I parchi e i giardini più belli da visitare in primavera
Dal Veneto alla Sicilia, l'Italia è paradiso di piante e fiori colorati e profumatissimi
20 Marzo 2024
È arrivata la primavera. Il sole inizia a splendere e riscaldare il viso, sprigionando la voglia di stare all’aperto, di ridere e immergersi nella bellezza della natura. Approfittando dei prossimi ponti festivi e delle giornate del FAI di Primavera (Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024), potremmo assecondare questo mood con un po’ di garden tourism in giro per l’Italia. Perchè perdersi tra tulipani colorati, piante esotiche, laghetti romantici e maestosi alberi ci aiuta a ritrovare la serenità e la magia delle piccole cose. Pronti a partire alla scoperta dei parchi e i giardini più belli da visitare in primavera?
Parco Giardino Sigurtà - Valeggio sul Mincio
A poca distanza da Verona, in località Valeggio sul Mincio, si nasconde un tesoro verde di oltre 600 anni dall’impianto romantico all’inglese con alberi secolari, tappeti erbosi sconfinati, specchi d'acqua, punti di interesse e panorami mozzafiato. La creazione del Parco Sigurtà risale al 1417 quando si chiamava “brolo cinto de muro” ed era dimora delle famiglie nobili della zona. Venne poi aperto al pubblico nel 1978 e da allora ospita ogni anno tantissimi visitatori, soprattutto per le rinomate fioriture. In primavera, ad esempio, fioriscono un milione di tulipani, che rappresentano la fioritura più ricca del Sud Europa, iris, rose e begonie. In estate lo spettacolo è dato da dalie, fior di loto, ortensie; in autunno da aster, tagete e zinnie; mentre in inverno è il turno di crochi, narcisi e giacinti. Completano la meraviglia di questo luogo incantevole il celebre Viale delle Rose, un suggestivo sentiero lungo oltre 1 chilometro che accoglie 30.000 rose rifiorenti; i diciotto laghetti del parco con il giardino acquatico progettato dal paesaggista inglese Henry Cocker, i prati verdi, le passeggiate panoramiche, l’eremo, il castelletto, il labirinto, le aiuole fiorite e le piante officinali.
Giardini di Castel Trauttmansdorff - Merano
Una vera fiaba dai mille colori e profumi che si apre sulle montagne circostanti e sulla città di Merano. I Giardini di Castel Trauttmansdorff, ribattezzati i giardini di Sissi in omaggio all’imperatrice d’Austria che era solita passare l’inverno presso il neogotico Castel Trauttmansdorff. Estesi a digradare su una superficie di 12 ettari, tra terrazzamenti e ruscelli, si mescolano paesaggi esotici e mediterranei in un intreccio unico fra natura, cultura e arte. I visitatori si troveranno davanti a quattro aree tematiche, divise in più di 80 ambienti botanici dove crescono piante provenienti da tutto il mondo, dai tulipani agli ulivi, dai cactus agli alberi di mele, dalle palme alle camelie. Inoltre, ci sono stazioni multisensoriali, giardini a tema, padiglioni artistici ed esemplari del regno animale che trasporteranno chiunque in un reame fatato dove la vera magia sono la flora e la fauna.
Giardino botanico di Isola Bella - Isola Bella (Isole Borromee)
Appartenente al gruppo delle isole Borromee, l’isola Bella è un piccolo gioiello pieno di fiori che colora la superfice del Lago Maggiore. Nelle sue modeste dimensioni, misura solo 320 metri di lunghezza e 180 di lunghezza, ospita un edificio seicentesco, tuttora di proprietà della famiglia Borromeo, e lo scenografico Teatro Massimo attorno al quale si sviluppano dieci terrazze sovrapposte, ricche di obelischi, statue, fontane, elementi architettonici e di una florida vegetazione. Tra alberi di canfora e agrumi rari, le siepi di bosso, le azalee, le magnifiche collezioni di rose, rododendri e camelie, gli oleandri e le ortensie paniculate passeggiano i pavoni bianchi, come in un Eden sulla Terra. Lo scorcio da non perdere? La Terrazza delle Camelie dove si può ammirare l’elegante bellezza di più di 200 varietà di camelie.
Giardino della Villa Medicea di Castello - Firenze
Se volete chiudere gli occhi e perdervi tra i profumi di agrumi e erbe officinali, il posto giusto per voi è il Giardino della Villa Medicea di Castello, residenze di campagna della famiglia dei Medici che dal 1583 è sede dell'Accademia della Crusca. In questo paradiso sulle colline di Firenze la storia incontra la bellezza della natura, tanto che venne definito da Vasari "uno dei più ricchi giardini d'Europa". Il giardino, progettato nel 1538 per volere di Cosimo I, ospita la straordinaria Grotta degli Animali o del Diluvio, animata in origine da spettacolari giochi d’acqua; un parco all'inglese impreziosito da lecci, querce e cipressi; la storica Fontana di Ercole e Anteo di Bartolomeo Ammannati; limonaie; un’eccezionale collezione di agrumi, costituita da circa cinquecento piante; due serre; tante aiuole e una zona dedicata alle erbe officinali.
Giardino di Ninfa - Cisterna di Latina
Guardando le immagini di questo luogo sembra di entrare nella Terra di Mezzo, tra fate, elfi e ninfe. Proprio qui, in età romana, fu costruito un piccolo tempio dedicato alle Ninfe, divinità dei boschi e delle acque che diede il nome al fiume che attraversava la cittadina medievale scomparsa di Ninfa dove oggi rimane un grande giardino all'inglese risalente agli anni '20. In una superfice di oltre 8 ettari si trovano i resti di Santa Maria Maggiore, una chiesa del 900, un fiume trasparente attraversato da pittoreschi ponti e oltre 1300 piante, tra cui iris, betulle, aceri giapponesi, magnolie, meli, magnolie. Romanticissimi i ciliegi ornamentali, specialmente durante il momento della fioritura.
Parco Villa Durazzo Pallavicini - Genova
Realizzato tra il 1840 e il 1846, il Parco Durazzo Pallavicini di Pegli si sviluppa su 8 ettari di collina intorno alla storica dimora nobiliare. Qui, il visitatore si ritrova immerso tra arte, natura e spiritualità grazie all'ingegno di Michele Canzio che ha composto un itinerario esoterico-massonico, articolandolo su un percorso scenografico-teatrale in 3 atti composta da un prologo, un antefatto, tre atti di quattro scene ciascuno e un esodo finale. Percorrendolo, ci si perde in una atmosfera quasi mistica, abitata da cascate, laghi, grotte, simbologia esoterica, splendide architetture e il camelieto storico della specie japonica più grande e antico d’Italia.
Giardino della Kolymbethra - Agrigento
Il Giardino della Kolymbethra, con i suoi reperti e i suoi apogei, racconta una storia lunga 2500 anni legata all’antica città greca di Akragas. Questo gioiello archeologico e naturalistico nel cuore della Valle dei Templi di Agrigento è un’oasi lussureggiante profumata di aranci, limoni, ulivi, mandorli, mirti, ginestre, palme nane, pistacchi, melograni, fichidindia e tante altre piante spontanee della macchia mediterranea. I visitatori resteranno inebriati dagli aromi e i vivaci colori della flora, che ha i sapori e i profumi della Sicilia.
Il giardino dei Tarocchi - Capalbio
Negli anni ‘50 Niki de Saint Phalle si reca in Spagna, per la prima volta, a visitare le opere di Antoni Gaudí. Affascinata dal lavoro del catalano e in particolare dal Parc Güell di Barcellona,l’artista francese inizia a sognare di costruire il suo giardino di sculture, ispirato alla simbologia delle carte dei tarocchi. Lo realizzerà grazie all’amica Marella Caracciolo Agnelli, la grande collezionista d’arte e moglie di Gianni Agnelli, che mette a sua un terreno nella proprietà di famiglia a Garvicchio in Toscana. Qui, de Saint Phalle dà vita a una vera foresta di sculture rappresentanti le 22 carte degli Arcani. Tutte realizzate con materiali diversi e coloratissimi come vetro, acciaio eporcellana. Tra le figure si distinguono la Sacerdotessa, il Mago, il Vescovo e la Sfinge, che, con i suoi capelli blu, la corona rossa e gli interni ricorperti di specchi, era anche la casa di Nike de Saint Phalle.
Giardini La Mortella - Forio d'Ischia
Negli anni ‘50 Ischia è stato il rifugio d'amore di Sir William Walton, uno dei più importanti musicisti inglesi del ‘900 e di sua moglie, Lady Susana Walton. Qui, ai piedi del monte Zaro, la coppia affidò al paesaggista Russell Page la realizzazione di un’oasi tropicale, un Eden sulla Terra che rispecchiasse le loro anime romantiche e passionali. Il risultato? I Giardini della Mortella che incantano i visitatori con il loro spettacolo di ruscelli e laghetti, fontane, vasche e giochi d'acqua, piante acquatiche come fior di loto e ninfee tropicali, magnolie orientali, glicini, rosmarino, camelie e formazioni rocciose di origine vulcanica.
Giardini Botanici di Villa Taranto - Verbania
Immagine un paesaggio dominato dalla natura lussureggiante incastonato tra il Lago Maggiore e Alpi Pennine. Questa è la cornice da sogno dove brillano i Giardini Botanici di Villa Taranto, un’area di circa 160 000 m² con migliaia di piante e fiori provenienti da ogni parte del mondo. A volerli fu il capitano Mc Eacharn nel 1931, quando acquistò la proprietà dalla Marchesa di Sant’Elia per trasformarla in un stupendo giardino all’inglese che gli ricordasse la bellezza della natia Scozia. Il suo sogno è diventato realtà da visitare, soprattutto nel periodo primaverile, ideale per godersi i giardini terrazzati con le cascatelle, e fontane ornamentali e i giochi d’acqua, la piscina e le vasche che ospitano ninfee e fior di loto, il Giardino d’inverno e il Giardino palustre.