I libri da strega perfetti per Halloween
Streghe, magia oscura e rivendicazioni vanno spesso a braccetto
24 Ottobre 2023
Il temine witchcraft, in italiano stregoneria, racchiude l’insieme di pratiche magiche e rituali tese a influire positivamente o negativamente sulle persone o sulle cose. La stregoneria, storicamente, è stata associata spesso se non quasi esclusivamente alle donne. Sono loro che sono portatrici di una magia oscura con il potere di influire sul mondo e cambiarlo, e per questo sono temute e perseguitate. È una questione di potere, che questo sia magico o no: chi lo detiene preferisce che non gli venga portato via e quando si vive in una società capitalista e patriarcale è chiaro a tutti chi sta difendendo i suoi interessi. Queste dinamiche sociali e politiche sono state studiate e spiegate da Silvia Federici nel suo libro “Calibano e la strega” (disponibile anche nella versione ridotta “Caccia alle streghe, guerra alle donne”) e da Ronald Hutton nel libro “Streghe. Una storia di terrore dall’antichità ai giorni nostri”, che riporta analogie e differenze di questa figura nelle diverse culture.
La figura della strega per il femminismo
Sono stati molti anche i movimenti, da parte delle donne, di rivendicazione del temine “strega”. Ne parla Jude Ellison Sady Doyle nel suo libro “Il mostruoso femminile” dove racconta come film quali “Giovani streghe” abbiano influito sulla concezione di magia in relazione ad atti di ribellione necessari alle donne per vivere in un mondo più sano per loro. Parla della nascita di collettivi femministi e movimenti culturali che si sono riappropriarsi di questa terminologia anche Mona Chollet nel suo libro “Streghe. Storie di donne indomabili dai roghi medievali al #metoo”. Questi testi possono essere una buona base per comprendere come la figura della strega sia servita per anni a diffondere la paura nei confronti delle donne, ma anche come sia diventata un simbolo per i movimenti femministi.
“Il terrore delle donne è forse la più importante verità dietro la misoginia. Del resto una gabbia ha due scopi. Il primo è di confinare, tenere in trappola, impedirci di fare incursioni nel loro territorio e di impadronirci di ciò che reputano proprio e che se sei maschio è più facile ottenere: il lavoro, i soldi e il rispetto. Ma il secondo scopo di una gabbia, il più interessante, è quello di proteggere il mondo circostante da ciò che è rinchiuso dentro: la gabbia esiste per evitare che le donne ne escano fuori.” - Il mostruoso femminile, Jude Ellison Sady Doyle
Non solo saggi, anche romanzi. Vi consigliamo i nostri preferiti.
Carrie - Stephen King (1974)
Carrie è un’adolescente emarginata, presa di mira dalle compagne e soggiogata da una madre oppressiva. Dentro di lei cresce il desiderio di liberarsi dalle sue difficoltà, insieme a questo desiderio arriva anche una forza nuova e terribile che non ha paura di manifestarsi. Le conseguenze saranno tragiche. Un ottimo libro per comprendere come l'emarginazione possa creare rabbia e forze distruttrici.
Io tituba strega nera di Salem - Maryse Condé (1986)
Prendendo come punto di partenza i processi alle streghe di Salem del 1692, Maryse Condé ripercorre la storia dimenticata di una delle donne protagoniste del famoso evento. Si tratta di Tituba, una schiava di origine caraibica, accusata di istigare donne e fanciulle del paese alla stregoneria.
Guida il tuo carro sulle ossa dei morti - Olga Tokarczuk (2012)
La donna al limitare del bosco, l’anziana emarginata che trama vendette, dotata di saggezza e per questo incredibilmente temibile. È questa una delle rappresentazioni più comuni della strega ed è proprio giocando su questo immaginario che Olga Tokarcuzuk delinea la sua protagonista, una donna anziana che calcola l’ascendente di tutti suoi compaesani, un’animalista convinta che denigra i cacciatori della zona e cova rancori e risentimenti.
Ragazze elettriche - Naomi Alderman (2017)
Cosa accadrebbe se un giorno le donne sviluppassero il potere di propagare scariche elettriche? Il mondo probabilmente si invertirebbe: sarebbero loro quelle forti, quelle che possono comandare. Questo libro si addentra in questa ipotesi narrando una storia di riscatto e prevaricazione.
Circe - Madeline Miller (2019)
È una delle prime streghe che la narrativa epica ci ha presentato ed è giunto il momento di riscrivere la sua storia. Lo fa Madeline Miller in questo retelling della maga Circe che ripropone la sua storia in chiave femminista, gettando una nuova luce sul famoso personaggio dell’Odissea.
Vardo, dopo la tempesta - Kiran Millwood Hargrave (2020)
È il 1617 quando in Norvegia una burrasca decima la popolazione maschile di un piccolo paese. Verrà lasciato alle donne il compito di gestire la comunità. È in quest’occasione di costretta emancipazione che emergeranno le prime accuse di stregoneria. In questo libro si mette in scena il difficile equilibrio tra indipendenza e potere.
L’albero della danza - Kiran Millwood Hargrave (2023)
È il 1518 quando a Strasburgo, al centro di una piazza, una donna inizia a muoversi convulsamente, come se stesse danzando. È la fame a provocare questa danza? La sete, la ruggine nel pane, forse il diavolo? Ben presto, alla prima donna danzante se ne uniscono altre, centinaia di donne di tutte le età che si sfiniscono a forza di dimenarsi, senza fermarsi neppure quando sono allo stremo delle forze. Rievocando questo episodio storico realmente accaduto l'autrice coglie l’occasione per parlare dell’ingrato destino toccato spesso alle donne.
Nightbitch - Rachel Yoder (2023)
Arte, potere e femminilità si mescolano in questo romanzo in cui la protagonista, dopo aver rinunciato alla carriera per fare la madre a tempo pieno, scopre in sé un potere nuovo, mostruoso. Si trasforma in una vera e propria creatura della notte, determinata a rivendicare il suo posto nel mondo.