L'intermittent fasting è una buona idea?

Dieta dei gruppi sanguigni, dieta degli omogeneizzati, crudismo, dieta a zone, dieta a tempi, paleo, no carb till 4, only carb till 4, salute dello stomaco e livello di glucosio, latte d'avena buono o cattivo?, succo di sedano al mattino. Ogni secondo della nostra vita, ogni briciola che ingeriamo e adesso anche in quale momento della giornata lo facciamo è materia di studio, di analisi, di divieti e di consigli da parte della comunità online del wellness, fatta di dietologhi e nutrizionisti certificati, certo, ma anche di ciarlatani e bugiardi. Le cose da tenere d'occhio sono sempre di più, cibi e abitudini alimentari sono soggetti alle mode e passano dall'essere molto trendy all'essere demonizzati nel giro di pochissimo tempo, mescolando cose buone e cose meno buone e confondendoci le idee. L'intermittent fasting è solo l'ultimo di queste tendenze, e alcuni giurano che sia il segreto per guarire tutti i nostri problemi di digestione. Ecco cosa c'è da sapere. 

Che cos'è l'intermittent fasting aka digiuno intermittente?

Secondo le regole dell'intermittent fasting, ci sono dei momenti della giornata specificatamente dedicati al nutrirsi. La maggior parte delle persone li concentra dal mattino al primo pomeriggio, per evitare di nutrirsi molto vicini alla sera o al momento in cui si va a dormire, quindi non mangiando per molte ore di fila. Non si tratta tanto di limitare la quantità o la qualità di cosa si ingerisce o del numero di calorie, quanto di concentrare tutto in poche ore, e di alternare periodi in cui si mangia a periodi in cui, appunto, si digiuna. Si tratta in questo caso di time-restricted feeding. Ci sono diverse scuole di pensiero. Alcuni esperti sostengono che il digiuno può durare anche un giorno intero, regolarmente. Le altre giornate, quello in cui si nutre normalmente, andranno un po' a compensare. In teoria.

A cosa serve digiunare? 

A volte, si digiuna per motivi spirituali o religiosi, ma queste pratiche non sono oggetto di questo articolo. Nelle prima fasi di sperimentazione, il fasting veniva utilizzato per trattare i pazienti affetti dal diabete di tipo 2, e per la perdita di peso. Adesso, se ne urlano i benefici per all'incirca qualsiasi cosa, dalla salute dello stomaco al funzionamento del cervello e del cuore, con video dimostrativi e guide dettagliate su come praticarlo. Anche il primo ministro inglese Rishi Sunak ha dichiarato di praticare con grande profitto un digiuno lungo ben 36 ore una volta a settimana. Chris Martin, dal canto suo, ha dichiarato di aver completamente abbandonato l'abitudine di cenare. I pareri contrastano: alcuni esperti lo sconsigliano, soprattutto alle donne, sottolineandone gli svantaggi. La verità, però, è che le ricerche sono ancora preliminari, e se alcuni studi danno ragione ai contenuti online che si dimostrano positivi e propositivi nei confronti della pratica, le cose da tenere in conto sono molte di più. 

Non è per tutti: gli svantaggi

Il cibo non è soltanto puro nutrimento, ma è anche conforto, abitudine, momento di socialità, e come tale va considerato. Inoltre, non esiste in un vuoto, ma va a inserirsi nel rapporto delicatissimo che una persona ha con il proprio corpo e con la propria immagine. Mangiare non significa la stessa cosa per tutti, e trattare l'atto dell'assumere cibo come se fosse una pratica da eseguire roboticamente per ottimizzare i suoi vantaggi è inverosimile e svantaggioso. Ad esempio, come andrebbe ad agire su un comportamento alimentare già molto disordinato? E su un disturbo vero e proprio? Il dover limitare l'intake di cibo per periodi anche molto lunghi spingerebbe chi non ha un buon rapporto con il cibo a peggiorare? Sono solo domande, ipotesi, dubbi, ma non per questo sono meno importanti, anzi. Tutti questi elementi dell'intermittent fasting vanno tenuti in conto quando si decide se provarlo oppure no.

Dovremmo adottare l'intermittent fasting?

Prendere una decisione che impatta così tanto sulla nostra alimentazione non è una scelta che possiamo prendere in totale solitudine. È importante, prima di fare qualsiasi cambiamento alla propria dieta, consultarsi con un medico e con un nutrizionista, per decidere insieme qual è l'approccio migliore, da un punto di vista fisico ma anche psicologico. Fidarsi dei profili su TikTok non è una buona idea, e non tutti i trend nel mondo della nutrizione sono adatti a tutti, anzi. Prima di invischiarsi in comportamenti restrittivi che promettono vantaggi non ancora misurabili, è fondamentale conoscere se stessi, i propri limiti e le proprie debolezze.