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Come gestire e ridurre lo stress di coppia

Dopo i love language arrivano gli stress language: siete negazionisti o aggiustatutto?

Come gestire e ridurre lo stress di coppia Dopo i love language arrivano gli stress language: siete negazionisti o aggiustatutto?

Le relazioni d’amore sono complicate. Sono un delicato numero da giocoliere in cui cerchiamo di mantenere in equilibrio emozioni altalenanti, bisogni, impegni quotidiani, stress e tutto quello che ci riserva ogni giorno la vita. Il tutto si complica se non siamo in grado di decifrare cosa ci aspettiamo e cosa desideriamo dal nostro partner e viceversa. Ogni persona esprime e riceve amore in forme e modalità differenti, ma se non comprendiamo questa lingua, fatta di parole e gesti, possono nascere fraintendimenti e tensioni nella coppia. Sarebbe utile avere a disposizione un piccolo vocabolario che ci aiuta a tradurre i segnali e i vocaboli che tutti noi usiamo per dare e chiedere amore

I cinque linguaggi dell'amore

Il consulente di coppia Gary Champman nel suo libro intitolato The Five Love Languages: The Secret to Love That Lasts ha identificato cinque linguaggi dell’amore, diversi modi per comunicare amore e affetto che ognuno di noi ne ha e mette in pratica regolarmente:

  • Words of Affirmation: esprimere il proprio amore e sentirsi amati attraverso complimenti, parole di supporto, frasi di incoraggiamento ma anche messaggi o lettere che facciano sentire speciali, infondano sicurezza e aumentino l’autostima.
  • Quality Time: chi appartiene a questa tipologia brama trascorrere il tempo con la sua dolce metà senza distrazioni. Niente cellulare e social media da scrollare. Non importa se si fa una passeggiata dopo cena o si divide un piatto di noodles. Contano solo la reale vicinanza, l’ascolto sincero e l’attenzione esclusiva.
  • Physical Touch: chi predilige questo linguaggio usa il corpo per dire "ti amo" e cerca ogni opportunità per connettersi fisicamente con la persona amata. Non solo un approccio sessuale, bastano un abbraccio, un bacio o un fugace sfioramento di mani. L’importante è mantenere sempre un contatto fisico con il partner.
  • Acts of service: l’amore si esprime anche attraverso le proprie azioni. È un linguaggio fatto di gesti di cura e di devozione, come piccoli gesti che sollevino il partner dalle incombenze quotidiane e chi rendano a chi amiamo la vita più semplice, leggera, felice. Qualche esempio? Fare la spesa, portare a spasso il cane, caricare la lavastoviglie, preparare la cena o portare la colazione a letto.
  • Gift-giving: trasmettere amore attraverso i regali. C’è la necessità di ricevere e dare amore attraverso segni visibili. Non per forza costosi: non conta il valore materiale, ma l’attenzione dietro al dono, l’aver avuto un pensiero speciale verso chi amiamo. 

@sunnyliachoi Are you an introvert or extrovert? Which edition should i do next? #lovelanguages #pov #relatable Somewhere Only We Know - sᴀʏᴜʀɪ

I cinque linguaggi dello stress 

Non esistono solo i linguaggi dell’amore, ma anche quelli dello stress. Lo stress, infatti, non impatta negativamente solo la nostra salute mentale e il nostro benessere, ma anche quello di chi abbiamo accanto perché esaurisce l'energia che altrimenti potremmo investire nella nostra relazione, ci rende più suscettibili e irritabili, inibisce la libido e spesso ci spinge a sfogare le frustrazioni sul nostro amore. Il risultato è potenzialmente nefasto e potrebbe creare un grande divario nella coppia fino a rovinarla. Così, per evitare fraintendimenti e aiutare la comunicazione all’interno di una lovestory, Chantal Donnelly, esperta di wellness e autrice di Settled: How to Find Calm in a Stress-Inducing World, ha identificato 5 linguaggi dello stress che fanno riferimento al modo in cui reagiamo e ci esprimiamo quando siamo stressati:

  • The Fixer: ossia l’aggiustatutto. Le persone con questo linguaggio dello stress sono risolutrici di problemi per natura. Hanno un approccio pro-attivo e appena si presenta un problema iniziano immediatamente a fare un brainstorming su come affrontarlo, stilano elenchi di cose da fare, cercano consigli da seguire e si assumono la responsabilità di risolvere ogni sfida o intoppo che si presenta. Il rischio è un potenziale burnout o, peggio, diventare fastidiosi o prepotenti tanto da assumere il ruolo di genitori del proprio partner. Per evitare simili conseguenze è utile ricordare che non tutti i problemi necessitano di una soluzione immediata.
  • The Denier: il linguaggio dello stress del negazionista implica minimizzare o negare apertamente l'esistenza della fonte di stress. Chi fa parte di questa categoria evita di discutere dell’argomento e agisce come se il problema non esistesse, sperando che la causa dello stress scompaia da sola. Una caratteristica dei negazionisti è sopprimere le emozioni negative, preferendo mantenere una positività tossica che può portare all’accumulazione nel tempo dei problemi irrisolti. 
  • The Numb-er: le persone con questo linguaggio affrontano lo stress intorpidendo le emozioni attraverso la distrazione, l'evitamento o l'uso di sostanze. Meglio la fuga piuttosto che affrontare il problema. Nel tentativo di silenziare i propri sentimenti o le cose negative che li stanno affliggendo, preferiscono seppellirsi nel lavoro, dedicarsi in modo maniacale all’esercizio fisico, al gioco d'azzardo, allo shopping, ai social media o al binge-watching televisivo.
  • The Exploder: secondo Donnelly, nel cervello degli exploders si innesca una risposta allo stress di tipo "combatti o fuggi" che fa loro sfogare lo stress attraverso la rabbia, le urla o altre reazioni intense. Spesso si arrabbiano nel bel mezzo di una conversazione o incolpano il proprio partner della situazione stressante. Una reazione che può essere catartica per loro, ma provocare disagio in chi li circonda.
  • The Imploder: qualcuno con questo linguaggio tende ad interiorizzare lo stress e, spesso, anche a punirsi o sminuirsi. Il reprimere le emozioni e non esprimerle esternamente può sfociare in tensione emotiva o malesseri fisici come mal di testa e problemi di stomaco.

@chantaldonnellypt

“Stress languages” may be just as eye opening for our relationships as love languages. Becoming aware of your partner’s go-to stress response is invaluable. It can bring empathy, respect, and, deeper engagement. It is not that we want to fix or judge another’s stress language. The 5 stress languages as I see them are: The Fixer: These are the doers who go into immediate action. Whether in Tend or Befriend or Fight mode, it will be difficult for a Fixer to slow down - even when it is time to sleep. The Denier: This can look like a type of extreme optimist who is blind to reality, a stoic who shuns all emotions, or toxic positivity. The Numb-er: These folks use distractions, drugs, alcohol, T.V., or sex. Numbing can also look like long hours at the office; workaholism is a common numb-er strategy. The Exploder: This can look like catastrophizing (feeling that everything is a catastrophe), reactive rage, paranoia, searching for a blame target, or a strong urge to escape from the stressful environment. The Imploder: This is a typical freeze response and can look like self-blame, paralysis, helplessness, depression, ignoring or “ghosting” people, or the inability to make eye contact or express emotions. What is your stress language? Is it a blend of 2 languages? Do you express different languages during different aspects of your life (work vs. family vs. intimacy)? #fyp #bodyinsight #stressinformed #stressinsight #stresslanguage #settled #physicaltherapist #physicaltherapy

original sound - Chantal Donnelly,PT

Attenzione a non minimizzare

TikTok si è innamorata di queste definizioni e sulla piattaforma si moltiplicano i creator che cercano di identificarle attraverso i gesti e le parole del partner. Il rischio è giocare a fare il sociologo o lo psicologo senza averne le reali competenze, incasellando e sminuendo le tante sfaccettature del comportamento e delle emozioni in pochi cliché. Così facendo, si perde quella che secondo chi ha identificato questi linguaggi dovrebbe essere la loro utilità: aiutare a raggiungere una maggiore comprensione e connessione nella nostra relazione. Conoscerli dovrebbe indicarci meglio di cosa ha bisogno in quel momento il nostro partner, favorendo una maggiore empatia, avviando una sincera comunicazione reciproca, una profonda connessione emotiva, riducendo le incomprensioni e creando un legame di coppia più forte. Senza risentimenti e recriminazioni, in un'ottica costruttiva.