Gite in montagna e malghe dove mangiare
Dalla Val Formazza in Piemonte al Bosco di Malabotta in Sicilia
07 Dicembre 2023
L’autunno e l’inverno fanno spesso rima con montagna. Indossare scarpe comode e vestiti caldi e preparatevi ad immergervi nella natura. E niente panico, non occorre essere scalatori o sportivi professionisti per godersi una giornata immersi nella natura ad alta quota. Basta aver voglia di passare qualche ora all’aperto, ammirando panorami mozzafiato, laghi dall’acqua trasparente, piante selvagge, animali che si muovono liberi nel loro habitat e tanto buon cibo. È questo il dettaglio che di solito convince anche i più pigri a visitare le tante montagne italiane: tutti i piatti della tradizione locale consumati in romantiche o spartane baite e malghe.
G-Club ha selezionato una serie di percorsi, luoghi e malghe dove godere della montagna e del suo buon cibo.
Val Formazza – Piemonte
Dove si trova: è la più settentrionale delle vallate ossolane, in Piemonte
Cosa fare e vedere: la Val Formazza racchiude molti tesori: dagli innumerevoli sentieri che permettono anche ai meno esperti di raggiungere alte quote alle montagne imbiancate che in inverno diventano lo spot perfetto per mille attività outdoor. Il percorso ideale dovrebbe includere il Lago Kastel, il tour dei 5 rifugi, gli antichi insediamenti del popolo Walser e la maestosa Cascata del Toce, che con i suoi spettacolari 143 metri è il salto d’acqua più poderoso d’Europa.
Dove Mangiare: Rifugio Bimse Morasco, un ex complesso utilizzato negli anni '30 per la costruzione della diga di Morasco dove pernottare e mangiare spezzatini di cervo con polenta, tagliolini all’uovo che vengono serviti con ragù di selvaggina o funghi e gelato con mirtilli caldi.
Lago Blu di Cervinia - Val d’Aosta
Dove si trova: in Valtournenche, al confine tra Val d’Aosta e Svizzera, a cinque minuti da Cervinia, ad una altezza di 1980 metri
Cosa fare e vedere: nonostante sia piuttosto piccolo, il Lago Layet è tra i 10 laghi più belli d’Italia e è più conosciuto come Lago Blu. Il soprannome si deve alle sue limpidissime acque color cobalto (colore dovuto ad un particolare tipo di alga presente sul fondale) e risorgive nelle quali si specchia il Cervino innevato (4478 m). Dopo averlo ammirato e essersi goduti questo panorama incastonato tra pendici coperte d’erica e di rododendri macchie d’abeti, in molti estendono la gita alle Grotte delle Busserailles, al Lago di Maen. Chi ha voglia di camminare o vedere altro, può visitare anche Torgnon, detto “il paese del sole”.
Dove Magiare: Ristorante Alpage, piatti tipici valdostani in un ambiente rustico con pietra a vista e campanacci appesi al soffitto di legno. Consigliamo da provare i le pappardelle fresche ai funghi porcini, la zuppa Alpage e lo spezzatino di cinghiale con polenta rustica.
Valle delle Sfingi - Veneto
Dove si trova: è una zona che si trova nel Parco Naturale Regionale della Lessinia in provincia di Verona
Cosa fare e vedere: ovviamente le Sfingi venete non hanno nulla a che fare con quelle egiziane, ma sono misteriose sculture naturali di roccia che si trovano nel Parco Regionale della Lessinia. Qui, tradizione, storia e natura incontaminata si incontrano. Gli amanti del trekking, ma anche i non esperti che amano passeggiare possono partire dal borgo di Camposilvano, fare una tappa al Museo Geopaleontologico di Camposilvano e magari visitare una gigantesca grotta conosciuta come la cavità del Covolo.
Dove Magiare: Rifugio Lausen, in questa storica malga si può pernottare e mangiare. Tra i piatti da gustare ci sono gli gnocchi di malaga con ricotta affumicata, il gulasch con la polenta, i canederli con crema di formaggi della Lessinia e lo strudel di mele.
Sentiero del castagno - Alto Adige
Dove si trova: è un itinerario di circa 90 km che si snoda tra i castagneti della Valle Isarco, dall’Abbazia di Novacella a Bressanone fino al Castel Roncolo a Bolzano.
Cosa fare e vedere: bello in ogni stagione, è particolarmente affascinante nel periodo autunnale durnate il foliage. Il Keschtnweg è suddiviso in 4 tappe, che si diramano tra castagneti secolari, latifoglie, prati e antiche vie lastricate. Da non perdere durante l’itinerario sono l’Abbazia dei Canonici Agostiniani di Novacella, sulle rive del fiume Isarco, il Monastero di Sabiona, conosciuto anche come l’Acropoli del Tirolo, e il belvedere dell’Atzwanger Aussicht, da cui si gode una grande vista su buona parte delle Dolomiti. Chi vuole riposarsi o spezzare la camminata durante un weekend può soffermarsi a degustare piatti tipici o pernottare in uno dei piccoli masi contadini che si incontrano durante il percorso.
Dove Magiare: Osteria Griesserhof, un mixi di cucina tedesca e italiana dal classico speck e formaggio ai Kaminwurzen (salamini affumicati), dalla zuppa di orzo agli Knödel gnocchi al formaggio, dalla Surfleisch (carne speziata) finno alle Kaiserschmarrn (omelette dolci).
Riserva Gole del Sagittario - Abruzzo
Dove si trova: si trova nel comune di Anversa degli Abruzzi e comprende la valle percorsa dal fiume che va dalla diga di San Domenico a Villalago fino a Cocullo.
Cosa fare e vedere: le Gole del Sagittario, si snodano lungo magnifici sentieri che hanno permesso di dichiararla come Riserva Naturale Regionale Oasi WWF, nel 1991. Lo spettacolare canyon creato dalla dall’erosione dell’omonimo fiume ha trasformato questo luogo un paradiso naturale incontaminato tutto da scoprire, tra borghi, vallate, picchi a strapiombo e colline.
Dove Magiare: Locanda Nido dell’Aquila, agriturismo di famiglia, con tanto di ristorante panoramico con piscina a sfioro e vista sulle montagne.
Riserva Mondiale Biosfera Unesco Monte Peglia – Umbria
Dove si trova: si trova in provincia di Terni, tra i bacini fluviali del fiume Tevere, che lo delimita ad est, e del fiume Peglia, a ovest.
Cosa fare e vedere: la zona del Monte Peglia è stata nominata Riserva Naturale della Biosfera Unesco nel 2018. La cosa migliore da fare è godersi la natura, “perdendosi” tra lecci, cerri, querce, aceri e l’altra flora caratteristica. Sono molti i possibili percorsi da scegliere come l’antico sentiero che dal piccolo borgo di Poggio Aquilone si inoltra nella Riserva per raggiungere Parrano e le sorgenti termali delle “Tane del Diavolo”.
Dove Magiare: Da Angelino e Peppa, pochi fronzoli e buona cucina. Da provare gli gnocchi all'oca, la coratella d'agnello, la polenta col cinghiale e le tagliatelle al tartufo.
La riserva naturale orientata Bosco di Malabotta – Sicilia
Dove si trova: in provincia di Messina, sui Monti Nebrodi, dove copre il crocevia di cinque comuni e si sviluppa su un’area di 3.222 ettari
Cosa fare e vedere: incastonato tra i comuni di Montalbano Elicona, Mojo Alcantara, Roccella Valdemone, Tripi e Malvagna, il Bosco di Malabotta è uno dei boschi più antichi della Sicilia. Passeggiare al suo interno significa fare una vera e propria immersione nella natura, tra piante secolari di Roverella, cerri, faggi, castagni e agrifoglio. Moltissimi gli animali che si possono incontrare durante la visita. Dalle lepri alle volpi martore, dai cinghiali porcospini, dai falchi pellegrini alle aquile reali.
Dove Magiare: La Sciarbonata, cucina casalinga. Da assaggiare la pasta fatta in casa alla norma o sugo di maiale, la grigliata mista e le polpette al finocchietto selvatico.