Andare in terapia ci fa paura?
Qualche consiglio e un po' di dati per fare il grande passo
23 Febbraio 2024
Qualche anno fa, avevo 19 anni, mi sono trovata per motivi di studio in una città nuova. Per qualche ragione - forse perché ero intimidita dal nuovo ambiente - le mie rotelle sociali (che già di solito fanno una certa fatica) si sono completamente bloccate. Non sono riuscita a legare con nessuno, mi sono chiusa in un bozzolo di solitudine quasi completa, umore orribile e studio disperato, in un loop davvero molto difficile da infrangere. Sapete cosa mi sarebbe proprio servito in quel momento? Uno psicologo o un terapeuta, insomma una figura professionale specializzata nel darmi una mano, nel farmi uscire dalle mie paranoie. Per qualche ragione, però, non sono riuscita a esprimere questo mio bisogno né ai miei genitori né ai miei amici lontani, solo a me stessa. Fantasticavo del momento in cui avrei avuto una diagnosi, per giustificare in maniera clinica e incontrovertibile il mio isolamento. Questa storia, comunque, ha il lieto fine. Anni dopo, grazie a un'iniziativa del comune di Milano, che offriva delle sedute gratuite in collaborazione con un'associazione locale, ho conosciuto la mia psicologa. È stata fiducia a prima vista, anche se non ho mai avuto la mia diagnosi. Perché non funziona proprio così, ho scoperto.
Perché abbiamo paura? Falsi miti e convinzioni sulla terapia
Iniziare la terapia fa paura. Fa paura iniziare qualsiasi cosa di nuovo, figuriamoci permettere a un professionista di frugarci nel cervello, di smantellare tutti i nostri castelli e le nostre piccole costruzioni di bastoncini di gelato che ci hanno permesso di sopravvivere per tutti questi anni, di giudicarli, di farci vergognare. Fanno paura i risultati, nel bene e nel male. E se poi scopriamo di non avere niente che non va? Di doverci semplicemente accontentare di quello che siamo per tutta la vita? Che i nostri timori sono fondati e non si tratta di mancanza di autostima? Che la colpa non è dei nostri genitori o dei nostri traumi ma tutta completamente nostra? La terapia si porta dietro falsi miti, preconcetti e convinzioni errate, che ci allontanano dall'intraprendere questo percorso. Ci sono quelli "antichi", dei nostri genitori e dei nostri nonni, tutti ricoperti di uno spesso strato di diffidenza nei confronti di questi dottori che non sono dottori, di questi strizzacervelli. Poi ci sono quelli nuovi, che passano anche dai social. TikTok si riempie di therapy talk, tutti pensano di soffrire di patologie, se le auto-diagnosticano, utilizzano termini di gergo medico e professionale e li lanciano in giro come se niente fosse. Esistono condizioni e patologie trendy e non-trendy, giudicate bene o giudicate male. E se a noi toccassero proprio queste ultime?
@israajnasir Had to repost bc the old one lost the audio. Thank #universalmusic
@joenuccitherapy One of the reasons why therapy speak can be so confusing on social media all comes down to the game telephone we used to play when we were kids. Here’s how! What do you all think? Tell me in the comments! #therapy #therapistsofinstagram #trauma #traumahealing #selfhealers #mentalhealth #therapyspeak #telephone original sound - joenuccitherapy
I benefici dell'andare in terapia
Queste paure sono ingiustificate. Il percorso psicologico non si basa quasi mai su delle diagnosi fisse e terribili o su delle parole lanciate lì, come se fossero accuse, anzi. Si chiama percorso per un motivo, è lungo e impegnativo, a volte lento, ma con un po' di impegno e costanza può portare a risultati concreti. Nulla di meglio, per rassicurare i più timorosi, dei dati. Secondo l'Associazione Statunitense Psichiatria, ad esempio, il 75% delle persone che intraprendono il percorso ne traggono benefici. Ma quali sono questi benefici? Andare in terapia migliora le nostre capacità di comunicazione, con l'esterno ma anche con noi stessi, ci fa sentire meglio in generale. Ci permette di affrontare la vita con più consapevolezza, tiene a bada il malessere e, quando non ci riesce, ci aiuta a gestirlo e ad arginarlo. Lo dice anche il Therapy Center di New York, che aggiunge alla lista di benefici anche l'acquisizione di nuove prospettive e la possibilità di cadere nella depressione o nel disturbo d'ansia. Infine, il report di Gitnux per il 2024 riporta come il 65.9% delle persone adulte che hanno ricevuto qualche tipo di trattamento o counseling riguardo la loro salute mentale hanno raccontato di sentirsi meglio e di "funzionare" meglio nella loro vita quotidiana, giorno dopo giorno.
@imperfecttaylor 6 benefits of talk therapy! Based on my experience :) #therapytiktok #therapist #therapytok #talktherapy #mentalhealth #mentalhealthmatters original sound - Imperfect Taylor
Una volta iniziata, come dobbiamo comportarci?
Decidere di andare in terapia e fare un primo passo (pratico! Come una chiamata, una mail, o una prenotazione) a riguardo sono le cose più importanti, ma non ovvie. Quella della terapia è una relazione umana, tra professionista e "paziente", che va coltivata. Se hai fatto qualche seduta di prova e hai capito che quella particolare persona non fa per te, forse è il caso di continuare a provare. Se vuoi, ricerca anche i diversi approcci e tipi di terapia, fatti consigliare dalle persone addette ai lavori quale potrebbe essere quello più adatto a te. Diffida del passaparola tra amici, il tuo terapeuta non dovrebbe essere anche il terapeuta del tuo partner o di una persona molto presente nella tua vita, perché potrebbero crearsi intrecci spiacevoli, che ti impedirebbero di esprimerti in libertà. Trovare il tuo terapeuta è come trovare un paio di jeans perfetti: devi provartene un po', piangere nei camerini e aspettare il momento di illuminazione divina, la luce bianca di quando trovi quelli che ti calzano a pennello. Una volta trovato, bisogna essere aperti e predisposti. Non vergognarsi di nulla, collaborare e non mentire. Vergogna e giudizio non esistono o non dovrebbero esistere, in quei 50 minuti, altrimenti c'è qualcosa che non va.
@janellehettick Share any questions you may have in the comments! #therapytok #mentalhealthtok #therapyiscool #arizonatherapist The Magic Bomb (Questions I Get Asked) [Extended Mix] - Hoàng Read
Associazioni utili e consigli sparsi
La verità è che - oltre a tutti questi scogli, che sono soprattutto mentali - tra noi e un percorso di cura psicologica ce n'è anche un altro, molto più materiale: quello economico. Purtroppo, la sanità pubblica italiana è sempre più sotto stress e soggetta a tagli, e una cosa che dovrebbe essere accessibile a tutti viene resa lontana e irraggiungibile a chiunque non abbia delle entrate fisse e sostanziose. In breve, non c'è da girarci attorno: andare in terapia costa molto, e non tutti possono permetterselo. Per ovviare a questo problema, sono nati appositi servizi online (Come ad esempio Unobravo o Serenis) che ti permettono di accedere a un professionista a prezzi controllati. Inoltre, dai un'occhiata alle associazioni della tua città. Spesso piccole organizzazioni sul territorio offrono prove gratuite e assistenza. A Milano, ad esempio, c'è Psicologo al parco, e spesso alcune iniziative del comune permettono di accedere a pacchetti di sedute a costi convenienti.