Kylie Jenner: vittima o carnefice?
La risposta è complessa e stratificata
21 Giugno 2024
Delle dichiarazioni fatte da Kylie Jenner in una delle ultime puntate di Keeping up with The Kardashians stanno facendo il giro del web, alimentando un dibattito che, oltre le fazioni, è molto interessante e apre a delle riflessioni complesse su cosa vuol dire essere donne al tempo dei social network, dei micro trend, della fama pervasiva e degli standard impossibili (e che cambiano spessissimo) di bellezza e di corpo perfetto.
La foto dell'ottobre 2023 e la reazione di Kylie Jenner
"È un miracolo che io abbia ancora un po' di fiducia in me stessa, che io riesca a guardarmi allo specchio e a pensare che sono carina" ha detto l'influencer e imprenditrice, in lacrime. "Dopo la settimana della moda di Parigi (quella dell'ottobre 2023) una foto è andata virale. Era la prima volta che decidevo di non indossare troppo make-up. Quando ne indosso troppo mi dicono che è troppo, quando ne indosso poco qualcuno mi fotografa in una strana luce. Quelle linee sul viso le ho da quando avevo 13 anni" aggiunge, chiarendo un po' il contesto del suo dispiacere. Si tratta di una foto specifica che ha fatto il giro del mondo, in cui si vede la ragazza da molto vicino. Il pubblico ha preso questi scatti come dimostrazione che la chirurgia plastica in grandi quantità e in così giovane età non è una buona idea, condividendola ovunque e commentandola senza freni. "Sento cose orribili sul mio conto costantemente. Dopo 10 anni di commenti diventa veramente stancante".
Ela brilha ne?!
— Kylie Jenner Brasil (@kyliejennbrasil) January 24, 2024
Kylie Jenner no desfile da marca Jean Paul Gaultier hoje em Paris! pic.twitter.com/ncdcSolnc6
I filler di Kylie Jenner e la risposta di Kendall: le Kardashian sono deumanizzate?
"Sono quasi insensibile alle chiacchiere sul mio aspetto, a questo punto. Vorrei solo sapere perché nessuno su Internet dice qualcosa, perché tutti pensano che sia ok dire certe cose" continua. "Ho dissolto metà dei miei filler alle labbra, l'anno scorso. Odio parlarne, mi sembra di star sprecando il fiato. Non cambierà nulla" conclude. Ad ascoltarla la sorella Kendall, che contribuisce così: "È una cosa che riguarda tutta la nostra famiglia. Siamo deumanizzate, pensano non ci siano regole quando si tratta di noi".
Il dibattito online: le due posizioni principali
Quasi a dar loro ragione, le reazioni degli utenti a queste dichiarazioni sono state meno che compassionevoli. "Pensate che io debba dispiacermi per una persona che questi standard ha contribuito a rafforzarli e a imporli sulle ragazze più giovani?" tuona qualcuno. "Mi dispiace, non proverò compassione per lei, che grazie a queste idee è diventata milionaria" aggiunge qualcun altro. Qualche utente, però, prova ad allargare l'inquadratura e a contestualizzare: "Non potete davvero credere che gli standard di bellezza che da secoli pesano sulle donne e sulle ragazze li abbia inventati Kylie Jenner". Ma dunque, Kylie Jenner è una vittima o una carnefice? Non è così semplice.
Kylie Jenner e gli standard di bellezza, qual è la verità?
La risposta è la più complessa di tutte, purtroppo o per fortuna, ed è: entrambe le cose. Giocando in un sistema malato (quello del patriarcato, della bellezza photoshoppata a tutti i costi, dell'adultificazione e della sessualizzazione delle bambine, della diet culture) dalla parte del sistema, Kylie e la sua famiglia hanno effettivamente portato avanti meccanismi negativi e lo fanno ancora, modificando il loro corpo a seconda dei trend e negando di averlo fatto quasi sempre, guadagnandoci sopra attivamente. Ciò non toglie, però, che il sistema esiste, ed è pervasivo e tocca chiunque, chi più chi meno. Esiste la possibilità che anche loro, in brevi momenti di lucidità - dopotutto si parla di persone, anche se milionarie, anche se nella bolla - se ne rendano conto e che ne soffrano. Kylie Jenner è insieme ancella del patriarcato e vittima, perché nel patriarcato non esistono donne che non lo sono, anche quando provano a mettersi dalla sua parte. E se non abbiamo tempo per dispiacerci lei va bene lo stesso, ma bisogna tenerne conto.