di tutto da noi stessə». Fili conduttori della sua arte sono da sempre l’empowerment femminile e l’inclusione sociale. Le prime opere attorno a questo concetto risalgono al 2021, una serie di lastre specchianti sulle quali è impressa una torta nuziale stilizzata a più piani sopra la quale troneggia un pezzo degli scacchi femminile, maschile e neutro, e sotto la definizione della parola sologamia, in dialogo con un’altra opera-specchio Nontiscordardite. La sua ultima performance, Sologamy, sarà presentata dalla Fondazione Solares delle Arti, in collaborazione con la galleria romana Supermartek in anteprima internazionale dal 13 al 16 luglio a Videocittà, il Festival della visione e della cultura digitale, presso il Gazometro di Roma. Qui, nella sezione Agorà Expo, chi vorrà sposarsi con se stessə, inserendo i propri dati grazie ad uno schermo touchscreen, potrà farlo con tanto di certificato che attesta il proprio matrimonio sologamico firmato dall’artista.