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Non sappiamo più comportarci al cinema

È normale filmare lo schermo?

Non sappiamo più comportarci al cinema È normale filmare lo schermo?

C'è un'emergenza, un'emergenza di buone maniere. E non lo intendiamo come lo intendeva Monsignor Giovanni della Casa nel 1550, con il suo trattato intitolato Galateo overo de' costumi e ormai superato, o come lo intende la ben più moderna - ma non meno rigorosa - Csaba Dalla Zorza, pronta a misurare tovaglioli e contare posate. Lo intendiamo in maniera infinitamente più semplice e pratica, con un'applicazione sulla vita di tutti i giorni. Prima furono i concerti. Le ragazze più giovani si lamentavano delle urla e delle danze, non capendo forse che - nei limiti del rispetto - urlare e ballare è esattamente quello che si deve fare in quel contesto. Adesso tocca al cinema, ma in maniera opposta.

La polemica su Twitter e le foto allo schermo in occasione di Wicked

Il dibattito tra chi pensa che la sala sia un posto sacro - in cui non si mangia e non si beve, in cui a malapena si respira - e tra chi invece tratta il cinema come il salotto di casa va avanti da sempre. Adesso, però, è arrivato anche sui social, e si è presto trasformato in una gara generazionale. La Gen Z sembra convinta che tutto sia concesso, compreso il tirare fuori il telefono e riprendere intere scene per poi postarle sui social, tanto che vengono aperti lunghissimi thread sulle "foto più belle scattate guardando Wicked" e simili. I più vecchi inneggiano alla mancanza di rispetto, parlano di schermi che distraggono, di dipendenza dagli smartphone che rende impossibile staccarsene anche solo per due ore, negando completamente la bellezza dell'esperienza cinematografica, che richiede immersione e partecipazione prima di tutto. Chi ha ragione? Lasciando da parte il fattore età, che non mai è così netto come sembra, noi non abbiamo dubbi.

Come comportarsi al cinema

Se possiamo dire senza timore di essere smentite che non è mai giustificato tirare fuori il telefono per fotografare o filmare lo schermo (e perché dovremmo? Possiamo aspettare che il film che vogliamo assolutamente rivedere e ricordare venga rilasciato su qualche piattaforma di streaming, e spesso le immagini delle scene clou cominciano a circolare anche prima), per il resto, come ad esempio per i popcorn o in generale per gli snack, le cose dipendono da che tipo di prodotto si è andati a vedere. Se si tratta infatti di una proiezione speciale o d'essai, con il regista o parte del cast presente in sala, magari è meglio evitare anche quelli. Se, invece, l'occasione è più informale, allora sono concessi i popcorn, sempre assicurandosi di non dare fastidio a nessuno, di smettere immediatamente se qualcuno ce lo chiede gentilmente e di buttare tutto uscendo dal cinema. Facile, no?

Un problema di alienazione e dipendenza

Una volta chiarite queste questioni, è ora di allargare lo sguardo. Perché ci risulta così assurdo non toccare il telefono per un tempo che va dai 90 minuti alle 2 ore e mezza? Perché ci sembra la cosa più naturale del mondo tirare fuori un piccolo schermo luminoso in una stanza buia e fare foto a tutto quello che ci colpisce? Il popcorn brain (ironicamente, il nome è a tema) ci fa perdere la concentrazione, ci impedisce di applicarci. È un problema: non solo al cinema, ma anche nel resto delle nostre attività e anche nella formulazione di riflessioni e pensieri complessi. La soluzione? Guardare un film intero senza distrarsi neanche una volta potrebbe essere un buon inizio.