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Confessions con Giulia Stabile

Salutarsi prima delle vacanze e parlare di cosa significa crescere

Confessions con Giulia Stabile Salutarsi prima delle vacanze e parlare di cosa significa crescere
Credits Amici di Maria De Filippi
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Giulia Stabile ha 21 anni ed è la prima ballerina donna ad aver vinto Amici, l'edizione del 2020. Amica di Antonio Spinelli, unico ballerino italiano del Motomami tour, ci ha raccontato da dove è partita, dove è arrivata e cosa significa essere oggi una ballerina. «Avevo 3 anni e mezzo, ero insieme ai miei genitori in un ristorante con una pista da ballo, c’era un ragazzo di nome Steve che ballava, e io ho cercato di seguirlo e non volevo più smettere! Ha consigliato ai miei genitori di portarmi in una scuola di danza lì vicino, era l’ABR, la scuola dove sono cresciuta e dove poi mi sono diplomata nel 2021.» Parlare con una ballerina professionista non significa soltanto entrare in contatto con quella che è l'emozione nel comprendere come il nostro corpo possa assumere infinite interpretazioni. No. Ma anche conoscere cosa c'è dietro al palco, cosa succede nel mondo dell'intrattenimento quando non guardiamo. «Spesso quando le persone vedono un'esibizione, non pensano a tutto il lavoro che c’è dietro. Non mi riferisco al lavoro del ballerino, che magari ha passato ore in sale per imparare un pezzo e cucirselo addosso, ma a tutte le figure che rendono possibile quell’esibizione, a partire dal coreografo ad arrivare ai vari tecnici. Senza di loro nessuno avrebbe l’opportunità di potersi esibire!»

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Credits Amici di Maria De Filippi

Abbiamo incontrato Giulia nell'ultimo venerdì di luglio. Ci ha travolto con la sua energia, schiettezza e spontaneità nella stessa settimana in cui tutti noi siamo stati schiacciati in egual modo dall'emergenza climatica. Non è un paragone facile da fare. Ma è sicuro che stiamo vivendo tutti un periodo storico difficile. Ma cosa fare quando una situazione impatta così tanto la nostra vita? «Penso che già solo il fatto di pensare che tutti quanti affrontano un periodo difficile sia una cosa che psicologicamente un po' ti aiuta perché non ti senti da solo. Quindi la prima cosa è proprio la consapevolezza di non essere gli unici. Quindi secondo me, anche solo il fatto di parlare con qualcun altro possa essere un buon metodo di risoluzione.» Giulia parla apertamente delle sue fragilità. In particolare, fin da subito, si è esposta sugli episodi di bullismo subito a scuola. Ma il caso di Giulia non è isolato. «Consiglio a tutti di parlarne con qualcuno, che sia un genitore, un amico, uno zio. è importante non solo per arginare la situazione, ma anche per avere una sorta di bussola che possa riportarti sulla giusta via quando i “mostri” che ti mettono in testa, iniziano ad essere reali ai tuoi occhi. Per quanto riguarda la scuola, io non sono stata tutelata, spero che il mio sia stato un caso ma da quello che leggo e che mi viene raccontato, mi rendo conto che ancora oggi il focus principale delle scuole sia quello di formare a livello culturale, tralasciando invece la parte umana. Spero che venga fatta più attenzione, perché nella maggior parte dei casi è da lì che nasce tutto.»

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Solo due settimane fa, Giulia ha tenuto la sua prima lezione di danza in compagnia di Samuele Segreto e Alessio Cavaliere. «Non mi reputo per niente un'insegnante. E infatti il momento che ho vissuto in quella classe è stato una sorta di scambio tra me e gli altri ballerini. Sono entrata in quella sala con un sacco di pensieri perché volevo entrare là con la certezza di poter realmente dare qualcosa e quindi mi ero già un po' studiata tutto in testa. Per il resto, secondo me l'insegnamento è una sorta di dono. Non tutti secondo me possono essere realmente chiamati maestro, nel vero senso del termine. E mi sembra una parola gigante relazionata a me. Per il resto ovviamente ho studiato, ho preso un diploma, quindi potrei insegnare. Ma è una cosa che non faccio per scelta mia.» 

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Credits Amici di Maria De Filippi

Non so voi, ma per settembre abbiamo già stilato un'infinità di nuovi propositi, sfide ed esperienze da provare. E a guardare Giulia viene voglia di ballare. Ma cosa fare se si vuole approcciare questo mondo in età adulta? «Il mio consiglio è quello di non di non provare vergogna, perché quella è la cosa che ti blocca di più. Cioè, magari ci sono tantissimi che tanti me lo dicono anche a volte no, mi fanno "guarda, no, io son grande, vorrei provare a iniziare a studiare danza, però non lo so". In realtà ci sono tanti ballerini, anche forti che hanno iniziato a ballare molto tardi, tipo  Vasquez, ballerino di Rosalía. Poi è possibile anche che qualcuno lo voglia fare solo per passione, quindi per quello non c'è motivo di aver paura. Se invece vuoi intraprendere questa carriera come lavoro magari è un po' più difficile. Però mai dire mai. Con l'impegno, con la passione e con l'amore secondo me si può fare tutto.» E con il corpo anche. «Nel rapporto con il mio in generale a volte c'è qualche battibecco come in tutte le relazioni. Chiunque ha le proprie insicurezze, no? Mi rendo conto che a volte per me rappresenta una sorta di insicurezza che che mi porto nonostante io mi reputi e so di essere fortunata, perché per quanto riguarda il mondo della danza rientro in quei canoni estetici.»

 

Ballerina professionista e conduttrice televisiva, su come gestisce la pressione e gli standard nel mondo della danza Giulia è molto chiara. «Io mi mi creo sempre un po' delle sorte di obiettivi sia piccoli che grandi, che cerco sempre di raggiungere in ogni giornata. E quindi forse mi metto da sola sotto pressione. Magari non sono gli standard della danza, ma sono i miei standard della danza. Cerco sempre di essere un buon esempio ma sono anche consapevole di non poter sbagliare neanche una cosa minima che tante volte magari non è neanche un errore, però viene visto come errore.» Ormai Giulia è di casa da Amici. «Non ho proprio dei rituali. Sono tre anni che lavoro da Amici e i miei rituali sono nati lì. Ogni volta prima di salire sul palco devo dare un abbraccio gigantesco ad Andrea, il responsabile di studio. Mi ricordo il giorno della mia prima esibizione che mi chiese se per sfogarmi volevo dargli un pugno e io gli ho risposto "Ma che pugno, al massimo ti dò un abbraccio"» e prosegue «Questa estate mi è capitato di esibirmi su due palchi live ed è stato molto bello, è una scarica di adrenalina diversa rispetto allo studio televisivo. In tv ormai mi sento quasi più a mio agio perché sento di avere più consapevolezza e di gestire meglio la situazione, anche psicologicamente. Il mio primissimo anno da professionista mi sentivo sempre molto emozionata, sotto pressione e sentivo di non poter sbagliare. Il secondo anno l'ho sentito molto diverso, con molta più consapevolezza e maturità. Ho vissuto molto meglio anche il palco. Invece questa estate, quando sono salita su questi palchi live è stata una sensazione diversa. Non so dire bene cosa preferisco, probabilmente perché devo vivere queste esperienze più appieno per capirlo.»