Vale LP: "Non si vince lontano da se stessi"
Intervista alla cantante di Guagliona, che è pronta a disegnare tutto di nuovo
01 Agosto 2024
La sua carriera, partita con X Factor nel 2021, negli ultimi anni si è allargata, ingrandita, arricchita. Adesso, Vale LP (al secolo Valentina Sanseverino, classe 1999), ha le idee chiare, tanti obiettivi e tante esperienze da riversare nella sua musica, a cominciare da Guagliona, disco che ha visto la luce lo scorso maggio e che rappresenta un punto di arrivo ma anche di partenza, uno stile di vita che si sente di condividere e di raccontare.
"Il concetto di guagliona si rifà a un modo di essere e di vivere, a un atteggiamento a cui sento di appartenere e che abbraccia l'imperfezione" ci racconta, in maniera informale e chiara. Sembra di stare davanti a una birra con l'amica di sempre. "In un mondo che ci vuole perfetti la guagliona si permette di sbagliare, di imparare, di ricominciare sempre. Non è una questione anagrafica, dipende dalla voglia un po' spavalda e infantile di vivere la vita. Questo concetto è sicuramente uscito nel brano con Lil Jolie, Guagliona, che infatti sottolinea il giudizio della madre ma comunque in un modo coinvolgente e divertito". Un esempio di guagliona? Anna Pepe, con cui le piacerebbe collaborare.
Guagliona è chiaramente un termine del dialetto campano e napoletano, e il rapporto di Vale LP con Napoli è un altro grande punto di riflessione per l'artista: "È un argomento intimo e romantico. Sono nata a Napoli, sono cresciuta in provincia di Napoli e poi mi sono trasferita a Caserta, quindi l'ho sempre vista con un po' di nostalgia. Ho molto rispetto per la cultura partenopea a cui sento di appartenere, sono stata educata con i suoi valori. Il fatto che in questo disco finalmente sono riuscita a usare il napoletano mi ha resa molto orgogliosa. Però mi è servito del tempo per arrivarci, volevo fosse una cosa vera, volevo essere pronta".
Così come voleva essere pronta a una collaborazione con l'amica di sempre, Lil Jolie, che chiama affettuosamente Angy. "Frequentavamo licei un po' nemici, ci siamo sentite nel periodo della maturità, volevamo chiedere informazioni sui professori esterni. Io vedevo che lei faceva musica e pubblicava le sue cose, la ascoltavo, pensavo fosse davvero troppo figa, dunque le ho scritto e le ho chiesto se potessi andare a casa sua a registrare un pezzo. Da lì non ci siamo più viste". E poi le cose sono cambiate: "Adesso siamo sorelle, viviamo insieme e il fatto che sia l'unico feat presente nel disco sottolinea il fatto che siamo guaglione, facciamo tutto in famiglia in modo onesto, sincero. Siamo molto legate e fare con lei questa traccia che poi dà il titolo all'album era perfetto. Sono felice che ci siamo riuscite nonostante lei abbia fatto Amici e sia stata lontana, siamo riuscite a incastrarci, a far sì che questa cosa succedesse. Io l'aspettavo da tempo".
Più va avanti questa intervista, più ci rendiamo conto che la cantante di Malumore ha un'anima riflessiva e profonda, che viene fuori nonostante il look street, nonostante la parlantina sciolta. "L'ispirazione per la mia musica io la cerco e la trovo soprattutto negli altri e in me, in quello che gli altri danno a me. La mia musica oggi è molto poco ego riferita, giocano un ruolo la mia immaginazione, la mia fantasia, il mio rapporto con gli esseri umani, amici o persone che non conosco, i posti che vedo, i pensieri che non dico, i miei desideri, le cose che mi spaventano" ci spiega, e si vede che ci ha pensato, si vede che ci tiene, che è appassionata. "Insomma, la fantasia alleggerisce le cose reali e allo stesso tempo mi piace dare importanza alle cose leggere. È un gioco continuo con la vita" conclude, come se fosse la cosa più facile del mondo, esprimendo con parole semplici un concetto sorprendentemente complesso.
"A chiunque voglia intraprendere questo percorso posso solo consigliare di essere se stessi e di seguire la propria luce e le proprie idee, perché comunque non si vince lontano da se stessi. Coltivate, lavorate anche su voi stessi, andate avanti, non ascoltate nessuno. Solo voi sapete cosa vi fa bene e quali sono le scelte giuste per voi". E a proposito di tenersi vicini a se stessi, Vale ha un grande contatto con chi è, anche se cambia costantemente. Ecco perché, quando in chiusura le chiediamo cosa vede nel suo futuro, risponde: "Nel mio futuro c'è un grande foglio bianco e io sono chiamata a disegnarci su. Mi piace inventarmi sempre da capo. Il fatto che ora sia uscito il disco e che abbia comunque portato a termine anche un ciclo mio privato personale che non c'entra con la musica mi dà l'energia e la voglia, anche con le annesse paure e ansie, di ricominciare, di crescere ancora, di fare tanta bella musica, di vivere la vita, di stare lontana dalle sciocchezze e di stare con i miei amici, la gente che amo, la mia famiglia". Tra le sciocchezze anche i comportamenti di chi vorrebbe buttarla giù: "Vado a muso duro, non lascio agli altri la libertà di farmi sentire sminuita perché sono una giovane donna. Però ho percepito una volontà a farlo perché sono giovane, perché sono donna e perché sono napoletana. La gente vuole sempre sminuire, ma dobbiamo rispondere in maniera attiva a queste tipologie di provocazioni stupide".