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Il classismo fa ancora parte della storia

Gli amori che vediamo sullo schermo hanno un grande problema

Il classismo fa ancora parte della storia Gli amori che vediamo sullo schermo hanno un grande problema

Nell'appassionante mondo dei teen drama e delle storie che girano attorno una o più coppie, l'amore sembra trionfare su tutto, ma c'è una realtà meno visibile che continua a influenzare profondamente le trame e i personaggi: il classismo. Ci avevate fatto caso? Nonostante i progressi sociali e culturali degli ultimi decenni, molte delle narrazioni romantiche che apprezziamo sono ancora intrise di dinamiche di classe che rispecchiano e rafforzano le disuguaglianze presenti nella nostra società. Le storie d'amore che vediamo sullo schermo spesso si svolgono sullo sfondo di differenze economiche e sociali che non solo influiscono sui destini dei protagonisti, ma anche sulle percezioni del pubblico riguardo cosa significhi davvero "trovare l'amore". In che modo esattamente il classismo si manifesta in queste produzioni e perché continua ad avere un ruolo così centrale?

Da Jane Austen alle app di incontri

La differenza di classe viene presentata come un grosso scoglio che gli amanti devono superare in tanti romanzi del XIX secolo, come ad esempio Orgoglio e pregiudizio. Il romanzo si distingue da sempre per la rappresentazione delle classi sociali e delle gerarchie in atto nella società a lui contemporanea. Le persone della classe alta raramente si preoccupavano degli eventi che accadevano al di fuori della loro cerchia sociale e rimanevano relativamente isolate, concentrandosi invece sui loro ruoli e impegni. Ragionevolmente potrebbe sembrare anacronistico parlarne collegandola alle relazioni nel 2024. Ma è davvero così? L'evidenza suggerisce di no. Una ricerca pubblicata nel 2017 da un team di ricercatori australiani mostra come la maggior parte delle persone tende a scegliere partner che sono simili a loro, un modello chiamato "accoppiamento assortativo" che sta avendo un impatto significativo sull'evoluzione del genoma umano. Insomma, le persone tendono a scegliere e a sposare persone molto simili a sé stesse – un simile livello di istruzione, avvenenza fisica, altezza, peso, ecc. Se una persona ricca sposa un'altra persona ricca, dunque, non è un caso, anzi. Si capisce anche dalla nascita di nuove app di dating basate esattamente su questo. C'è Toffee, ad esempio, a pagamento e pensata per gli ex alunni di scuole provate, e Inner Circle, per giovani professionisti orientati alla carriera il quale claim è "we're the only app that curates the crowd so you meet like-minded singles".

Il classismo in televisione: Normal People

Alcune delle serie TV che abbiamo seguito spassionatamente dalla nostra adolescenza fino a oggi hanno avuto come forza motrice quella della distinzione di classe e noi lo abbiamo trovato romantico: la storia d'amore dove la persona più benestante si infatua di quella più modesta è vista in milioni di salse, eppure non ha stancato i registi e produttori. Prendiamo Marianne e Connell in Normal People. La disparità tra loro viene affrontata esplicitamente solo una volta all'interno di tutta la serie. Quando Marianne trova la sua dimensione riuscendo a barcamenarsi perfettamente all’interno di un ambiente colto dove si intrattengono dialoghi sulla filosofia e la letteratura, Connell, che al liceo era uno dei ragazzi più popolari, è in difficoltà poiché entra in gioco il fattore dell'istruzione e delle possibilitò familiari oltre a quello del carisma e del bell'aspetto. 

Le serie tv degli anni 2000: Gossip Girl

Lo stesso vale per una delle serie TV capostipiti degli anni 2000, Gossip Girl, dove il classismo è ancora più intriso nella trama, tant'è che probabilmente senza di esso alcune delle sue storie d'amore non sarebbe mai proseguite. Essendo uno show televisivo, c'è ovviamente un certo grado di esagerazione per il bene dell'intrattenimento, ma la verità è che in Gossip Girl una parte fondamentale della trama e dello sviluppo delle vicende e dei personaggi gira attorno al fatto che essere outsider, poveri, esterni è una condanna. E non ci piove. Basti pensare a Dan e Serena. Entrambi soffrono la solitudine, hanno bisogno di conferme e cercano il vero amore, ma partono dalle due estremità opposte dello spettro sociale. Mentre la posizione di Serena nell'Upper East Side rimane invariata, Dan deve scalare. Quando alla fine raggiunge il punto desiderato, non deve più guardare in alto a Serena – emblematico il flashback dove Serena è in cima alle scale alla festa di Blair, il primo anno di liceo - ma si trova direttamente all'altezza degli occhi del suo vero amore.

Il classismo in Élite

La serie Netflix Èlite, segue tre studenti della classe operaia – Samuel, Nadia e Christian – che sono stati appena ammessi grazie a una borsa di studio in un'immaginaria e prestigiosa scuola superiore chiamata Las Encinas. Una volta arrivati lì avranno una bella sorpresa. Oltre a scontrarsi con gli studenti benestanti, il trio scopre anche alcuni segreti nascosti e pericolosi sulla scuola stessa, e deve affrontare il classismo, l'islamofobia, l'omofobia e le rigide costrizioni della religione. Tutti questi problemi sociali sono punti centrali della trama della serie e servono a mandarla avanti, ma non vengono affrontati in maniera approfondita. Anche i personaggi che hanno tutto sono complessi e lottano con la perdita, il dolore, la salute mentale e la moralità. La differenza tra old money e new money - già trend TikTok riguardante l'abbigliamento - emerge anche qui: Rebeka è ad esempio una studentessa di pari ricchezza ai suoi coetanei, ma è una ricchezza derivante dal traffico di droga gestito da sua madre, cosa che non la porterà all’altezza dei compagni di scuola. 

Come continuerà il mondo dei teen drama senza storie di classismo?

Alla luce di questi esempi è chiaro che il classismo nelle serie TV romantiche presenta sia punti di forza che di debolezza. Da un lato, queste dinamiche possono creare tensioni narrative avvincenti e personaggi complessi, offrendo uno specchio delle realtà sociali che ancora influenzano la nostra vita quotidiana. Dall'altro lato, perpetuare questi cliché rischia di consolidare stereotipi dannosi e di limitare le storie d'amore a schemi prevedibili e poco inclusivi che sono già troppo presenti nella vita reale.