Sorridente ed espansiva, Clara si sistema la maglia a rete mentre sprofonda nella poltrona verde della nostra sala shooting. Classe ’99 e altissima sembra piccola piccola sommersa in quel prato verde di velluto, si tira su e mi guarda. Clara Soccini è Origami all’Alba, CrazyJ, Mare Fuori, Varese, Milano e gen Z, Clara è soprattutto Clara e ce ne siamo ricordate insieme quando abbiamo iniziato a parlare. Il suo look con maglia effetto destroyed e parachute jeans ricorda quello di una guerriera che vuole farsi strada nel mondo che lei desidera, quello dell’arte. Ma per capire meglio questo amore profondo bisogna fare un passo indietro, dobbiamo addentrarci tra le strade di un piccolo paesino della provincia lombarda, immaginarci una casa, una luce calda e due bambini che giocano. «Il mio primo ricordo legato alla musica è il biberon, da piccola lo stappavo e lo usavo come microfono mentre mi facevo riprendere da mio fratello». Il suo sogno è sempre stato quello di cantare e dopo il primo lockdown nel 2020 ha trovato rifugio in uno studio per iniziare a fare musica, «poi un giorno ho ricevuto una chiamata da Ivan Silvestrini, il regista di Mare Fuori, in cui mi diceva che era interessato ad avermi come una delle protagoniste della terza stagione, che poi è CrazyJ». Mentre parliamo Clara ancora non lo sa ma la sua canzone Origami all’alba presentata in anteprima durante le ultime puntate della terza stagione di Mare Fuori 3 è diventata disco d’oro. Il singolo, debuttato numero 5 su Spotify Italia, a distanza di alcune settimane della release continua ad essere stabile nella classifica Spotify Italia, con oltre 12 milioni di stream. La canzone, scritta dalla stessa Clara in collaborazione con Matteo Paolillo e prodotta da Lolloflow, racconta la fine voluta ma ugualmente dolorosa di una relazione per cercare di preservare la bontà di chi si ama. «Sicuramente la canzone parla di me in ogni aspetto ma parla anche di CrazyJ e di Mare Fuori. È stata un’esperienza fantastica, la porterò sempre con me e mi ha aperto tantissime opportunità. Nel testo è racchiuso uno spiraglio di speranza, questa luce che è anche un po’ il significato di Mare Fuori, del fatto di non arrendersi mai.»
Prima di Origami all’alba è stato il Tempo delle mele, come intuibile fin dalla cover della canzone, il testo si ispira al film di Claude Pinoteau, un’icona indelebile degli anni ‘80, capace di raccontare una fase di transizione dall’infanzia alla vita adulta secondo i dettami e l’estetica al neon di quegli anni. «Il mio personale tempo delle mele è quando ero piccola. La spensieratezza che tutt’ora ho e che crescendo mi ha portata ad approcciarmi alla realtà in modo differente.» Una realtà che in poco tempo ha portato Clara a riflettere sulla potenza della musica e la capacità di espressione che quest’arte, questo mezzo, può riflettere su una generazione che - più di tutte - sente il bisogno di esprimersi. «È una bellissimo perché posso esprimermi al cento percento. Vorrei far sentire la gente più compresa, meno sola. La mia musica è personale perché ci metto dentro tutto quello che vivo, per quanto difficile mi piace anche raccontare quello che vedo da fuori, come le situazioni e le storie di altre persone.»
«Vorrei far sentire la gente più compresa, meno sola. La mia musica è personale perché ci metto dentro tutto quello che vivo, per quanto difficile mi piace anche raccontare quello che vedo da fuori, come le situazioni e le storie di altre persone.»
Se l’esperienza di Mare Fuori l’ha fatta conoscere a un pubblico maggiore di persone è nella musica che Clara trova la sua vera essenza, il suo suono più ancestrale. Ed è proprio in un suono specifico che la cantautrice si rispecchia di più. «Mi ritrovo molto nel pianoforte, che più che un suono è uno strumento, perché credo sia un ottimo accompagnatore di racconti e crea sempre l'atmosfera giusta per qualsiasi tipo di situazione. Inoltre può raggiungere suoni più acuti e suoni più bassi esattamente come me, a volte, up and down.» (ride) Si definisce una freak e se deve riflettere su come esprime il suo stile, Clara afferma: «Il mio stile è un po' pazzo, è molto genuino. Come viene viene. Sono molto take it easy» dice mentre indica i pantaloni Andrea Adamo, «amo i pantaloni un po' beggy, sono il capo a cui non riesco a rinunciare. Penso che la moda come la musica sia un modo di esprimersi. Fa capire anche lo stato d’animo di una persona, molte volte io se metto un felpone vuol dire che sono un po' triste. Sicuramente può anche essere il riflesso di com’è la persona dentro.» Clara è aria fresca nella stanza, è genuina e soprattutto è sincera «Vorrei dirti una cosa figa, tipo un rito che faccio prima di esibirmi ma non ce l’ho. Sicuramente prima ho sempre molta adrenalina e dopo faccio un bel respiro e mi dico è “finito, è bellissimo”.»
1st Look:
Full look SALVATORE FERRAGAMO.
2nd Look:
Top and skirt MM6.
Bracelet NITA JEWELS.
3rd Look:
Full look THE ATTICO.
Beauty Look
Face:
Foundation MAC “face and body”
CHARLOTTE TILBURY magic trio, Hollywood Contour Wand Medium
NEVE Cosmetics Blush Garden Rose
MAC COSMETICS Clear Gloss
MULAC B.F.F. Hydrating Pressed Powder
Lips:
e.l.f. Cosmetics Bite-size Lip Balm
r.e.m Beauty Utmost Importance Lip Gloss
NABLA Close-Up Lip Shaper Matita Labbra nude #5
Eyes:
KVD BEAUTY Ink Liner - Eyeliner
Hair:
TIGI BED HEAD Superstar Queen for a Day Spray
BUMBLE AND BUMBLE Bb.Gel
Credits:
Photographer: Anna Adamo
Stylist: Luca Piscitelli
MUAH: Cinzia Trifiletti
Light Assistant: Oscar Masi
Interview: Anna Paola Parapini