La famiglia Kardashian-Jenner e tutti i suoi brand flop
Prima di trasformare in oro tutto ciò che toccano, anche le Kar-Jenner hanno lanciato sul mercato una serie di clamorosi flop
28 Luglio 2023
La momager Kris Jenner ha sempre supportato le business ideas delle sue figlie durante questo percorso verso la fama, anche prima che la parola “influencer” avesse un vero significato ed uno spazio lavorativo significante. In questi ultimi vent’anni ne hanno passate davvero tante e le Kardashian-Jenner sembrano aver trovato tutte il loro core business.
2006 – Dash
La Dash Boutique di Calabasas, in California, è stata il luogo in cui tutto è iniziato per le tre sorelle nel 2006. Classificandosi come luxury boutique, negli anni ha esposto e distribuito una selezione di abbigliamento e accessori e durante i suoi 12 anni si è espansa in più sedi tra cui Miami e Manhattan. Avviato da Kim, Khloé e Kourtney in società, è stato il primo business delle sorelle, argomento di discussione per molti dei primi episodi di Al passo Con I Kardashian. L'azienda ha persino ottenuto la sua serie spin-off chiamata Dash Dolls nel 2015. Alla fine, i Kardashian hanno chiuso tutte e tre le boutique nel 2018.
2010 - PerfectSkin™
Onestamente, questo marchio che non è durato neanche un anno meriterebbe una menzione speciale nei celebrities brand più catastrofici della storia. Alcune citazioni delle sorelle pubblicate su PR Newswire affermano che questo prodotto skincare con tre funzioni "è l'unico prodotto che usano". Una rapidissima stella cometa che ha toccato il suolo ancora prima di essere conosciuta dai più.
2010 - The Kardashian Kard
Cosa poteva mancare a questo punto se non una carta di debito prepagata chiamata Kardashian Kard? Dopo aver lanciato il suo sito Web, annunciato le sue commissioni e fornito tutte le informazioni del caso, la carta è stata rapidamente ritirata dal mercato a causa delle intense critiche. La lamentela principale era che la carta aveva commissioni estremamente elevate secondo il sito web ufficiale e le vittime erano i giovani adolescenti, poiché il marketing era chiaramente orientato verso quella fascia di età. Dopo che la CNN, diverse testate giornalistiche e funzionari governativi ebbero espresso le loro preoccupazioni sul prodotto, la kard è stata ufficialmente cancellata.
2011 – Kardashian Khaos
Un negozio di souvenir interamente a tema Kardashian dai prezzi esorbitanti – come una bottiglia d’acqua a 8 euro -, situato all’interno del Mirage Hotel di Las Vegas, prometteva ai fans di poter addirittura incontrare le loro idole nello store di tanto in tanto. Purtroppo, dati i costi della merce e della domanda sempre più ridotta, tutto dovette essere venduto a meno della metà del prezzo iniziale, chiudendo poi una volta per tutte il negozio.
2012 – KENDALL + KYLIE
È il turno delle due sorelle minori, le Jenner della famiglia, che hanno collaborato per la prima volta con PacSun nel 2012 per lanciare il loro marchio Kendall + Kylie. Secondo il sito web, le sorelle hanno lavorato con TopShop tre anni dopo "per creare una serie di capsule collection tutte ispirate alle vibes della California". Quella che doveva essere una collaborazione si è trasformata in un marchio di abbigliamento completo con un target di adolescenti e giovani adulti, con accessori e abbigliamento che portano prezzi dai 20 ai 200 dollari. Il marchio ha già affrontato un periodo di crisi dettato da numerose critiche a causa di una controversa collezione di magliette con i volti di musicisti come Tupac e Biggie nel 2017, la notizia è stata riportata da Teen Vogue e il tutto è stato eseguito senza aver legalmente richiesto la possibilità dell’utilizzo delle immagini.
2012 – Khroma Beauty
L'umile e dimenticato predecessore della serie di marchi di bellezza di successo che la famiglia del reality ha continuato a lanciare. Khroma Beauty è stata lanciata come linea esclusiva presso ULTA nel 2012, ma i prodotti sono stati rapidamente ritirati dagli scaffali. Svariati brands hanno citato in giudizio Khroma Beauty per violazione del copyright, sostenendo che il nome del marchio fosse troppo vicino a nomi di marchi pre-esistenti. Khroma Beauty ha cercato di mantenere il nome, finché le sorelle non hanno perso la battaglia legale e hanno deciso di ribattezzarlo Kardashian Beauty. I guai però non finiscono qui. Mentre i loro prodotti hanno iniziato a guadagnare seguito, con il ferro per acconciature per capelli 3 in 1 di Kardashian Beauty, che ha persino ottenuto un Allure Best of Beauty Award nel 2015, sono poi apparsi ulteriori problemi legali che hanno infine portato alla chiusura.
2015 – KIMOJI
Se anche tu non hai avuto Kimoji nel tuo iMessage, stai mentendo. L'app Kimoji ha offerto agli utenti Apple una selezione di oltre 250 emoji e GIF animate a tema Kim Kardashian da utilizzare per l'invio di messaggi. Per 1,99 dollari, gli utenti potevano accedere a icone iconiche raffiguranti emoji stilate su misura sul trend Kardashian, nonché la crying face, i cuori, le ciambelle e i baci di Kim. L'app è stata chiusa nel 2018 poiché non si stava rivelando abbastanza redditizia da giustificare i numerosi problemi legali che ha dovuto affrontare, inclusa una causa da 100 milioni di dollari secondo TMZ.
2017 – KKW Beauty & Fragrances
Nel giugno 2017, Kim ci ha finalmente insegnato come ottenere il suo famoso zigomo scolpito presentando una collezione di kit di contouring con il marchio KKW Beauty. Mesi dopo, ha poi ampliato il suo impero di bellezza con profumi che venivano inviati a numerose celebrities e poi sponsorizzati su Instagram. Entrambi i marchi hanno continuato a crescere, svelando rossetti, lucidalabbra, palette di ombretti e collaborazioni di profumi con i membri della famiglia. Kim ha persino dichiarato a Women's Wear Daily in un'intervista che le vendite dei due marchi sono raddoppiate in un anno. Nonostante la brillante prospettiva, Kim ha deciso di prendersi una pausa da KKW Beauty e "tornare con un brand completamente nuovo, con formule più moderne, innovative e confezionate attraverso un nuovo packaging lussuoso e sostenibile", secondo un tweet. I fan hanno ipotizzato che il rebranding deriverà dal divorzio di Kim da Kanye West, con il suo desiderio di eliminare la "W" dal nome KKW in quanto sta per "West".
Robert Kardashian- 2012- Arthur George
Per ultimo, ma non meno flop, vi lasciamo il brand di calze di Robert Kardashian, che sebbene mantenga un basso profilo da ormai tanti anni, ha deciso nel 2012 di aprire “Arthur George”, un brand di calze con varie stampe. Il nome del marchio è una combinazione del suo secondo nome e del nome di suo nonno. L'azienda ha resistito per anni grazie alle collaborazioni con le sue sorelle e sua madre, fino alla chiusura nel 2020.