Il turismo del sonno è il wellness trend del 2024
Dormire bene è diventata l'unica mission delle nostre vacanze
16 Agosto 2024
Non ci sono più le vacanze di una volta. Lasciate nel passato le infinite liste di monumenti da vedere, i panorami da immortalare e postare su Instagram, le mostre da esplorare, le maratone di shopping, le abbuffate di cibi esotici, le montagne da scalare, le ore da stesi sul bagnasciuga per sfoggiare l’abbronzatura perfetta. Il nuovo trend è lo sleep tourism, il turismo del sonno. Si mette in valigia il pigiama e si parte alla ricerca del sonno perduto. Viaggiatori stanchi e stressati desiderano esperienze e occasioni che li aiutino a riconnettersi con se stessi, a ritrovare il proprio equilibrio psicofisico, a ricaricare le batterie. Hanno capito che dormire di più (e meglio) fortifica il sistema immunitario, regolarizza il metabolismo e pressione, rende la pelle più luminosa, migliora l'umore e le attività celebrali. Così, sempre più hotel e resort hanno iniziato a offrire attività e servizi dedicati al riposo nei quali ogni dettaglio, dalla scelta dei materiali delle stanze ai trattamenti benessere, è pensato per offrire ai clienti un’indimenticabile sleep experience.
Dormire è diventato un problema
I dati non mentono: dalla pandemia di Covid-19 in poi dormire è diventato un problema per molti. Uno dei recenti più grandi studi sulla qualità del sonno ha analizzato 716 milioni di notti di sonno degli utenti dell’app Samsung Health e ha scoperto che la qualità del riposo è in calo e, a livello globale, la durata media del sonno è diminuita da 7 ore e 3 minuti a 6 ore e 59 minuti, scendendo al di sotto della soglia minima di 7 ore raccomandata dalla National Sleep Foundation. Anche gli italiani passano le notti a fissare il soffitto o a contare le pecore invece di lasciarsi andare tra le braccia di Morfeo. Secondo l'Aims (Associazione italiana medicina del sonno), infatti, circa 13,4 milioni abitanti della penisola soffrono di insonnia e, secondo uno studio risalente al 2019 condotto dall'ISS, quasi un italiano su tre dorme un numero insufficiente di ore.
Cos’è lo sleep tourism
Il mondo dorme meno e male. Così, facciamo di tutto per riuscire al rilassarci e a spegnere il cervello. Beviamo tisane, aggiungiamo alla nostra beauty routine gocce al CBD e spray calmanti, spegniamo i dispositivi elettronici, compriamo federe di seta, proviamo il power nap e ogni altro rimedio ci suggeriscano su TikTok, quindi perché non provare anche a dedicare del tempo al riposo di qualità con una vacanza ad hoc? Dalle notti insonni nasce il turismo del sonno cioè un soggiorno dedicato a restituire ai viaggiatori il loro benessere psicofisico durante il quale l’unico obiettivo è recuperare un buon ritmo di sonno che permetta loro di riposarsi realmente e di stabilire una sleep routine efficace da seguire anche quando ritornano a casa.
Cosa si fa in una vacanza del sonno?
Hotel e resort in tutto il mondo hanno trasformato un problema diffuso come l’insonnia in un nuovo modello di travel business basato su un approccio più olistico al benessere con l’obiettivo di migliorare il sonno attraverso camere studiate ad hoc con speciali cuscini, lenzuola, tè e sali da bagno, ma non solo. Dalle semplici accortezze che possono fare la differenza come stanze e suite insonorizzate o i pillow menù per scegliere il cuscino perfetto si arriva alle sedute di meditazione con ipnoterapeuti, alle sessioni di aromaterapia, alle docce all’eucalipto, ai massaggi allo yoga, alla meditazione, alla riflessologia, fino alle consultazioni con veri specialisti e medici che studiano clinicamente il sonno degli ospiti per proporre soluzioni personalizzate atte a migliorare la qualità del riposo.
Gli hotel dove sperimentare il turismo del sonno nel mondo
Negli Stati Uniti, il Park Hyatt di New York da circa un anno ha messo a disposizione dei suoi clienti la Bryte Restorative Sleep Suite, una suite di quasi 280 metri quadri dotata di vari servizi che migliorano la qualità del sonno tra i quali si distingue un letto che grazie all’AI si adatta alla postura del corpo e raggiunge la temperatura ideale durante le varie fasi del sonno consentendo così agli ospiti di dormire più a lungo e più profondamente, ma anche di eliminare il jet-leg. Nel Regno Unito, il Cadogan Belmond Hotel di Londra offre lo sleep concierge, un servizio speciale sviluppato con un ipnoterapeuta e esperto del sonno che include un menu di cuscini con diverse opzioni a seconda della posizione in cui si dorme, una scelta di diverse coperte, spray profumati, un tè della buonanotte e una sessione di meditazione. Il Mandarin Oriental di Ginevra dà la possibilità ai suoi ospiti di soggiornare in una vera e propria clinica del sonno nel cuore della Svizzera dove seguire un programma di tre giorni che studia i modelli di sonno e identifica i potenziali disturbi.
Dove fare sleep tourism in Italia
Palazzo di Varignana, un affascinante palazzo d'epoca sui colli bolognesi, propone il Deep Sleep Programme, un metodo, elaborato dalla direttrice scientifica della struttura, la dottoressa Annamaria Acquaviva, che adotta un approccio di tipo olistico al wellness e, in particolare, alla qualità del riposo degli ospiti. Questo comprende uno Sleep kit, pasti ad hoc, spa e dispositivi per il monitoraggio del sonno. All’Almar Jesolo Resort & Spa a Lido di Jesolo c’è il programma Good Night Sleep, un mix di massaggi, spa e medicina cinese per alleviare lo stress e facilitare un tranquillo sonno ristoratore. Il Preidlhof nel Sudtirolo è il posto giusto per rigenerarsi e superare eventuali problemi di insonnia grazie a Sleep Better, un soggiorno di cinque giorni durante i quali un team di esperti analizza il comportamento dell’ospite mentre dorme e sviluppa poi dei trattamenti su misura, dai massaggi all’agopuntura. Il Mandarin Oriental di Milano pensa a chi ha bisogno di riprendersi dopo un lungo viaggio con il trattamento Sleep Well Awaken Well che attraverso la stimolazione dei punti marma, il massaggio linfatico e la tecnica della ciotola di bronzo Kasa drena i liquidi in eccesso, stimola il sistema immunitario e riattiva la circolazione sanguigna, preparando ad un sonno ristoratore.