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A Roma, quando piove, piove forte e con convinzione. Anche se tecnicamente è ancora estate, anche se noi abbiamo molto da fare, anche quando i treni vengono cancellati. Ecco che, in un giorno che sembra partire malissimo, tutto si risolve per il meglio. Perché il team è forte, la location contemporanea, colorata ed eclettica e la nostra chiacchierata con Noemi è piena zeppa di spunti e scoperte.

L’estate è finita, e il temporale che impazza fuori dalle ampie finestre ce lo segnala a gran voce e non dà adito a dubbi. Impossibile non chiedere a Noemi un bilancio della sua estate, che è stata trascorsa sui palchi. “La mia estate è stata molto musicale, bellissima. Devo dire la verità: per me la parte dei live è quella più divertente. È stata un’estate piena di sole, di musica, di caldo, di persone. Sono sempre molto curiosa di incontrare le persone che mi vengono ad ascoltare. È stato un bel bagno di folla, sono molto contenta”.

Sui piani futuri non fa nessuno spoiler, ma ama parlare del suo ultimo singolo, che si intitola Non ho bisogno di te e che apre a una serie di riflessioni: “Di cosa ho bisogno oggi? Di ispirazione, sempre. Mi piace vivere in una dimensione creativa, mi piace trovare spunti ovunque. Per fare musica, per riflettere, per avere contatto con il mondo che mi circonda. Infatti mi piace moltissimo viaggiare: ho bisogno di incontrare persone che vivono la vita con grande ispirazione e passione. Dall’altra parte, ho lasciato andare molte cose negli anni. Ho smesso di guardarmi attraverso gli occhi degli altri”. In questa frase c’è molto di Noemi, della sua musica, della sua vita, del suo modo di crescere e di muoversi nel mondo. Lo abbiamo capito anche noi, che l’abbiamo appena incontrata.
hero hero “Di cosa ho bisogno oggi? Di ispirazione, sempre. Mi piace vivere in una dimensione creativa, mi piace trovare spunti ovunque.”
“Credo sia fondamentale guardarsi con i propri occhi, essere obbiettivi, guardarsi allo specchio e accettare quelli che sono i nostri limiti, non aver paura delle nostre capacità e delle nostre qualità, non aver paura di fare tesoro di tutto quello che ci può portare in una dimensione più alta. Sia nella vita che nella carriera. Non voglio più avere paura di essere me. È una cosa che si impara tutti i giorni e non si deve mai fermare”. Come tutti i giorni si nasce, si muore, si rinasce. E cosa è la carriera di Noemi se non una meravigliosa storia di rinascite? “Tante volte nella vita diventiamo tante persone completamente diverse, magari anche nel giro di qualche settimana. È fondamentale per non annoiarsi mai, per trovare nuovi stimoli. Non bisogna avere mai paura di cambiare, cambiare è una wake-up call pazzesca, quando succede lo capiamo, è istintivo, è legato al nostro lato animale, alla sopravvivenza, anche quella artistica”. Cambiare per sopravvivere sembra essere il motto di Noemi, come cantante e come donna, e forse è anche forse è anche questo che la rende così amata e che garantisce longevità e freschezze a una carriera interessante ed eclettica. “Bisogna trovare sempre una nuova chiave per raccontarsi, aggiungere sempre nuove note, nuovi colori, nuovi sound. È fondamentale essere contemporanei, la musica ha anche la forza di raccontare il periodo che viviamo, è uno specchio della società. Che sia piena di spunti, che sia vuota, forse anche questo ci dice qualcosa. È naturale rinascere dalle proprio ceneri, non bisogna averne paura. Magari per un attimo perdiamo l’equilibrio, è lì il vero brivido, ma poi appoggiamo il piede per terra, facciamo un passo nuovo. È la cosa più divertente, nel bene e nel male”.


È chiaro che la musica, per Noemi, è fondamentale. Per imparare, per vivere, per esprimersi. Non c’è però solo la musica, ma anche il look: “L’abito non fa il monaco, si dice. Secondo me non è così vero” attacca, e ride. Questa conversazione è appena iniziata eppure ci ha già dato tanto e sospettiamo che riservi ancora qualche sorpresa. “L’abito è un’occasione in più per raccontare se stessi e il proprio progetto ma anche a volte per mettersi alla prova. Quando indossi un vestito che non indosseresti mai o ti fai un trucco o dei capelli diversi dal solito hai l’opportunità di diventare un’altra persona. È molto bello. È un bel viaggio, un modo di esplorare se stessi e poi di regalarsi agli altri in maniera nuova. Quando ero più piccola non lo facevo, non giocavo con la moda. Forse ero più insicura, in ogni caso ero molto focalizzata sulla mia voce. Adesso è bello, ho aperto gli argini di una nuova comunicazione. Non sono l’unica, nella musica. Penso a Grace Jones, che è stata una grandissima modella e poi ha fatto dei dischi molto belli. Le sue copertine sono pazzesche. Penso a David Bowie, a quanto la musica e la moda si sono ispirate a vicenda. È un colore in più da utilizzare, per me. Sono contenta di collaborare con degli stylist che vivono la moda come una forma d’arte, che fanno riferimenti alla pittura, alla scultura, all’architettura. I livelli di lettura aumentano, e io mi sento arricchita. Ho aggiunto un altro tassello”.

I riferimenti si sprecano, e Noemi ne ha tantissimi. Quando le chiediamo con chi collaborerebbe in un mondo ideale in cui tutto è possibile ha una lista pronta in canna, lunghissima ed eclettica: “Adele mi piace molto, sono andata anche a Monaco a vederla. The Weeknd mi piace, Teddy Swims, che ha scritto Lost Control. Sono una grande fan del soul, si sente dalla mia voce no? Lui ha scritto questo disco bellissimo dove il soul si mischia anche con il rap. C’è un fraseggio molto moderno, mi piacciono la sua grinta e la sua naturalezza. Sono una super fan di Lady Gaga”.

La nostra ultima battuta, come sempre, è su cosa consiglierebbe a una persona giovane che vuole intraprendere una carriera nel mondo della musica. Noemi, che è partita da X-Factor per approdare al Festival di Sanremo e sulla cime delle classifiche, ha tanto da dire. Perché lo ha vissuto sulla sua pelle, certo, ma anche perché si dimostra una persona intelligente e in controllo, che ci tiene alle parole e che le pesa con cura, che osserva non solo se stessa ma anche il suo campo, il modo in cui cambia ed è cambiato intorno a lei. “La cosa fondamentale è suonare tanto dal vivo, scrivere, non avere paura di raccontarsi e di essere se stesso. Ultimamente si seguono molto le mode, e può essere anche una cosa positiva fare parte di un certo flow, però non bisogna mai rinunciare alla propria personalità, bisogna riuscire a raccontarsi, a trovare la propria chiave. Fallo sempre a modo tuo, perché è quello che vince, perché va oltre le mode del momento. Se hai un tuo modo di vivere la musica non puoi sbagliare”.
hero hero “Bisogna trovare sempre una nuova chiave per raccontarsi, aggiungere sempre nuove note, nuovi colori, nuovi sound.”

1st Look:
Dress SILVIA TCHERASSI, jewels PIANEGONDA.

2nd Look:
Jacket MARNI, shoes LE SILLA, earrings PIANEGONDA.

3rd Look:
Dress MISSONI, earrings DIORAMA, necklace, bracelet and ring PIANEGONDA.

4th Look:
Full look GIVENCHY, bracelet DIORAMA, necklace and ring PIANEGONDA.

5th Look:
T-shirt Roma 6 Unica by nss edicola, skirt ARRABAL, shoes ROBERTO CAVALLI, bracelet DSQUARED2.

Credits:

Photographer Claudia Ferr
Stylist Ramona Tabita 
Make Up Clara Spadoni 
Stylist Assistants Sara AgliocchiFernando Echeverria
Interview Priscilla Lucifora