Non ci chiediamo abbastanza come stiamo
Una semplice domanda rivolta a noi stessi potrebbe essere la chiave della nostra salute emotiva
11 Marzo 2024
Conduciamo vite impegnate. Lavoriamo, sopravviviamo, tentiamo di stare dietro alla nostra vita sociale, di coltivare le nostre relazioni lavorative e interpersonali, di ritagliarci del tempo per divertirci, o perlomeno provarci. Ci teniamo aggiornati sulle tragedie del mondo, ascoltiamo podcast di true crime, ci alleniamo, conosciamo l'origine di tutti i nuovi meme, l'andamento del mercato azionario, la skincare adatta alla nostra pelle (sono 200 prodotti in una specifica successione), le proiezioni sulla situazione ambientale, che non accenna a migliorare. Quando la possibilità di stare soli con i nostri pensieri si presenta all'orizzonte la soffochiamo immediatamente, scrollando all'infinito sui social, lo sguardo appannato e fuori fuoco finché non scivoliamo nel sonno. E poi si ricomincia. Da quanto tempo non ci sediamo con noi stessi e non ci chiediamo come stiamo? Davvero, però.
Cosa si intende per salute emotiva?
Prima di rispondere alla domanda, partiamo dalle basi. Per salute emotiva si intende quell'universo complesso e sfumato che mette insieme come ci sentiamo nei confronti di noi stessi, come e con quali armi affrontiamo le situazioni difficili, come entriamo in contatto e gestiamo i nostri sentimenti e quelli degli altri. Insomma, è una componente essenziale della vita quotidiana, qualcosa da coltivare se vogliamo sentirci interi ed equilibrati. A volte, però, la vita ci mette alla prova, o i nostri meccanismi di controllo delle situazioni difficili si arrendono, stanchi e consumati. In quel caso, potremmo star affrontando uno stato di stanchezza emotiva. Come possiamo capire quando la nostra salute emotiva ha bisogno di particolare cura? Tra i comportamenti che dovrebbero metterci in allerta gli esperti includono: la tendenza a isolarsi, mancanza di energia, troppo o troppo poco sonno o cibo, tendenza maggiore del solito ad abusare di sostanze, calo del rendimento a lavoro, liti frequenti con le persone che ci circondano, irritabilità, senso di colpa, convinzione di non valere nulla.
@imstephdiaz Find somewhere comfortable, think, and write down absolutely everything you can think of. No wrong answers #healing #mentalhealthmatters Selfcare-demo - Bella Moulden
La salute emotiva inizia con una semplice domanda
Sembra una frivolezza, un consiglio di self help da coach motivazionale, eppure non si scappa: la nostra salute emotiva parte da qui, dall'essere in contatto con il proprio stato emozionale, con i propri disagi, con le proprie paure, con tutto ciò che ci rende tristi o che ci mette in difficoltà ma anche con quello che ci rende contenti, che ci spinge ad andare avanti, quello di cui abbiamo bisogno. Nell'equilibrio (delicatissimo) di tutte queste cose sta il nostro stato emotivo, che può cambiare di giorno in giorno o di ora in ora, precipitandoci in un loop di instabilità che più viene ignorato più si complica. Qual è la soluzione? A breve termine, imparare a chiedersi "come stai?" e poi magari anche ad ascoltare la risposta. Insomma, bisogna parlare da soli, o quasi.
@theworkoutwitch how to know if you’re emotionally exhausted
Altre accortezze
Continuando sul filone del parlare da soli, potrebbe aiutare rivolgersi a se stessi con gentilezza e cura. Quante volte pensiamo meno di noi, siamo cattivi e aggressivi, sminuiamo le nostre difficoltà tutto in nome dell'andare avanti a ogni costo, di finire la nostra giornata? È scientificamente provato: le cosiddette positive affirmations e in generale l'abitudine a essere gentili con noi stessi potrebbero essere utili e fondamentali sia per il nostro stato emozionale sia per la nostra salute mentale in esteso. Si consiglia anche di meditare, di stare connessi con amici e/o famiglia, di limitare di stabilire degli obiettivi piccoli o medi e di darsi il permesso di festeggiare quando si raggiungono.
La salute emotiva è una questione molto personale, di cui prendersi cura. A volte, però, parlarsi con gentilezza e prendersi dei momenti per ascoltarsi non basta. Non avere paura a chiedere una mano a uno psicologo o a uno psicoterapeuta per affrontare momenti difficili o per costruire abitudini emotive sane e allontanare, invece, quelle nocive.