Chi è Gwendoline Christie, la modella che ha conquistato tutti alla sfilata di Maison Margiela
Dall'essere star di Game of Thrones al suo rapporto con il fashion business
29 Gennaio 2024
Bionda, dall’incarnato d’alabastro, altissima e carismatica. Gwendoline Christie è famosa per aver portato sullo schermo personaggi forti e anticonvenzionali, come Brienne di Tarth in Game of Thrones, alternando spesso la carriera d’attrice con la passione per la moda. Proprio in questi giorni ha fatto parlare di sè grazie alla sua performance sulla passerella della sfilata Maison Margiela Artisanal SS24. Per l’Haute Couture creata da John Galliano, si è trasformata un decadente bambola di porcellana ispirata alle muse d’inizio secolo di Kees van Dongen e agli scatti di Brassaï. Le sue immagini in corsetto di lattice, calze bianche, tacchi, parrucca bionda con riccioli vittoriani e un trucco altamente scenografico, realizzato da Pat McGrath, hanno fatto il giro del web, tra le tante recensioni positive dello show e chi si interroga sulle tecniche per ottenere la stessa glass skin della star. Ora che ha catturato l’attenzione di tutti, conosciamo meglio Gwendoline, la sua vita e la sua carriera.
Dalla ginnastica artistica alla recitazione
Gwendoline Tracey Philippa Christie è nata il 28 ottobre 1978 a Worthing, nel Regno Unito, sotto il segno zodiacale dello Scorpione. Per un breve momento ha desiderato prendere i voti ed essere una suora, ma le sue prime passioni sono sempre stata la danza e la ginnastica artistica che ha iniziato a studiare sin da bambina. Era diventata una ginnasta semi-professionista quando un grave infortunio alla colonna vertebrale l’ha costretta ad abbandonare quella carriera. Come spesso accade, quando si chiude una porta si apre un portone e così è stato per Gwendoline. La rivelazione arrivò a 15 anni grazie a Shakespeare. A scuola, da adolescente, intrepretò il ruolo di Lady Macbeth davanti ad una folla entusiasta e capì che per lei c’era un altro futuro possibile. Così, si iscrisse al Drama Centre di Londra, la stessa scuola dove hanno studiato anche Paul Bettany, Emilia Clarke, Colin Firth e Tom Hardy. Nel 2005, all'età di 27 anni, si diplomò e ottenne il primo ingaggio in una produzione di Great Expectations della Royal Shakespeare company. Nonostante la nuova vita da attrice, Gwendoline non ha mai abbandonato la danza tanto da affidarsi al ballerino Harry Alexander che la aiuta a prepararsi per i ruoli e alla recitazione legata al linguaggio del corpo.
Il successo grazie a Game of Thrones
La svolta per Christie è arrivata nel luglio 2011, grazie a Game of Thrones. All’epoca, aveva recitato in Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo e i fan dei libri, saputo che era in lavorazione una serie basata sul lavoro di R.R. Martin, avevano suggerito il suo nome per Brienne di Tarth. Saputo della cosa, l’attrice decise di trasformarsi nel personaggio, monitorando il processo sui social per attirare l’attenzione di chi lavorava al progetto. Lesse i romanzi, si tagliò i capelli, iniziò a praticare yoga e kickboxing, a prendere lezioni di equitazione e combattimento con la spada, guadagnò 6 chili tutti di muscoli e adeguò il suo stile a quello di una guerriera. Risultato? Il direttore del casting la vide mentre recitava in Great Expectations e, in seguito ad un'audizione che si dice impressionante, la volle nella serie. Così, il 15 aprile 2012, Christie ha debuttato nel terzo episodio della seconda stagione di Game of Thrones, ottenendo l’approvazione di critica e pubblico per la sua interpretazione della guerriera Brienne di Tarth. "Essere coinvolta in qualcosa che sfida realmente gli stereotipi di genere è ciò che ho sempre desiderato. Non devo preoccuparmi di essere attraente. Brienne sembra un sacco di sterco - è il personaggio e va bene così - quindi posso concentrarmi su altre cose". Ha detto l’attrice e ha aggiunto: "Mi sentivo come se non avessimo mai visto una donna così in televisione o nel mondo dell’intrattenimento, prima di allora. Ciò che mi è piaciuto di Brienne è che è stata in grado di superare le sue circostanze e trionfare. L'idea del trionfo di quella persona emarginata era gloriosa".
Film e programmi tv di Gwendoline Christie
Prima di Game of Thrones, Gwendoline ha collezionato una serie di piccoli ruoli, soprattutto in teatro. Dopo la serie HBO, ha interpretato Lyme in Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte 2, Lexi in Wizards vs Aliens e Phasma in Star Wars: Il risveglio della Forza. Jane Campion ha creato appositamente per lei il ruolo dell’agente della polizia di Sydney Miranda Hilmarson nella seconda stagione di Top of the Lake. È stata interpretato Jane Murdstone in La vita straordinaria di David Copperfield, Teresa in Our Friend e Hippolyta, Queen of the Amazons / Titania, Queen of the Fairies in a Midsummer Night’s Dream e Evie nella miniserie Dirty Diana. È apparsa anche in The Darkest Minds, diretto da Jennifer Yuh Nelson, e Welcome to Marwen, diretto da Robert Zemeckis. Nel 2021 ha avuto il ruolo di Lucifer in The Sandman e nel 2022, Christie ha interpretato Larissa Weems, la direttrice della Nevermore Academy, nella serie di Netflix Wednesday. "Non mi sono mai sentita convenzionale. Sono naturalmente attratta dagli emarginati; dagli outsiders" ha detto Christie, specificando che il personaggio creato da Tim Burton "È la prima volta che mi sento bella sullo schermo. È stata un'opportunità per creare e abitare quel tipo di personaggio impenetrabile e imperioso, ma con quella classica idea di femminilità".
L’amore (reciproco) per il mondo della moda
"Ho amato la moda e il design fin da quando ero bambina. Durante la mia pubertà ho capito che mi offrivano una via di fuga, di trasformazione, un'opportunità di vedere il mondo con occhi diversi. Adoro i designer esperti e soprattutto fantasiosi", ha detto Christie. E il mondo della moda ha sempre ricambiato il suo amore. La star non è solita sfoggiare abiti scenografici sul red carpet, aiutata dallo stylist Jerry Stafford o dal compagno, il designer Giles Deacon, ma anche durante le fashion week. L’attrice è spesso ospite nei front row e diverse volte è salita in passerella nel ruolo di modella. Prima di Game of Thrones ha avuto posato per la fotografa australiana Polly Borland in una serie intitolata Bunny, ma il suo vero debutto con la moda è durante la settimana della moda di Parigi per la FW15 di Vivienne Westwood, con uno show ispirato dall'abbigliamento unisex e dalla messa in discussione dei ruoli di genere nella società. Christie è stata anche protagonista della campagna Unisex di Westwood, mentre due anni dopo era tra le star invitate alla Fashion for Relief, una sfilata di beneficenza ospitata da Naomi Campbell durante il Festival di Cannes 2017. Ha indossato una creazione voluminosa e coloratissima per la FW19 di Tomo Koizumi e si è unita a Uma Thurman, Kate Bosworth, Chloë Sevigny, Sadie Sink e Rowan Blanchard nella sfilata resort 2019 di Miu Miu. Per la SS23 di Thom Browne si è trasformata in un moderno Principe Azzurro e ha chiuso la sfilata couture primavera 2024 di Maison Margiela a Parigi con un look ispirato alle bambole di porcellana.
Quanto è alta Gwendoline Christie
Gwendoline Christie è alta 1 metro e 91 centimetri. Il che non le ha sempre reso la vita facile. Né sul lavoro né nel privato. "Ci sono stati momenti della mia vita nei quali sono stata in difficoltà — con i quali altri milioni di persone hanno avuto difficoltà — nel sentirmi isolata, sentirmi brutta, e sentirmi di dover superare il fatto di avere un aspetto diverso da quello delle altre persone. Non mi avrebbero scelta spesso, anzi non mi avrebbero scelta per niente alla fine del secolo scorso. Ma ora, grazie ai film incentrati su donne eroiche, la conseguenza è che vengo scelta, come amica del personaggio principale, o come antagonista". La sua statura le ha reso complicata la vita anche in amore tanto da farle elaborare una teoria: l’idea che un uomo debba essere più alto della sua partner è legata al patriarcato e al concetto che l’uomo debba sempre essere più forte e potente. "Se posso aiutare a cambiare questo, allora sarà un risultato del quale essere orgogliosa. Nessuno dovrebbe essere giudicato, per prima cosa, per la propria altezza". Non solo svantaggi. L’altezza ha comunque in suoi pregi. Infatti, è il motivo per cui Polly Borland l’ha voluta per una serie di fotografie chiamata Bunny, nelle quali esplora il suo corpo attraverso diverse prospettive. Posare per la fotografa l’ha aiutata ad acquisire fiducia in se stessa.