La teoria della candid girlfriend ha mancato il punto

Cosa vogliono gli uomini dalle donne? Difficile dirlo. Un teoria emersa negli ultimi giorni da Subway Takes - una serie TikTok in cui vengono intervistati i passeggeri dei trasporti pubblici di New York City - sostiene di averlo capito. In un episodio diventato virale il comico Kareem Rahma, host dello show, ha richiesto alla cabarettista Stef Dag la sua opinione più controversa, e la ragazza non ha avuto dubbi: "Tutti i ragazzi pensano di voler uscire con una ragazza cool, hot, artistica, con la frangetta e un brutto rapporto con il padre, ma in realtà non è affatto così. Quello che tutti i ragazzi di New York vogliono è una candid girlfriend".

L'identikit della fidanzata perfetta, o candid girlfriend

Dag descrive dettagliatamente le caratteristiche della candid girlfriend: "Si tratta di una ragazza di circa un metro e settantacinque, magra, con i capelli castano scuro lunghi fino alle spalle. Viene dal New Hampshire, forse ha studiato Storia dell'arte. Le piacciono i melograni e il suo ragazzo pensa che sia la cosa più eccentrica e adorabile del mondo". Per Def la candid girlfriend è una sorta di prototipo della pick-me-girl, vuota e insignificante, tutta da costruire da zero. E a farlo sarà il suo fidanzato, naturalmente. Proprio per questo ha successo: "È essenzialmente una tela bianca, bella ma insulsa, da cui gli uomini sono attratti perché possono fare di lei una musa ispiratrice" conclude Dag. 

Le reazioni alla teoria di Stef Dag

Il video di Subway Takes ha collezionato milioni di views e opinioni diverse. Alcuni credono che Dag abbia ragione ed elencano personaggi di fantasia e celebrità che potrebbero corrispondere alla descrizione di una candid girlfriend come ad esempio Alexa Chung, Guinevere Beck di You, Jess Keogh e Suki Waterhouse. Un secondo gruppo di persone pensa che le sue critiche siano ingiustamente dirette alle donne mentre dovrebbero invece essere rivolte agli uomini che proiettano le loro fantasie sulle loro partner. Altri ancora ritengono che Dag soffra di misoginia interiorizzata e si sia messa a sminuire le donne solo per sottolineare la sua diversità e superiorità. Il problema, però, è questo: forse c'è un fondo di verità nella teoria che sostiene che gli uomini tendono a desiderare una donna che vedono come inferiore a loro dal punto di vista intellettuale, economico e lavorativo.

La parità tra uomo e donna è lontana, anche nelle relazioni

Ciò che gli uomini dicono di desiderare e ciò che realmente desiderano è spesso molto diverso. Diverse ricerche hanno rilevato che nonostante gli uomini eterosessuali spesso affermino di volere al loro fianco donne intelligenti, interessanti e di successo, in realtà prediligono partner che percepiscono come meno intelligenti. In particolare, alcuni ricercatori che lavorano per la Columbia University hanno scoperto che gli uomini apprezzano l'intelligenza delle donne solo finché non equivale o supera la loro. Inoltre, pare che sia vero che si sentano scoraggiati e sminuiti dall’ambizione femminile e dall'avere una partner che guadagna più di loro. Insomma, il dibattito sulla candid girlfriend sottolinea come gli uomini tendano a proiettare le loro fantasie sulle donne che, di contro, si sforzano di aderirvi. 

To be a woman is to perform

Essere una donna è una continua performance. Prima ti dicono che devi essere buona e carina. Sempre sorridente, accomodante. Poi ti convincono che questo non è abbastanza. Devi fare carriera, essere forte, indipendente, una girlboss. Poi tutte e due le cose contemporaneamente, un giocoliere esperto che si destreggia tra carriera e famiglia, tra standard di bellezza tradizionali da abbattere e diet culture. Credono che le donne siano tutte come Alice nel Paese delle Meraviglie: basta mangiare un pezzetto di fungo per diventare più alta, uno di torta per essere più magra e così via. E un po' ci crediamo anche noi. Perché è così che, inconsciamente o meno, siamo state cresciute: adattabili e sempre pronte a fingere per piacere.

Un desiderio indotto da sradicare

Come si spezza questo circolo vizioso? Come ci si libera di un meccanismo talmente interiorizzato che spesso ci spinge ad agire in un certo modo in maniera del tutto inconsapevole? È complicato. La prima risposta potrebbe essere capire se le nostre azioni e i nostri desideri sono veramente nostri o sono solo il frutto di un’abitudine, di un voler aderire a cosa gli altri si aspettano da noi. Fatto questo dovremmo trovare la forza di ribellarci, di metterci al centro delle nostre vite. Perché esibirsi in ogni momento, cercare di essere sempre adatte alla situazione, recitare un ruolo che non è il nostro è davvero estenuante. E allora smettiamola, anche a costo di non piacere a qualcuno.