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I provvedimenti di Trump sulla comunità trans non proteggono le donne

Trump vuole cancellare le persone transgender e non-binary, ma anche diversità, uguaglianza e inclusione

I provvedimenti di Trump sulla comunità trans non proteggono le donne Trump vuole cancellare le persone transgender e non-binary, ma anche diversità, uguaglianza e inclusione

Donald Trump vuole cambiare gli Stati Uniti a colpi di ordini esecutivi. Nelle prime ore successive al suo insediamento, infatti, ha firmato un numero record di provvedimenti, esercitando il potere esecutivo senza passare dal Congresso. Sono circa un centinaio, che spaziano dall’immigrazione alla politica climatica, tutti in linea con quanto promesso durante la sua campagna elettorale: ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale e ha inviato truppe al confine tra Stati Uniti e Messico; ha annullato il 14° emendamento per porre fine alla cittadinanza per nascita; si è ritirato dagli accordi di Parigi sul clima; ha sospeso il blocco di TikTok; ha concesso la grazia agli assaltatori di Capitol Hill; ha annunciato il ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e altre decisioni probabilmente arriveranno nei prossimi giorni. Tra tutti questi executive orders, spicca una direttiva radicale che nega l’esistenza delle persone transgender e non-binary ed è intitolata Defending women from gender ideology extremism and restoring biological truth to the federal government (Difendere le donne dall’estremismo dell’ideologia gender e ripristinare la verità biologica nel governo federale).

Donald Trump e la lunga crociata anti-trans

Durante la campagna elettorale, Trump ha demonizzato più volte qualsiasi riconoscimento della diversità di genere, accanendosi in particolare verso le persone transgender. "Appena sarò eletto”, prometteva lo scorso marzo, "firmerò un nuovo ordine esecutivo per tagliare i fondi federali a qualsiasi scuola che promuova la teoria critica della razza, la follia transgender e altri contenuti inappropriati di natura razziale, sessuale o politica ai nostri figli". E il 22 dicembre, durante un incontro con giovani repubblicani a Phoenix, aveva ribadito l’intenzione di mettere fine al "delirio transgender" firmando "dei decreti per vietare le mutilazioni genitali nei bambini ed escludere le persone transgender dall’esercito e dalle scuole". E così è stato. 

Cosa prevede l’ordine esecutivo sulle persone transgender e non-binary

"Da oggi in poi, la politica ufficiale del governo degli Stati Uniti sarà che ci siano solo due generi: il maschile e il femminile. Questi sessi non sono mutabili e sono radicati nella realtà fondamentale e incontrovertibile" ha affermato il presidente durante il suo discorso inaugurale. Riprendendo le convinzioni di molti pensatori conservatori trans-escludenti, Trump ha chiarito che considera valido solamente il sesso biologico, cioè quello definito al momento del concepimento dai cromosomi, dai genitali interni ed esterni e dai caratteri sessuali secondari. Negando così qualsiasi altra sfumatura di identità di genere, comprese persone transgender, non-binary e intersessuali.

Cosa cambierà per la comunità LGBTQIA+ con i nuovi ordini esecutivi di Trump?

Durante il suo mandato, il presidente Biden ha firmato un ordine esecutivo per tutelare gli studenti transgender, ha revocato la norma che impediva alle persone transgender di arruolarsi nell’esercito, ha minacciato sanzioni contro i paesi che sopprimono i diritti delle persone transgender. Nel 2021, ha introdotto l’opzione "X" sui passaporti e i moduli amministrativi, offrendo offriva un’opzione più inclusiva per chi non si identifica nei tradizionali schemi di genere maschile o femminile. In un solo giorno alla Casa Bianca, Trump ha cancellato gran parte degli sforzi fatti dal suo predecessore. Trump ha iniziato la sua battaglia transfobica ordinando a tutte le agenzie federali di riscrivere le proprie regole e i propri documenti: "Le agenzie smetteranno di fingere che gli uomini possano essere donne e le donne possano essere uomini quando applicano le leggi che proteggono dalla discriminazione sessuale", si legge nell’ordinanza. In pratica, significa che tutti i documenti personali - come documenti d'identità, certificati, licenze o passaporti - d’ora in poi riporteranno solo il genere maschile o femminile. L’eliminazione di tutti i riferimenti a identità di genere diversi dal sesso assegnato a un individuo alla nascita avrà ripercussioni immediate nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nei centri di accoglienza, che non dovranno tutelare l’identità transgender o non-binaria delle persone che accolgono. Ad esempio, le donne transgender saranno collocate nei penitenziari maschili, senza tener conto dei pericoli per la loro sicurezza. Inoltre, Trump ha decretato il divieto di finanziamenti federali a qualsiasi istituzione, iniziativa o ricerca medica che sostenga l’identità transgender.

Trump si schiera contro diversità, uguaglianza e inclusione

Negli ultimi anni, scuole e aziende in tutti gli Stati Uniti hanno adottato politiche volte a sostenere le donne e le minoranze razziali, classificate come "diversità, equità e inclusione" (DEI). Trump ha deciso di spazzarle via con un ordine esecutivo che vieta i finanziamenti federali a tutte le istituzioni che hanno programmi DEI, considerati uno spreco di risorse. "Questa settimana porrò fine anche alla politica governativa di cercare di manipolare socialmente razza e genere in ogni aspetto della vita pubblica e privata" ha annunciato Trump durante il suo discorso inaugurale, aggiungendo: "Forgeremo una società che non tenga conto del colore della vita e che sia basata sul merito". Di fatto, smantellare questi programmi significa colpire ogni minoranza e comunità marginalizzata. Diverse importante aziende statunitensi, tra cui Meta, McDonald’s, Amazon e Walmart, hanno già iniziato a ritirare tali iniziative, intraprendendo una pericolosa svolta maschilista e omofoba.

No, la politica di Trump non sostiene le donne

Trump ha introdotti i nuovi ordinamenti anti-trans giustificandoli come un modo di proteggere e supportare i diritti delle donne. Il neopresidente degli Stati Uniti descrive le identità di genere diverse da maschile e femminile come "tentativi di sradicare la realtà biologica del sesso che in fondo attaccano le donne privandole della loro dignità, sicurezza e benessere. La cancellazione del genere nel linguaggio e nelle policy ha un impatto corrosivo non solo sulle donne ma anche sulla solidità dell'intero sistemo americano". Sono affermazioni non solo infondate, che giustificano e alimentano comportamenti di incitamento all’odio, ma non hanno nulla a che fare con le donne e i loro diritti. La visione trumpiana - condivisa dal partito repubblicano americano e da altri partiti conservatori in tutto il mondo - così allergica dalla cultura woke, si nasconde dietro un finto femminismo per cancellare diritti umani che dovrebbero essere inviolabili. Negare l’esistenza di milioni di persone o bloccare i fondi federali destinati a iniziative che promuovono l’equità, rientra in un piano più ampio di matrice omofoba, transfobica, razzista e sessista che non riguarda solo gli States, ma si sta dilagando a macchia d’olio anche in Europa. C’è già chi prevede tra le prossime azioni di Trump un’ulteriore stretta sui diritti delle donne e sul controllo dei loro corpi. Pare che ripristinerà presto la cosiddetta "politica di Città del Messico", che impedisce alle organizzazioni non governative straniere che eseguono, forniscono consulenza o informazioni sugli aborti all'estero di ricevere finanziamenti dagli Stati Uniti. Non che ci si potesse aspettare altro da un uomo noto per il modo sfacciato e volgare con cui parla delle donne, che è stato anche accusato di cattiva condotta sessuale ed abusi.