Le mostre da vedere a marzo in Italia
Da (Un)fair a Milano fino all'esposizione dedicata alle streghe a Bologna
02 Marzo 2024
Manca ancora un po' alla primavera, le giornate sono umide e piovose. Cosa possiamo fare se non vogliamo rimanere a casa davanti a Netflix? Perché non visitare una delle tante mostre interessanti in giro per l'Italia? C'è un'opzione perfetta per ogni gusto. Per gli amanti della fotografia e di Parigi c'è Brassaï, chi preferisce l'arte astratte può fare una gita a Venezia, dove a Palazzo grassi ci sono le opere di Julie Mehretu. A Bologna c'è una grande esposizione dedicata alle streghe, mentre rimangono pochi giorni per vedere i lavori in vetro di Carlo Scarpa a Oderzo o le opere di Paolo Greco a Catania. Curiosi?
Ecco le mostre da vedere a marzo in Italia.
Stregherie - Bologna
La mostra si apre facendo vivere in prima persona un vero processo per stregoneria tenutosi in un tribunale dell’Inquisizione nel 1539 e si chiude con l’esperienza della scrittura su un vero Libro delle Ombre. In mezzo, si apre un percorso ricco di documenti, feticci e strumenti rituali dedicati al mondo delle Streghe e della magia, tra i quali circa 300 stampe, sculture, quadri e incisioni, alcune firmate dai più grandi incisori dell’Ottocento. In esposizione ci sono anche preziosissimi manuali di esorcismo e alcuni trattati storici che provengono dalla Biblioteca Teresiana di Mantova, come il Malleus Maleficarum, il manuale sulla caccia alle streghe più utilizzato dalla chiesa, che indicava i supplizi e le pene da infliggere a chi era accusato di stregoneria. Dal Museum of Witchcraft and Magic di Boscastle, in Cornovaglia, arrivano antichi calderoni, feticci, amuleti, talismani e bacchette magiche, mentre dal Museo delle Civiltà di Roma una incredibile collezione di amuleti.
Titolo: Stregherie. Iconografia, fatti e scandali sulle sovversive della storia
Quando: fino al 16 giugno 2024
Dove: Palazzo Pallavicini, Bologna
Brassaï - Milano
Realizzata in collaborazione con l’Estate Brassaï e curata da Philippe Ribeyrolles, la mostra milanese trasporta i visitatori nell’universo del grande fotografo attraverso più di 200 stampe d’epoca. Ungherese di nascita e parigino d'adozione, Brassaï, pseudonimo di Gyula Halász, ha documentato con scatti oggi iconici la vita notturna degli artisti, dei musicisti e dei personaggi eccentrici che popolavano il mondo culturale parigino degli anni '20, restituendo un ritratto vivido e autentico, fatto di luci e ombre, della Ville Lumière: dai quartieri operai ai grandi monumenti simbolo, dalla moda ai ritratti degli amici artisti come Henry Miller, Dalì e Picasso, fino ai graffiti e all’atmosfera che si respirava nei locali notturni.
Titolo: Brassaï l’occhio di Parigi
Quando: fino al 2 giugno 2024
Dove: Palazzo Reale, Milano
Miranda July - Milano
Ospitata presso gli spazi dell’Osservatorio di Fondazione Prada, la mostra tre decenni di carriera dell’artista, regista e scrittrice americana Miranda July a partire dagli anni ’90 a oggi attraverso cortometraggi, performance e installazioni. Il filo conduttore di tutti i progetti è una graduale trasformazione verso il sublime e l’introspezione. Come sottolinea Mia Locks che ha curato l’esposizione “il lavoro di July esplora una serie di relazioni umane e forme di intimità, mettendo in discussione gerarchie consolidate e dinamiche di potere convenzionali. L’artista adotta una posizione dichiaratamente femminista che permea i vari media utilizzati lungo la sua carriera”. Miranda July: New Society include anche il nuovo lavoro F.A.M.I.L.Y., Falling Apart Meanwhile I Love You, un’installazione multicanale che documenta la collaborazione di un anno tra July e sette performer su Instagram.
Titolo: Miranda July: New Society
Quando: dal 7 marzo al 14 ottobre 2024
Dove: Osservatorio Fondazione Prada, Milano
Jon Rafman - Roma
Basement Roma dedica una retrospettiva site-specific a Jon Rafman, con anche una postazione dove potersi immergere nelle sue opere video. Si ha così l’opportunità di esplorare il lavoro dell’artista canadese che è incentrato sull'impatto emotivo, sociale ed esistenziale della tecnologia sulla vita contemporanea. Rafman attinge dalla cultura di Internet, dal mondo virtuale, dai videogiochi per creare paesaggi surreali dai quali emerge un costante senso di perdita e alienazione. Il risultato è allo stesso tempo kitsch, malinconico e straniante.
Titolo: Jon Rafman - Player Character
Quando: fino al 23 maggio 2024
Dove: Basement Roma, Roma
Carlo Scarpa - Oderzo
Il veneziano Carlo Scarpa è conosciuto per i suoi interventi architettonici essenziali ed eleganti, fortemente influenzati dall’estetica orientale, ma non altrettanto per i suoi lavori nel design. Chi vuole scoprirle ha tempo fino al 17 marzo, quando la mostra Vetro vero. Carlo Scarpa presso Palazzo Foscolo ad Oderzo chiuderà. Le sale dell’edificio ospitano circa 30 opere che testimoniano la passione di Scarpa per la vetreria muranese. Si tratta di pezzi che da tempo non venivano esposti, realizzati dai maestri vetrai di Cappellin e Venini su disegni del celebre architetto, che rappresentano le differenti tecniche e lavorazioni progettate da Carlo Scarpa.
Titolo: Vetro vero. Carlo Scarpa
Quando: fino al 17 marzo 2024
Dove: Palazzo Foscolo, Oderzo
Julie Mehretu - Venezia
Dal 17 marzo 2024 al 6 gennaio 2025 Palazzo Grassi presenta un grande progetto espositivo dedicato al lavoro di Julie Mehretu con oltre sessanta dipinti e incisioni realizzati dall'artista americana durante un periodo di venticinque anni. Accanto alle composizioni astratte, sensuali ed emotive di Mehretu si possono ammirare anche opere realizzate da artisti che fanno parte di una cerchia di amici stretti della pittrice o personalità che l’hanno influenzata come Nairy Baghramian, Huma Bhabha, Robin Coste Lewis, Tacita Dean, David Hammons, Paul Pfeiffer e Jessica Rankin. Il risultato è un dialogo tra pittura, poesia, scultura, cinema, voce e musica.
Titolo: Julie Mehretu. Ensemble
Quando: dal 17 marzo al 6 gennaio 2025
Dove: Palazzo Grassi, Venezia
Chiara Camoni - Milano
Lo spazio dello Shed del Pirelli HangarBicocca ospita il più grande corpus di lavori mai presentato da Chiara Camoni. La mostra evidenzia con poesia come l'artista spazi dal disegno alle stampe vegetali, dal video alla scultura, fino alla ceramica, mescolando piccoli oggetti comuni e materiali organici. Argilla, rami e fiori danno vita ad un’atmosfera incantata che riecheggia anche nelle parole di Camoni quando dice “quando procedo con le strisce di argilla, dal basso verso l’alto, ripeto uno dei gesti più antichi della storia dell’umanità, probabilmente la prima forma scultorea: uno spazio cavo e uno convesso, un pieno e un vuoto. Ho la sensazione di costruire l’universo intero”.
Titolo: Chiamare a raduno. Sorelle. Falene e fiammelle. Ossa di leonesse, pietre e serpentesse
Quando: fino al 21 luglio 2024
Dove: Pirelli HangarBicocca, Milano
Paolo Greco - Catania
“Immaginate uno studio, una casa dei primi anni del secolo scorso, pareti antiche e porose illuminate dalle luci dei neon, l’odore chimico del colore è smorzato dall’umido verde del giardino incolto su cui si affaccia la stanza. Un artista esegue sottili variazioni plastiche, trasformando pneumatici e camere d’aria in strumenti musicali vibranti. La musica è quella prepotente degli anni Settanta che graffia i pensieri. La tensione superficiale della materia si fonde con l’energia della musica. Paolo Greco si muove deciso nell’atmosfera del suo studio, tra ricordi ingombranti e tensione al futuro, dà forma al suo pensiero imprimendolo sulla gomma.” Con queste parole Denise Sardo, critica d’arte e curatrice indipendente descrive la mostra dedicata a Paolo Greco dalla Galleria Carta Bianca di Catania. I visitatori potranno vedere come uno pneumatico svuotato della sua funzione originaria possa diventare il mezzo di una riflessione sui concetti di vuoto e pressione.
Titolo: Paolo Greco - Zero Pascal
Quando: fino al 15 marzo 2024
Dove: Galleria Carta Bianca, Catania
Lina Selander - Napoli
La galleria Tiziana Di Caro ospita la terza mostra nei suoi spazi una serie di video installazioni e una serie di cianotipie di Lina Selander, realizzate tra il 2020 e il 2024. Tra queste c’è l'installazione Conductor, una video proiezione su cianotipo in cui si scorgono dei felini che si muovono intorno a uno stagno artificiale. Le riprese, originariamente girate in Super 8, sovrapponendosi con l'immagine sottostante creano un effetto allucinato e affascinante.
Titolo: Lina Selander - The Eye is the First Circle
Quando: fino al 30 marzo 2024
Dove: Galleria Tiziana Di Caro, Napoli
(Un)fair - Milano
Dal 3 al 5 marzo torna a Milano (Un)fair, la kermesse che vuole avvicinare l’arte contemporanea alla vita quotidiana. Gli spazi del Superstudio Maxi ospitano opere di nomi noti e di talenti emergenti, fuori dal mainstream, da scoprire, insieme a performance artistiche, esperienze musicali e conversazioni stimolanti. Il fil rouge di questa edizione è il desiderio per l’arte che muove il collezionismo.
Titolo: (Un)fair
Quando: dal 3 al 5 marzo 2024
Dove: Superstudio Maxi, Milano