TikTok vieta l’uso di filtri facciali
Per proteggere la salute mentale dei più giovani
11 Dicembre 2024
La piattaforma cinese TikTok, proprietà della società ByteDance, ha recentemente annunciato delle restrizioni globali sull’uso dei filtri facciali a causa della crescente e motivata preoccupazione per l’aumento dell’ansia e il calo dell’autostima nei più giovani. A partire dalle prossime settimane, a tutte le utenti e gli utenti minorenni verrà impedito di utilizzare filtri che siano legati ad una bellezza distorta e digitale: non potranno più usare filtri che ingrandiscono gli occhi, aumentano il volume delle labbra o levigano il tono della pelle. TikTok ha annunciato tali restrizioni di portata globale durante un forum sulla sicurezza nella sua sede europea, a Dublino.
I nuovi iperrealistici filtri facciali
Lo scorso anno il filtro Bold Glamour aveva destato interesse e scalpore per via del suo effetto estremamente reale. A differenza dei ‘vecchi’ filtri, generati tramite realtà aumentata (AR) che glitchavano quando si compivano movimenti bruschi, Bold Glamour aderiva perfettamente al volto, trasformando indistintamente tutti i visi su cui veniva posato: alcuni giornalisti hanno ipotizzato che tale filtro fosse il frutto dell’utilizzo di intelligenza artificiale generativa. Le restrizioni verranno applicate a filtri come questo, che alterano i tratti somatici in modi che sarebbero impensabili (a meno che non si voglia ricorrere ad un uso massiccio di chirurgia estetica).
@danielllestrada A quick humble #faceappfilter #filter #reality #realitycheck #real 444 - jah
Senza filtri. Autenticità, appartenenza e connessione
Poiché perlopiù utilizzati da giovani donne, i filtri facciali sono spesso stati additati come un creativo modo per modificare, abbellire e distorcere la propria immagine: qualcosa a cui le donne, si sottintende, sono abituate. In uno studio del 2020 condotto su bambine la cui età variava dai 10 agli 11 anni, la studiosa Claire Pescott aveva evidenziato come l’analisi di tali tecnologie fosse sottovalutata: una bambina intervistata, ad esempio, ammetteva di essere infelice del proprio aspetto, dichiarando: “Vorrei indossare un filtro proprio ora”. Quattro anni più tardi, la decisione di tali restrizioni è stata presa in seguito ad un rapporto commissionato da TikTok e redatto dall’organizzazione no-profit Internet Matters per valutare l’impatto dei filtri facciali sull’autostima dei giovani, intitolato Unfiltered: Authencity, belonging & connection. La ricerca includeva testimonianze di giovani utenti il cui concetto di sé è stato fortemente influenzato dai filtri facciali. Un’utente svedese di 17 anni ha dichiarato di aver provato un filtro che rendeva le sue labbra più voluminose: “Non avevo mai avuto problemi con le mie labbra prima, ma ora non riesco a guardarle senza pensare che siano troppo piccole e che dovrebbero assomigliare a quel filtro”.
@elizabethkayeturner FILTER VS REALITY! Did you know that 80% of women filter/edit their photos? I used to all the time in the past, because they are so addictive and you just don't feel pretty without one after using them constantly. So I can understand fully how hard it can be to stop!
Il report mette in evidenza come l'uso dei filtri facciali, progettati originariamente per suscitare comicità, possano avere un reale impatto negativo sul concetto di sé e sull'autostima. La decisione di implementare misure più rigorose per limitare l'accesso dei minorenni a determinati filtri rappresenta un passo importante verso la tutela della salute mentale. Tra queste misure vi sono non solo le restrizioni sull’uso dei filtri per i minorenni, bensì anche maggiori informazioni sui filtri stessi. Secondo le nuove linee guida, la piattaforma fornirà maggiori informazioni su come un filtro potrebbe alterare l’aspetto di un utente quando viene applicato.
Cosa stanno facendo le altre piattaforme?
In un’ottica più ampia, altre aziende come Meta, proprietaria di Facebook, Instagram e Whatsapp, ha annunciato la rimozione dei filtri facciali creati da terzi a partire da gennaio 2025. Nel 2017 l’azienda aveva reso disponibile la piattaforma Spark AR, la quale permetteva la creazione di filtri facciali da parte di creator, designer e utenti. Nonostante ciò, continueranno ad essere promossi all’interno delle piattaforme i filtri di proprietà dell’azienda stessa.