Quali sono questi privilegi? “Non hai un capo, hai pieno controllo su quello che fai, sul rapporto che crei con il tuo pubblico, sulla tua comunicazione” risponde. “È empowering secondo me, per una ragazza. Io l’ho trovato empowering anche perché ho un pubblico femminile, quindi parlo quasi esclusivamente con le donne. Ci sono posizioni lavorative molto più complesse per una donna. Scherzi? In questo caso il potere ce lo hai tu, anche con i tuoi clienti. Non si parla mai del rapporto con i clienti, con le aziende. In questo rapporto sei tu che non devi rispondere a nessuno, solo alla tua creatività e al tuo pubblico. Mica male”. A proposito di creatività, è in questa direzione che Giulia vuole crescere, questo l’aspetto su cui vuole continuare a lavorare in futuro: “Vorrei sviluppare dei progetti creativi per le aziende, anche dietro le quinte. Slegati dalle collaborazioni”.
Quali sono questi privilegi? “Non hai un capo, hai pieno controllo su quello che fai, sul rapporto che crei con il tuo pubblico, sulla tua comunicazione” risponde. “È empowering secondo me, per una ragazza. Io l’ho trovato empowering anche perché ho un pubblico femminile, quindi parlo quasi esclusivamente con le donne. Ci sono posizioni lavorative molto più complesse per una donna. Scherzi? In questo caso il potere ce lo hai tu, anche con i tuoi clienti. Non si parla mai del rapporto con i clienti, con le aziende. In questo rapporto sei tu che non devi rispondere a nessuno, solo alla tua creatività e al tuo pubblico. Mica male”. A proposito di creatività, è in questa direzione che Giulia vuole crescere, questo l’aspetto su cui vuole continuare a lavorare in futuro: “Vorrei sviluppare dei progetti creativi per le aziende, anche dietro le quinte. Slegati dalle collaborazioni”.
Parliamo di libri. Quando si tratta di fare dichiarazioni categoriche - noi le chiediamo qual è il libro che secondo lei dovrebbero leggere proprio tutti - come qualsiasi lettrice appassionata, romantica nel senso storico del termine, si rifiuta di dare una risposta categorica: “Impossibile dirlo, perché leggere è come fare un viaggio. Dipende. Ci sono persone che vanno in città e si perdono, si innamorano. Altre che hanno bisogno di stare in mezzo alla natura. I libri sono dei viaggi, non si può parlare di un libro per tutti. Sicuramente bisogna puntare alla qualità, questo sì. Io ad esempio sono attratta dai libri che parlano di malessere, di un nemico interiore, forse perché sono il mio peggior nemico, quindi mi ci ritrovo. Per altri magari sono i libri che parlano di spensieratezza. Beati loro”.
Sul finale, un consiglio per chi vuole intraprendere la strada della creazione di contenuti. “La community è importantissima ma a volte condiziona troppo, tende a mettersi davanti a quello che piace, alla propria creatività. La risposta è immediata. Magari provi qualcosa, non va tanto bene e la cambi. Invece bisogna dare una possibilità alla propria creatività, poi magari la community si abitua”.
1st Look:
Dress DESIGUAL, jewels SERELÙZ, shoes LES PETITS JOUEURS.
2nd Look:
Full look OSÉREE, jewels PIANEGONDA, shoes RENE CAOVILLA.
3rd Look:
Full look MISSONI, jewels PIANEGONDA.
4th Look:
Full look ZIMMERMANN, shoes GIUSEPPE ZANOTTI.
5th Look:
Dress PUCCI, jewels PIANEGONDA.