Come diventare PR, l'esempio di Virginia e Chiara
Tra strategie, eventi e una fitta rete di connessioni e relazioni
21 Ottobre 2023
Milano è centro il nevralgico della comunicazione a 360 gradi e delle pubbliche relazioni. Moda, design, musica, arte, food & drink e movida dettano il ritmo della città e la rendono conosciuta nel resto mondo grazie all’expertise delle agenzie di relazioni pubbliche. Molte delle quali sono dirette da donne. Talentuose, competenti, versatili e innovative hanno la capacità di rendere unici, interessanti e efficaci i progetti dei brand e dei personaggi che si affidano a loro. Cene, concerti, mostre, degustazioni, talk, eventi per gli addetti ai lavori e per il pubblico, product placement sono solo alcune delle armi che hanno a disposizione per fare da cassa di risonanza ai loro clienti, mantenendo accessi su di loro i riflettori. Come? Con un lavoro attento, organizzato, tailor-made che si basa su complessa e complicata combo di savoir faire, diplomazia, visione e un’ottima rete di relazioni.
Il complesso mondo delle pubbliche relazioni
Secondo la Public Relations Society of America "le pubbliche relazioni sono un processo di comunicazione strategica che costruisce relazioni reciprocamente vantaggiose tra le organizzazioni e il loro pubblico". In realtà, i PR sono storyteller che, attraverso networking, seeding, product placement ed eventi, generano pubblicità positiva per i loro clienti. Insieme al team insieme al direttivo e al reparto marketing identificano le strategie più adatte per la comunicazione aziendale, usano le loro conoscenze e complicate reti di connessioni per creare esperienze uniche e plasmare l’immagine e la brand identity dell'impresa affinché chi li ha assunti raggiunga i propri obiettivi promozionali.
Barbara Vitti, la milanese che inventò le "pierre"
Prima di lei le "pierre" non esistevano. Erano solo ragazze di nobile estrazione che mettevano le loro agende telefoniche e i loro contatti pieni di nomi blasonati e altisonanti a disposizione del couturier o del marchio che in cambio dava loro uno stipendio, spuntando così la casella lavoro all’interno delle esistenze borghesi. Barbara Vitti era diversa. Aveva una visione, lungimiranza, senso pratico e la capacità di farsi ascoltare. Quando le altre di limitavano a strette di mano e telefonate, lei periodicamente si incontrava con quattro industriali della moda, il cosiddetto "Gruppo dei 5", per individuare strategie di comunicazione e tendenze da seguire. Fu lei a suggerire l’uso dei cartelloni pubblicitari a Giorgio Armani e a spingere affinché lo stilista finisse sulla copertina del Time nel 1982. E fu sempre Vitti che, rendendosi conto che l’immagine di Valentino risulta troppo distante dalla gente, portò una sfilata della Maison nella città natale dello stilista, Voghera, davanti a più di diecimila occhi stupiti. Così ha inventato lo storytelling nella moda e contribuito al successo mondiale del Made in Italy.
Virginia Galateri di Genola e Chiara Fornari
L’eredità di Vitti è stata raccolta da tante business woman intraprendenti e capaci, come Virginia Galateri di Genola, founder dell'agenzia Pilot Room e Chiara Fornari, esperta di social media. Il loro background è simile, così come la loro concezione di quello che un’agenzia di PR dovrebbe offrire. Galateri di Genola è nata a Torino e, dopo la laureata in economia e commercio, inizia a occuparsi di marketing tra Milano e Londra e New York per poi dedicarsi alle pubbliche relazioni nel settore moda e lusso, attività che affianca a quella di fashion contributor di Vogue Italia fino ad arrivare a fondare, nel 2016, Pilot Room. Fornari, classe 1979 e laurea in Lettere all’Università Statale di Milano, inizia la sua carriera come giornalista e come autrice per alcuni programmi televisivi, poi si dedica al mondo digitale come web content manager e si specializza in consulenza digitale, digital PR e social media. Virginia Galateri di Genola e Chiara Fornari con l'agenzia Pilot Room mirano oggi a un nuovo cambiamento del mondo delle PR, sempre più strategiche e digital oriented, "captando la necessità sempre più forte del mercato di un approccio più innovativo e integrato rispetto alle modalità più tradizionali, con una forte chiave analitica e creativa".
Pilot Room, la PR boutique agency tailor-made
Spiccata sensibilità al linguaggio e alle necessità del mondo del lusso. Ma anche expertise, garbo, estro, innovazione, coolness e relazioni solide e personali con gli opinion leaders più importanti a livello globale. Per Pilot Room ogni step, dal networking cross-settore, che spazia da micro influencer e local hero fino a celebrity, al seeding, dal product placement agli eventi è concepito su misura, come prezioso abito sartoriale, cucito addosso ad ogni brand secondo le proprie caratteristiche specifiche. L’unicità diventa così un efficace valore aggiunto che il team giovane e dedicato plasma per ottenere il risultato desiderato.