Te lo ricordi Cioè?
La rivista cult dei teenager anni '80 e '90 celebra il suo 40esimo compleanno con un numero speciale
23 Ottobre 2020
Il 7 ottobre 1980 esce nelle edicole di tutta Italia Cioè. Per la prima volta ogni teenager della penisola ha una rivista pensata per lei, da sfogliare sdraiata a pancia in giù sul letto, dedicata ai suoi interessi, ai miti, ai sogni ed alle sue domande. Il nome lo prende dall’intercalare che in quegli anni "infarcisce come un tic il linguaggio giovanile", ma il format, un mix inedito di immagini e interviste a pop idol, brevi articoli su moda e lifestyle, oroscopo, test e rubriche ad hoc, nasce da un’idea dell’editore Fabio Piscopo e dal direttore Guido Cavallina.
40 anni dopo, Cioè, che ora è pubblicato da Panini Magazines, festeggia il suo compleanno presentando, accanto al nuovo numero settimanale (il 1902esimo!), una rivista speciale interamente dedicata al decennio della famiglia Robinson e dei paninari, della crostatina Mulino Bianco a merenda e di Jem e le Holograms: I Mitici Anni ’80.
Per celebrare il compleanno - spiega Marco Iafrate, attuale direttore di Cioè - abbiamo deciso di ricordare, raccontare, far rivivere emozioni e sapori del decennio 80 dunque le atmosfere, gli ambienti, il contesto che hanno permesso a Cioè di nascere e crescere in modo esponenziale. Guardare copertine e sfogliare articoli, interviste e reportage pubblicati in quegli anni regala brividi di nostalgia ma può rispondere anche a molte domande di chi quel periodo non lo ha vissuto e ha la curiosità di toccare con mano come tanti grandi dello spettacolo sono nati e cresciuti fino a diventare…mitici.
Come in una vera e propria macchina del tempo, pagina, dopo pagina, potremo viaggiare tra l’immenso archivio della testata, tra le rubriche e le copertine storiche. Scopriremo così, non solo che nelle prime edizioni Maurizio Costanzo commentava i fotoromanzi e c’era l’inserto L’Eco dei Sorcini di Renato Zero, ma anche i protagonisti della storia del costume e del pop che hanno dominato gli eighties: da Eros Ramazzotti e George Michael, da Miguel Bosè ai Duran Duran.
Se gli anni ’80 segnano l’inizio della storia di Cioè, sono i ’90, con una tiratura che raggiunge le 300.000 copie, a consacralo come la rivista simbolo dei teenager italiani. D’altronde il format che lo caratterizza si adatta bene a qualsiasi quattordicenne, basta scambiare Kirk Cameron con Luke Perry, gli Spandau Ballet con i Take That, Ornella Muti con le ragazze di Non è la Rai, la giacca Moncler con la camicia a scacchi di flanella e il gioco è fatto. E poi chi non ama i mini smalti in omaggio, i test che ti svelano se la tua migliore amica ti sta rubando il fidanzato o chi non si è chiesto almeno una volta se lavarsi con la Coca-Cola funziona come anticoncezionale (ok, forse questo dubbio non assilla la maggior parte di noi)?
I record di Cioè sono tanti: è stata la prima rivista ad avere un gadget in allegato; la prima ad avere la copertina adesiva; la prima a proporre ad offrire ai suoi lettori un poster di grandi dimensioni. Vediamo i 5 elementi che hanno trasformato un semplice mag per adolescenti in un cult ricordato ancora oggi.
Le copertine adesive
La copertina era interamente adesiva. Potevi staccare la testa di Dylan e scambiarla con quella di Brandon, potevi usare un cuoricino e una stellina (chiamiamole emoji DIY) per decorare il tuo Nokia 3410 o la faccia bellissima e perenne scazzata di Gianluca Grignani per riempire le pagine della Smemoranda. Potevi persino appiccicarti un giovanissimo Leo Di Caprio sul braccio a mo’ di tatuaggio o far arrabbiare tua madre abbellendo lo specchio del bagno di casa.
I poster
Qualsiasi cameretta che si rispetti ne aveva almeno 5, ma le teenager con la "T" maiuscola avevano tutte le superfici disponibili occupate dagli attori e cantanti più belli e cool del momento. Cioè era il migliore spacciatore di poster che si poteva desiderare. Tutti i protagonisti dei telefilm (aka come si chiamavano le serie tv prima di Netflix) e i membri delle boy band erano stampati su un quadrato di carta. Bastava un po’ di scotch e potevi passare i giorni e le notti in compagnia di Backstreet Boys e Johnny Depp. Il rapporto tra voi diventava così stretto che il tuo fidanzatino ne era geloso.
I gadget
Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo: tutti amano la roba gratis. Chiedetelo alle commesse delle profumerie se non ci credete. Gran parte del successo di Cioè deriva dall’aver capito prima di molti altri che regalare qualche piccolo gadget, meglio se colorato e scintillante, poteva incentivare le lettrici ad acquistare la rivista. Nel corso degli anni Cioè ne ha offerti di ogni tipo: dai lip gloss agli ombretti, dalle penne ai calendari, dalle tazze alle radioline, dai braccialetti alle collane. Mancano solo una ciocca di capelli di Robbie Williams e una fiala di sangue di Damon Albarn. O forse ci sono stati anche quelli?
I test
Forse il test di ammissione ad Harvard ha meno domande di quelle che ti permettevano di scoprire se la tua vera natura era quella di una bionda o una mora. I test di Cioè erano complicati e articolati, ma, alla fine, tutti i tuoi sforzi erano ampiamente ripagati e potevi capire grandi verità universali come quali Spice Girls eri o se la tua anima gemella era Brad Pitt o il tizio sfigato di Dawson's Creek.
La posta del cuore
Le domande dei lettori erano il vero pezzo forte del mag. Difficile spiegare a chi è cresciuto con Internet e social networks quanto brancolasse nel buio in tema di amore e sessualità una tredicenne italiana degli anni ’80 e ’90. Diciamo che Cioè era una versione arcaica di Yahoo Answer.
Ecco 10 delle più assurde fatte dalle lettrici di Cioè:
- È vero che per far crescere il seno bisogna mangiare molti funghi? (Anonima’90)
- Io e una mia amica ci siamo sempre chieste: le donne primitive avevano il ciclo? E come facevano senza assorbenti? (Dubbiose)
- È possibile fare l'amore quando si è vergini? (Anonima)
- Ho litigato con la mia amica Francesca perché ha detto in giro che ho i peli sulle gambe, mentre volevo che restasse un segreto fra noi. Posso perdonarla e recuperare la nostra amicizia? (Claudia ’80)
- Se un ragazzo dice che ti ama e ha già la ragazza, è sincero o ti prende in giro? (Dubbiosa)
- Ho baciato un ragazzo quando avevo le mestruazioni, e adesso queste ritardano. Sono rimasta incinta? (Fabiola ’85)
- Ho provato a mettere un assorbente interno, ma non sono riuscita a farlo entrare: è perché sono vergine o perché non sono normale? (Arietina'85)
- È vero che se pensi a lui mentre in una notte di luna piena immergi tre rose in acqua a testa in giù legate con un filo di lana rossa, e poi le seppellisci e le annaffi, lui si innamorerà di te entro trenta giorni? (Alpha)
- Cara Cioè, ho 21 anni e sono vergine. Molti ragazzi in passato mi hanno chiesto di mettermi con loro e di baciarli [che maiali!!], ma io ho sempre rifiutato perché mi è stato detto che se si fanno queste cose non ci si può sposare. È vero? (Dubbio79)
- Per fare l’amore bisogna essere nudi? (Anonima)