Vale LP e Lil Jolie: "La musica è infinita" Intervista alle artiste in occasione di Play With Music, contest che celebra la musica emergente di AW LAB e adidas Originals

AW LAB, in collaborazione con adidas Originals, ha lanciato la prima tappa live della 2025 edition di Play With Music, un contest che celebra la musica emergente con un mix di creatività, stile e talento. Il 12 luglio, dalle 15:00 alle 19:00, Napoli è diventata il palcoscenico ideale per la seconda tappa del progetto, in cui cinque semifinalisti selezionati dalla giuria si sono esibiti dal vivo, dando voce alla nuova generazione di artisti italiani. Un’occasione unica per vivere da vicino le nuove proposte musicali introdotte dalle ambassador ufficiali Lil Jolie e Vale LP, che hanno portato sul palco la loro energia e il loro stile unico. La finale del contest? A Barcellona, il 19 luglio. Il vincitore avrà l'opportunità di aprire il concerto delle due artiste che si terrà a Napoli il 4 ottobre, e il cerchio si chiude.

Abbiamo scambiato due chiacchiere con le due ambassador. La conversazione è partita da Play With Music e poi si è spostata sul potere transformativo della musica. Impossibile, infine, non parlare di loro, del loro futuro e della loro carriera. Ecco cosa ci hanno raccontato.

Intervista a Vale LP e Lil Jolie

Cosa significa per voi essere le ambassador di questa edizione di Play With Music? Vi rivedete nei giovani artisti che parteciperanno?

Siamo felici di aver avuto la possibilità di lanciare questo contest insieme ad A W LAB. Non è passato poi così tanto tempo da quando eravamo in cameretta a sognare di poter cantare le nostre canzoni su dei palchi. Poi con questo disco insieme abbiamo fatto un viaggio nel tempo ripercorrendo le varie tappe di questo meraviglioso sogno che è la musica. Poter dare l’opportunità a qualcuno di farsi vedere è po' una chiusura di un cerchio. E magari l’inizio per qualcun altro, chissà…

Il contest promuove autenticità e libera espressione: in che modo pensate che la musica oggi sia ancora uno strumento di trasformazione sociale e personale?

La musica è da sempre eco di sentimenti collettivi che si vivono in una determinata epoca e contesto. È testimonianza, è storia. Sussurra alle anime e alle orecchie delle persone e sveglia le coscienze, crea dibattito. Dovremmo imparare a farci attraversare e ad ascoltare, anche ciò che non ci piace, per farci un’idea di cosa ci circonda e di chi vogliamo essere nel mondo. L’arte è rivoluzione da sempre ma ha bisogno di cuori aperti e di emotività pronte quanto meno a ricevere, a ricredersi e mettersi in gioco.

Collaborare in coppia può essere un dono ma anche una sfida: come vivete il vostro equilibrio creativo?

La musica è un luogo sicuro per noi. Il palco, lo studio o qualsiasi luogo che viene contaminato dalla musica per noi è sinonimo di libertà e rispetto. Riusciamo a coesistere nella nostra integrità e ad incontrarci nei nostri diversi stile e punti di vista. Nella musica riusciamo a vederci, a comprenderci e a rispettarci nel nostro essere diverse.

C’è un momento, nel vostro percorso insieme, che considerate un punto di svolta? Una scelta che ha cambiato la direzione della vostra musica?

Tutto ciò che accade potrebbe essere un momento di svolta. Decidiamo noi che peso dare alle cose che ci succedono e, dato che entrambe ci nutriamo di emozioni e non di premi, siamo sempre riuscite a comprendere i momenti significativi dei nostri percorsi, e ce ne sono stati tanti. Ogni volta che riusciamo a scrivere una bella canzone, a salire su un palco e a dare tutte noi stesse, l’ago della bilancia cambia.

In un’industria spesso ancora guidata da cliché, quanto conta per voi l’essere visibili ma anche libere di raccontarvi senza etichette?

Questa è una domanda che meriterebbe una risposta molto più lunga. Senza ipocrisia vi diciamo che combattiamo tutti i giorni con determinate dinamiche dalle quali cerchiamo di decostruirci. È pur sempre vero che questo lavoro esiste nel momento in cui un pubblico si rispecchia. Ma la musica, la musica è infinita e non ha target di mercato. Cerchiamo di scindere la nostra passione da quello che poi è effettivamente il nostro lavoro. Continuiamo a scrivere per esigenza, per chi ci vede e si rivede in noi. Il resto è marketing.

Cosa sperate che rimanga di questa esperienza a chi parteciperà al contest?

Che il più grande progetto che abbiamo sono le nostre vite. Citando una frase meravigliosa: "Non devi essere grande per iniziare. Devi iniziare per essere grande".

Cosa c’è nel vostro futuro, insieme e individualmente?

E chi lo sa, ma è questo il bello. Lo stupore è una delle emozioni più belle che abbiamo e spesso programmiamo tutto per avere più cose sotto controllo. Questo disco è nato così, in un attimo, in una battuta, senza saperlo ne averlo progettato e ci ha portato a vivere tutto con meraviglia. Speriamo di stupirci ancora di tutto e per tutto.