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L'obbligatorio Instagram dump post rottura

Tra pulsioni naturali, Jennifer Lopez e lo sguardo che tutto giudica dei social network

L'obbligatorio Instagram dump post rottura Tra pulsioni naturali, Jennifer Lopez e lo sguardo che tutto giudica dei social network

Io ho un problema con i social network. Nel senso che ero dipendente dai social network prima ancora che si capisse che la dipendenza dai social network è un problema vero, da trattare con la terapia psicologica e forse anche un detox, che ha un effetto negativo su di noi e sulla nostra capacità di ragionare. Da sempre, uso i social (prima Facebook, poi Twitter, brevemente TikTok) per raccontare quello che sento e che provo, per condividere canzoni e romanzi o citazioni che mi piacciono, per far sapere al mondo il mio stato d'animo, per lamentarmi delle persone della mia vita. E qui casca l'asino. Questa abitudine spiacevole mi ha creato non poche discussioni, negli anni. Come gestire il mio bisogno di fare oversharing? Come metterlo in rapporto con le mie relazioni amorose?

I social network e l'amore: dire tutto o non dire niente?

Le strade sembrano essere due. C'è chi decide di tenere la propria vita amorosa del tutto al di fuori della propria attività social, anche quando quest'ultima è frenetica, e c'è chi invece scrive e mostra tutto, il bello e il brutto, gli alti e i bassi, i viaggi e i litigi, con dediche e racconti. Nel mezzo il famoso soft launch, fatto di braccia e spalle, di mani, senza mai svelare l'identità del partner. Per qualche ragione, i contenuti di coppia sono sempre molto discussi. C'è chi si lamenta della loro abbondanza, chi li analizza fotogramma per fotogramma, chi pretende da content creator e persone famose (ma anche da amici e conoscenti) un vero e proprio reveal, chi invece vede dietro questa ossessione di ostentare la felicità della propria relazione una certa insicurezza, un bisogno di dimostrare qualcosa, in un mondo fatto per due come le confezioni dello yogurt, come canta Coez.

E alla fine della storia cosa si fa? Un Instagram dump, dice Jennifer Lopez (e il mondo)

Se i contenuti di coppia sono polarizzanti, ancora di più lo sono quelli alla fine della relazione. Vogliamo sapere tutto sulla fine della nostra storia d'amore parasociale preferita. Le motivazioni, le reazioni, quanto tempo passerà prima del prossimo flirt. Ma questo è il punto di vista dello spettatore. Quello della persona personalmente coinvolta, invece, cosa dice? Di fare un Instagram dump, pare. L'Instagram dump post rottura, in realtà, ha due anime. C'è quello bevereccio e danzereccio, tra concerti e discoteche, con i cocktail in mano e le luci colorate che urla al mondo "sono single e pronto a godermi la vita, non sono mai stato così libero e felice e anche un po' scatenato" e quello invece tutto improntato al wellness, al benessere psicofisico, al prendersi cura di sé. È di questa seconda tipologia che si è fatta rappresentante Jennifer Lopez, che mentre il mondo intero commentava la notizia della sua separazione da Ben Affleck si mostrava allo specchio in un costume da bagno intera, bellissima e in forma. Il messaggio è chiaro, anche se alcuni definiscono il tutto un po' cringe.

Non siamo influencer, per fortuna

L'Instagram dump impazza. Non solo per il break up, ma anche in assoluto. Ci sono quelli che raccontano le nostre vacanze o i nostri viaggi, quelli fatti di impressioni e scatti raccolti in giro per il mondo e collegati da un filo sottile, esplicitato o solo nella mente di chi posta. Impossibile escludere da questo tipo di curatela lo sguardo del follower, lo sguardo del mondo. Postiamo per mostrare e mostrarci, e questo vale anche per il post break up. Postiamo per dimostrarci forti, pronti a crescere, sereni o alla ricerca di serenità. La cosa più importante, in realtà, è tenere a mente una grande verità. Non siamo influencer, anche se il confine è sempre più sfumato, e non dobbiamo dimostrare nulla al nostro ex, ai suoi amici, alla sua famiglia, alla sua nuova fiamma. Non siamo personaggi ma persone, e il nostro postaggio dovrebbe scaturire dal piacere di condividere, non dall'insicurezza.