
Elodie si fa strada nel cinema
Dal debutto "Ti mangio il cuore" al thriller "Gioco pericoloso", aspettando di vederla diretta dal maestro Mario Martone
13 Marzo 2025
Far recitare per la prima volta Elodie al cinema è stato il frutto di un'idea di Pippo Mezzapesa, regista di Ti mangio il cuore. In proposito, lui ha dichiarato: "Mi sono chiesto: perché non affidarci a una diva, non andare a osare come si fa in altre cinematografie. Ho proposto Elodie, è stata una scelta coraggiosa della produzione, e una scelta coraggiosissima di Elodie stessa: cominciare un percorso nel cinema con un ruolo così complesso non è facile. Lei è la più pazza e istintiva di tutti quanti, si è tuffata ed è stata disposta a soffrire nel percorso di avvicinamento al personaggio". È così che la cantante stessa si definisce: istintiva, costantemente desiderosa di provare cose nuove. Soprattutto di non tirarsi mai indietro quando si tratta di sperimentare, di accogliere proposte inedite, di provare a fare qualcosa in cui non si è mai buttata prima. E, con la recitazione, il suo tentativo si è trasformato in una carriera.
Elodie in Ti mangio il cuore
Debuttato nel 2022 nel film sulla quarta Mafia presentato in anteprima nella sezione Orizzonti della Mostra di Venezia, dopo un cameo in cui interpretava se stessa in Non c’è campo di Federico Moccia, Elodie si è cimentata per il suo esordio nel ruolo di Marilena Camporeale, moglie del boss latitante Santo. Diventata amante del figlio prediletto del clan rivale, i Malatesta, gli innamorati sono costretti prima a fuggire poi ad affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Una pellicola cruda, in bianco e nero, dove a più riprese la diva, come l’ha definita e pensata il regista e sceneggiatore Mezzapesa, è raffigurata come una Madonna. Con la veletta sugli occhi e in mezzo ad una processione per le stradine della Puglia, la cantante diventata attrice doveva trasmettere la forza magnetica che esprime sul palco traslandola sul grande schermo. E ci è riuscita, visto che dopo Ti mangio il cuore saranno altri registi a chiamarla, non mancando di intervallare il proprio lavoro con tour o partecipazioni al festival di Sanremo, mentre prosegue nell’esplorazione di un campo inedito con cui non le spiace entrare sempre più in confidenza.
E adesso arriva Gioco pericoloso, thriller con Eduardo Scarpetta e Adriano Giannini
"Il cinema mi piace da quando sono piccolina", ha dichiarato durante la presentazione di Gioco pericoloso, secondo film che la vede nel cast e destinato alla sala, in cui si misura in un thriller a tre tra Eduardo Scarpetta e Adriano Giannini. "Quando mi si presenta un’occasione la prendo al volo e così è stata con i film. Ho voglia di crescere, conoscere altre donne, provare. Il cinema è una cosa vitale e lo sono anche io. Se accetto determinati lavori è perché voglio evolvere insieme a quest’ultimi, che possono appartenete tanto al cinema quanto alla musica. Voglio diventare una donna completa, anche attraverso il mio lavoro". Un po' ciò che accade al suo personaggio Giada nel film di Lucio Pellegrini, in cui interpreta una ballerina sposata con un critico diventato particolarmente famoso grazie all’uscita del suo primo romanzo, in un triangolo amoroso dove ad avere il proprio peso è l’arte stessa. Un’altra volta un po’ femme fatale come in Ti mangio il cuore, in Gioco pericoloso la neo-attrice interpreta una donna "molto potente e dalle diverse sfaccettature", come l’ha definita, per una parte che ha accettato subito dopo aver letto la sceneggiatura.
Nel futuro di Elodie c'è Mario Martone
Se con l’opera di Pellegrini Elodie si butta nel genere, ad attenderla con la prossima sfida è la grande autorialità del nostro cinema. A dirigerla è niente meno che Mario Martone, una delle personalità più rinomate e prestigiose del panorama italiano. Leone D’Argento nel 1992 per il debutto nella fiction con Morte di un matematico napoletano, David di Donatello per la miglior regista per L’amore molesto nel 1995, il regista e sceneggiatore partenopeo chiama un tris d’assi per il suo prossimo lungometraggio Fuori. Storia della scrittrice Goliarda Sapienza, di cui è stato appena adattato per il piccolo schermo L’arte della gioia, il film vede Elodie al fianco di Matilda De Angelis e Valeria Golino, due volti di generazioni diverse, ma entrambe di rilievo nel cinema italiano. Con Fuori, di cui Elodie ha terminato le riprese lo scorso agosto, le interpreti raccontano del gesto folle che condusse Goliarda Sapienza in carcere. Dentro la prigione la scrittrice, interpretata da Golino - che conobbe la donna quando era agli inizi della sua carriera e che ne ha diretto e trasposto l’opera maestra per Sky - farà la conoscenza di alcune giovani detenute con cui instaurerà un’amicizia che proseguirà anche oltre le sbarre. Un legame intenso e autentico che inciderà profondamente nella sua vita.
Non resta perciò che attendere di vedere il progetto cinematografico al momento più ambizioso di Elodie, che non è escluso possa venir presentato nei massimi circuiti festivalieri della stagione, con Cannes alle porte e la Mostra di Venezia a fine estate, considerando anche che il precedente film di finzione del regista, Nostalgia, è stato presentato proprio in anteprima al festival francese - come, d’altronde, anche L’arte della gioia di Golino. E se si crede che in tutta questa ricerca è il successo ciò che Elodie persegue, si sbaglia: "Non è un indicatore. La vita è ciclica, finisce tutto, anche il successo. Nel frattempo io zompetto in giro, come avessi ancora otto anni".