Rizzo: "Sono ispirata da tutto quello che mi fa sentire viva"
Intervista alla cantante di 100 anni
07 Agosto 2024
"Mi chiamo Alessandra, in arte Rizzo, e mi piace leggere, scrivere e raccontarmi attraverso la mia musica, come ho fatto anche nel mio ultimo disco che si intitola Mi hai visto piangere nel club" inizia così la nostra intervista a Rizzo, che dietro un'immagine da baddie nasconde una voce gentile, un sorriso dolce e uno stile da fatina Y2K.
La sua storia d'amore con la musica ha radici profonde, come ci racconta lei stessa: "Ho iniziato ad interessarmi alla musica quando avevo solo cinque anni e ricordo che mi piaceva ascoltare le cover di bambine che cantavano Adele, Bruno Mars. Da lì ho iniziato ad imitarle e passavo tutte le mie giornate a cantare nella mia cameretta. E dopo di che ho deciso di prendere delle lezioni di canto per migliorare e per conoscermi di più". La sua avventura, però, è molto più recente e porta con sé quel bagaglio acquisito durante gli anni di esplorazione sui social, di curiosità e di lezioni di canto: "Nel 2020 ho incontrato dei produttori che mi hanno aiutata a scrivere e a produrre i brani che arrangiavo da sola al pianoforte. Ho iniziato ad andare in studio e a conoscere questo mondo".
La scrittura, per Rizzo, è un modo di metabolizzare la vita: "Quando scrivo la cosa che mi ispira maggiormente sono le mie emozioni e tutto ciò che mi fa sentire viva. Per quanto riguarda il sound, invece, mi piace spaziare tra i generi: techno, pop, urban". L'espressione di sé passa dalla musica, certo, ma non solo. Un ruolo importante hanno anche look e make-up, e anche questi rispecchiano le sue emozioni: "Decido come vestirmi e truccarmi in base a come mi sveglio la mattina. Se sono triste decido di vestirmi di colori scuri, altrimenti mi piace essere colorata. Mi piace cambiare, non mi ispiro a un personaggio in particolare. Mi piacciono gli anni 90 e i duemila. Il prodotto di cui non riesco a fare a meno è il mio lipgloss. Non potrei vivere senza".
In quattro anni di musica in studio e con un team non tutto è andato sempre bene, anche a "causa" del suo essere una giovane donna. "Mi sento una persona molto sicura di se stessa e dei suoi valori, quindi appena sento che qualcuno prova a sminuirmi e a sminuirli provo subito a rimetterlo al suo posto. Però mi è capitato purtroppo di sentirmi svalutata come artista in quanto donna e di vivere delle situazioni in cui magari delle persone si avvicinavano a me facendomi credere qualcosa e alla fine volevano approfittarsi della situazione. Quello è stato molto brutto".
Pur essendo giovane, ha già accumulato qualche esperienza. Dall'alto di queste, a una persona giovane che vorrebbe intraprendere una carriera nel mondo della musica dice: "Consiglio sicuramente di impegnarsi tanto. Di non ascoltare gli altri quando dicono che è un mondo difficile. È vero, però bisogna credere in se stessi e bisogna credere nelle proprie capacità e quindi è davvero importante essere sicuri di se stessi, impegnarsi, migliorarsi sempre e mettercela tutta".