Perché non riusciamo a smettere di guardare i contenuti TikTok a tema tradimento?

Provate a immaginare. Sabato sera. State cenando in un ristorante quando con la coda dell’occhio scorgete il fidanzato di una vostra amica che bacia un’altra. Cosa fate? Non dite nulla, vi precipitate a telefonarle per raccontarle che il suo partner la sta tradendo o pubblicate un video del "fattaccio" su TikTok, iniziando una spedizione punitiva virtuale verso il fedifrago? Oppure pensate ad un altro scenario. È il giorno del vostro matrimonio. Tutto è pronto. Avete scelto il vestito, il posto del ricevimento è pronto, le tovaglie sono coordinate agli abiti delle damigelle e voi non dovete fare altro che finire di prepararvi e andare fiduciose verso l’altare. C’è ancora tempo prima del grande evento e mentre fate un bagno di relax date uno sguardo a TikTok quando vi imbattete nel video di una giovane donna che dice: "Se il 27 agosto sposerai un muratore di nome Adam di Londra, per favore mandami un messaggio, so cosa è successo durante l'addio al celibato". E se quella donna fossi tu? Saresti sollevata di aver scoperto un tradimento prima di pronunciare "sì, lo voglio" o saresti preoccupata dal fatto che la tua vita venga esposta sui social senza il tuo consenso? Chissà se @pollyjaewebster, autrice di questo contenuto virale, si sia mai posta il dubbio...probabilmente non lo ha fatto né lei né tutti gli altri creator che si trasformano in spie e continuano a produrre video in cui smascherano presunti traditori e fanno appello ai loro e alle loro partner. 

La lotta all'infedeltà è diventata virale

Da qualche tempo c’è un nuovo trend su TikTok: cogliere sul fatto i traditori. Ricordate quel tuffatore olimpico che tempo fa aveva pubblicato un video del suo vicino di aereo con la didascalia "Chi mai è questo marito... sto leggendo i suoi messaggi e ti sta tradendo?"? Ecco, ora sempre più persone condividono conversazioni ascoltate, sbirciano al telefono di uno sconosciuto sulla metro e propongono persino "test di fedeltà" in cui i creatori inviano messaggi al tuo partner per testare la sua fedeltà. La formula dei contenuti è più o meno sempre la stessa: una rivelazione scioccante anticipata da formule tipo "Se il tuo nome è X, vivi in ​​Y e esci con Z, ho brutte notizie per te" o "se il tuo nome è X e sei amico di Y e Z, si lamentavano di te alle tue spalle". I commenti? La maggior parte sono ringraziamenti verso il creator per aver "fatto il lavoro del Signore" ancora una volta.

Servizio pubblico o incapacità di occuparsi degli affari propri?

I contenuti sui tradimenti sono sempre stati popolari su Internet, ma negli ultimi tempi le cose hanno raggiunto il livello successivo. Ci si trasforma in spie degne di Jennifer Garner ai tempi di Alias o novelli 007 pur di avere materiale da postare. Si moltiplicano, infatti, gli utenti che filmano di proposito il volto del presunto colpevole, incoraggiando i propri follower a condividere il video e invitando chiunque riconosca la persona in esso ad identificarlo. In molti casi il video diventa virale, facendo guadagnare ai castigatori di TikTok centinaia di migliaia di spettatori, senza dimenticare quelli che hanno iniziato a chiedere un compenso in cambio delle loro "indagini". Quando si pubblica un qualsiasi contenuto online e si menzionano altre persone le si espone inevitabilmente (e spesso senza che l’abbiano richiesto) al giudizio di tutti gli altri sulla piattaforma. E non parliamo sono dell’invasione della privacy del traditore, ma anche della pressione che insistenti commenti come "lascialo" o "saresti stupido a restare con lui dopo tutto questo" hanno sul processo decisionale di chi quel tradimento lo subisce. Così viene da domandarsi se stiano realmente svolgendo una sorta di servizio pubblico per correggere un torto, fatto in nome del "codice femminile o maschile", quell’insieme di regole non scritte che ti impongono di far sapere alla tua cerchia di amici se vengono presi in giro o ingannati, o se sia un modo per collezione Like, views (e magari veri e propri soldi) lucrando sulle disgrazie altrui? Si tratta semplicemente dell’incapacità di occuparsi degli affari propri o di sentirsi virtuosi nel denunciare qualcuno che agisce in modo scorretto?

Perché questo tipo di contenuti ci attraggono?

Se mettiamo in dubbio le motivazioni che spingono le persone a generare questo tipo di contenuti, dovremmo anche domandarci perché hanno così successo. Cosa li rende irresistibili? Cosa ci spinge a guardarli? Sapere che Tony sta messaggiando con la collega di ufficio o che Lucy sta flirtando con Vanessa ci sembra innocuo, persino divertente, confortante. Come se stessimo guardando Ridge pur essendo sposato con Taylor bacia Brooke. Ma anche quando ci ricordiamo che si tratta di persone vere e non degli attori preferiti da nostra nonna, non smettiamo di sbirciare le loro vite dallo schermo. C’è un misto di curiosità nel sapere cosa succede e magari come evolverà la situazione, ma, soprattutto, c’è una compulsione al voyeurismo che genera negli spettatori una sensazione di piacere. Come avviene con i gossip sui tradimenti delle celebrità, guardare gli altri mentre i loro segreti e i loro panni sporchi vengono rivelati ci fa sentire bene. Se sta accadendo qualcosa di simile a noi, ci sentiamo parte di una comunità che prospera all’insegna del "mal comune mezzo gaudio". Se, invece, nel nostro quotidiano sembra andare tutto a meraviglia, le disgrazie altrui ci danno la percezione di essere fortunati, persino migliori.