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Millie Bobby Brown non deve scusarsi per essere cresciuta

L'attrice risponde alle critiche sul suo aspetto: "Questo non è giornalismo, è bullismo"

Millie Bobby Brown non deve scusarsi per essere cresciuta L'attrice risponde alle critiche sul suo aspetto: Questo non è giornalismo, è bullismo

Millie Bobby Brown recita da quando era una bambina. Da quando ha 12 anni, grazie al ruolo di Eleven in Stranger Things. E nella mente di molti fan della serie Netflix è rimasta così, una ragazzina acqua e sapone coi capelli rasati e gli abiti anni ’80. Invece, l’attrice americana è cresciuta. Ha fatto altri film, ha lanciato un beauty brand, Florence by Mills, si è innamorata, si è sposata con Jake Bongiovi. Ha anche cambiato più volte look, passando da bruna a bionda platino, dai jeans agli abiti da sera. Ed è qui che sta il problema: come si è permessa Millie di cambiare? Di comportarsi come un’adulta e, persino, di mostrare il suo corpo con una sensualità gioiosa e giocosa, cancellando quell’immagine innocente e fanciullesca con cui la abbiamo conosciuta? Social e magazine sono pieni di commenti negativi sulle sue scelte di vita, sui suoi look, sul troppo trucco, le scollature azzardate, sul suo corpo, sui capelli. La critica più comune è di sembrare molto più vecchia di quanto sia in realtà.

Affrontare le critiche e far sentire la propria voce: l'esempio di Millie Bobby Brow

Nelle ultime settimane, complice un nuovo look che le ha fatto guadagnare paragoni con Pamela Anderson e Britney Spears, il tono degli haters si è talmente inasprito che Millie ha deciso di dire basta e rispondere con un video postato sul suo profilo Instagram. "Voglio prendermi un momento per affrontare qualcosa che ritengo più grande di me, qualcosa che riguarda ogni giovane donna che cresce sotto i riflettori. Penso che sia necessario parlare di questo. Ho iniziato in questo settore quando avevo 10 anni. Sono cresciuta davanti al mondo e, per qualche motivo, le persone non riescono a crescere con me. Si comportano come se dovessi restare bloccata nel tempo, come se dovessi essere ancora come quando recitavo nella prima stagione di Stranger Things. E siccome non lo sono, ora sono un bersaglio. Parliamo degli articoli, dei titoli, delle persone così disperate da abbattere le giovani donne". 

Richiamare i media alle loro responsabilità

Così inizia il lungo discorso dell’attrice, che, poi, continua elencando citando alcuni degli articoli della stampa americana comparsi recentemente come: "Perché i Gen Zers come Millie Bobby Brown stanno invecchiando così male?" e "Cosa ha fatto Millie Bobby Brown alla sua faccia?". "Questo non è giornalismo. Questo è bullismo", ha detto senza mezzi termini Millie. "Il fatto che degli adulti passino il loro tempo a dissezionare il mio viso, il mio corpo, le mie scelte, è inquietante. Il fatto che alcuni di questi articoli siano scritti da donne? Anche peggio. Si parla sempre di supportare le giovani donne, ma quando arriva il momento, sembra più facile abbatterle per fare click".

Crescere senza bisogno di scusarsi

Nonostante venga continuamente commentata, analizzata e scrutata da quando era una bambina, Millie ha imparato che, per quanto certe parole la feriscano, sono vuote, inutili, gratuite. La gente non riesce a smettere di esprimere la propria opinione sui corpi altrui, ancora di più se sono di qualcuno famoso. Una volta sono troppo magri, un’altra troppo grassi, troppo nudi, troppo vestiti, troppo o troppo poco truccati. Lei è cresciuta. Vuole sperimentare. Vuole vivere e apparire a modo suo. E ha tutto il diritto di farlo senza un incessante sottofondo di malignità e opinione non richieste. "Le persone infelici non riescono a sopportare di vedere una ragazza diventare donna alle sue condizioni, e non alle loro. Mi rifiuto di scusarmi per essere cresciuta. Mi rifiuto di reprimermi per essere all’altezza di aspettative irreali di persone che non sopportano di vedere una ragazza diventare una donna. Non mi vergognerò per come sono, come mi vesto, o come mi presento" ha ribadito.

L'ossessione per il corpo degli altri

Siamo ossessionati dai corpi altrui. Ma potremmo essere migliori. Lo spera anche Milllie, che termina il suo video esortando tutti noi a domandarci perché continuiamo a comportarci in questo modo e a evolverci: "Siamo diventati una società dove è molto più facile criticare che fare un complimento. Perché la reazione istintiva è dire qualcosa di orribile piuttosto che dire qualcosa di carino? - Questo è un altro tema. - Se per te è un problema, mi chiedo: cos'è che ti mette così a disagio? Facciamo meglio. Non solo per me, ma per ogni ragazzina che merita di crescere senza paura di essere fatta a pezzi per esistere semplicemente".