Vi sentite più tristi intorno a Natale?
Potrebbe essere colpa del Christmas blues
23 Dicembre 2024
Il Natale si avvicina. Ci sono gli addobbi, le lucine, i film carichi di amore e gioia, il buon cibo, i giochi di società, il vino che ti riscalda, gli abbracci. Tutto molto bello, almeno in teoria. Non per tutti questi stravolgimenti (anche se temporanei) al ritmo della propria vita sono positivi. Alcune persone, infatti, vivono questo periodo come un incubo emotivo e con grande difficoltà. Per questo insieme di sensazioni, spesso molto sfaccettate e complesse, è stato coniato il termine Christmas blues, con cui si indica una forma di malinconia e tristezza che si presenta prima, durante e\o dopo le feste Natalizie e che tende a colpire maggiormente le persone che tendono a rimuginare sul passato e fanno fatica ad accettare i cambiamenti e l'incertezza.
Sintomi e cause fisiche
I principali sintomi riscontrati nel Christmas blues sono un profondo stato di ansia, tristezza, stress ma anche sintomi fisici come mal di testa, insonnia, pensieri negativi, stanchezza, angoscia, solitudine. Ma cosa, nel Natale, provoca queste sensazioni? Per rispondere, dobbiamo analizzare la situazione sotto due punti di vista. Il primo è di origine fisica: un team di psicologi clinici dell’Università del Kansas ha pubblicato una ricerca su Medical Hypotheses dove suggerisce di non esagerare con i cibi natalizi perché l’aumento di zuccheri presenti nei deliziosi pasti festivi può innescare processi infiammatori fisici e psichici legati alle malattie depressive. Oltre questo, la diminuzione delle ore solari e lo scombussolamento del ritmo sonno\veglia aumenta il rischio di ansia, rabbia e pensieri intrusivi.
Cause psicologiche
Dal punto di vista psicologico, dobbiamo ammettere che il Natale può essere stressante e pieno di doveri! Ad esempio una ragazza di 30 anni single a tavola con i parenti non riceverà la fatidica domanda di quando porterà un partner a casa per sistemarsi? Secondo voi come si sentirà pensando che tutti hanno raggiunto i loro scopi tranne lei? Oppure, figli adolescenti che desiderano oggetti costosi da genitori che non possono permetterseli, come metabolizzeranno questa mancanza? Quanta solitudine proverà chi ha deciso di passare le feste in solitudine, mentre tutto il mondo attorno a lui sembra urlare che al cenone di Natale non si può stare da soli, che è triste, che c’è bisogno della famiglia? Insomma, la tristezza natalizia non è legata al concetto di Natale, bensì, a tutto quello che gli gira intorno, compreso un mondo di convinzioni che alimenta un’ideale di perfezione irraggiungibile e da uno scombussolamento psicofisico al quale il nostro corpo non è per niente abituato.
Come gestirla?
Per la tristezza natalizia è consigliabile sempre rivolgersi ad un professionista come uno psicologo o uno psicoterapeuta, che possono trovare insieme al paziente le giuste soluzioni e acquisire le strategie di fronteggiamento utili per superare il momento. Chiedere aiuto è manifestazione di forza, non di debolezza. Nel frattempo, qualche accortezza può aiutare a gestire il Natale. Ad esempio, puoi provare a mantenere una routine il più simile possibile alla tua quotidianità, senza scombussolare completamente i tuoi orari. La stessa cosa vale per il cibo. Non cambiare le tue abitudini, mangia e bevi quello che preferisci e ascolta il tuo corpo. Sulla stessa riga, gli esperti consigliano di non interrompere i tuoi allenamenti o comunque di tenere il fisico in movimento. Anche una semplice passeggiata quotidiana può aiutare. Ancora, poniti un budget per i regali che sia in linea con quello che PUOI spendere e non con quello che senti di DOVER spendere. Fai i regali senza stress. Crea le tue tradizioni, compila una lista di cose che ti piacerebbe fare. Insomma, permettiti di essere te stessa, passa il tempo con chi fa sentire felice e non sentirti obbligata a fare nulla: scopri un modo nuovo di essere felice.
Disclaimer: è importante fare una distinzione tra Christmas blues e il disturbo affettivo stagionale. Il primo è uno stato malinconico inerente il periodo natalizio, mentre il disturbo affettivo stagionale è un disturbo clinico che ha una remissione con l'arrivo della primavera/estate.