Nicol: "Bisogna dare tempo alle cose di allinearsi"
Intervista alla cantante, tra Adorazione su Netflix e Sanremo Giovani
21 Novembre 2024
Sofia Atzori
"Sensibile, molto introversa e paranoica" queste sono le parole che Nicol usa per descriversi quando la accogliamo, una mattina assolata ma fredda, nei nostri spazi. La cantante, che ha esordito nella recitazione in Adorazione, attesissima serie targata Netflix tratta dall'omonimo romanzo di Alice Urciuolo, ha davanti a sé l'esperienza di Sanremo Giovani e un futuro brillante quasi quanto la luce che entra dalle finestre.
Una cosa alla volta, però. Partiamo da Sanremo Giovani, di cui sapremo vedremo la conclusione a dicembre, dopo 4 puntate in cui i giovani artisti si sfideranno. Solo 4 di loro saliranno sul palco dell'Ariston a febbraio. Nicol, però, alla vigilia della sua partecipazione si sente pronta e propositiva: "Mi aspetto di divertirmi. Di cantare bene. Sto cercando di dare sfogo alla mia parte più paranoica ora, nella preparazione. Mi registro ogni giorno, faccio la prova in camera con l'asta e il microfono e mi annoto le cose che non mi piacciono sulle note, faccio in modo di non ripeterle" ci confida. "Sto dando sfogo alla mia parte paranoica per potermi godere il momento lì".
Nicol: gli inizi nella musica e l'esperienza di Adorazione
"Essere un'artista giovane ed emergente in Italia, oggi, è difficile" aggiunge. "Una cosa che ho capito recentemente è che bisogna avere pazienza, bisogna dare tempo alle cose di allinearsi. Vi racconto un aneddoto che lo spiega bene" prosegue, e ci racconta un po' del dietro le quinte del suo lavoro: "Un giorno Fabri Fibra va in studio da Canova e gli chiede di fargli sentire le cose a cui sta lavorando. Canova gli fa sentire una mia demo che stava producendo. Fibra se la fa mandare e ci lascia una strofa. Io ero in Puglia a fare la cameriera e Canova mi dice che ha una sorpresa e mi manda il brano. Io l'avrei fatta uscire 2 secondi dopo, invece ho aspettato. Nel frattempo, Fibra diventa direttore musicale di una serie tv Netflix e propone il nostro brano. Il regista lo sente, si incuriosisce e mi chiede un appuntamento. Così, divento anche attrice della serie tv. Sono passati 3 anni".
La serie è naturalmente Adorazione, che oltre a travolgerla con tante belle novità ha anche aperto una strada per lei inaspettata, quella della recitazione. Ce la racconta così: "È stata un'esperienza bellissima, indimenticabile. In primis per le persone con cui ho lavorato. Stefano Mordini, il regista, è un essere umano con una sensibilità fuori dal comune. Ho ancora un rapporto con la troupe e gli addetti ai lavori, che ci hanno trattato con amore incondizionato. Gli attori con cui ho lavorato sono diventati amici. Poi eravamo in questo posto bellissimo, abbiamo girato a Sabaudia, fuori stagione. Avevamo il mare libero, senza nessuno e con l'acqua cristallina. Si vede il profilo della maga Circe nel promontorio del Circeo dalla spiaggia" e non solo: "La recitazione per me è stata una sorpresa. Non pensavo ci fosse qualcosa che mi muovesse come la musica. È stato amore a prima vista per una persona che non crede nell'amore a prima vista. Molto bello". Sul futuro in questo campo nessuno spoiler, ma tanta voglia di fare: "Spero ci sarà altro, perché mi sono divertita tantissimo. Sono una persona molto timida e introversa, e recitare mi ha dato l'occasione di entrare in un ruolo e di fare cose che non avrei mai fatto nella vita reale. Mi affascina poter essere sempre una persona diversa. Ho fatto un po' di provini, incrociamo le dita".
Tra lei e la serie targata Netflix una sintonia immediata, anche dal punto di vista dei temi, che sono simili a quelli delle sue canzoni. "I temi di cui tratto - come quelli di Adorazione - sono all'ordine del giorno", ci spiega, e quando parla di quello che l'appassiona la timidezza sparisce e lascia lo spazio all'eloquenza. "Quando ho fatto ascoltare il brano Viscere - che sarà dentro la serie in featuring con Fabri Fibra - ai ragazzi nel cast con me, a Sabaudia, alcuni di loro hanno pianto, tutti si sono emozionati perché hanno visto la storia del loro personaggio dentro al brano. Io parlo anche della mia esperienza, ad esempio in Come Mare, che porto a Sanremo Giovani, tratto di salute mentale, che è una cosa che ho vissuto e che vivo ancora oggi e soprattutto che vedo vivere a molte persone vicine a me, quindi penso che sia molto importante parlarne". L'ispirazione, dunque, viene dalla vita vera, ma si può trovare anche "in canzoni, foto, esibizioni. Opere singole. Un'altra fonte di ispirazione è stato Fabri Fibra, che mi ha consigliato di rimanere a vivere a Milano. Io ero fierissima, gli ho raccontato che stavo per trasferirmi in Piemonte, in una casa con giardino. Lui mi ha convinta a rimanere, è merito suo se vivo ancora in questa città" conclude, fiera e soddisfatta.
Chiudiamo in bellezza con una serie di domande secche. Prodotti di cui non può fare a meno? Quelli per capelli, che bagna costantemente "rischiando emicranie cervicali". Collaborazione dei sogni? Mogol e Olly, tra presente e passato. Cosa consiglierebbe a una persona che vuole intraprendere il suo stesso percorso? "Di essere se stesso e di avere tanta pazienza. Di innamorarsi delle proprie canzoni in primis, non abbandonarle. Alcune hanno bisogno di tempo".
1st Look:
Shirt SEFR, trousers DEPARTMENT FIVE, shoes 21.23.
2nd Look:
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3rd Look:
Sweater OUR LEGACY, trousers PT_TORINO, shoes GIULIA TADDEUCCI.