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Sirene Milano non è solo la prima squadra italiana femminile di football americano ma una famiglia, in cui convivono diverse personalità tra di loro complementari. Disciplina, perseveranza e fiducia reciproca sono alcuni dei valori fondanti per il gruppo, unito da un forte senso di appartenenza e pronto a lottare insieme per realizzare i propri sogni, tra cui anche quello di diffondere la disciplina del football femminile in Italia e in Europa.

A differenza di altri sport tradizionalmente pensati come femminili, in cui la competizione tra compagne è del tutto inevitabile, questa community vive tutto al contrario: desiderosa di legittimare la propria passione contro stereotipi e pregiudizi, sfida il vecchio e radicato pensiero che le ragazze non possono sfidarsi in uno sport con alta percentuale di contatto fisico correndo fino al conseguimento dell’obiettivo, quello che loro stesse chiamano meta.

Per me le Sirene sono una famiglia, il mio punto di riferimento e la mia gioia.

"Il football mi ha aiutato tanto a credere nell’amicizia tra donne. È facile pensare, anche per un discorso culturale interiorizzato dalla società, che nei gruppi di donne ci sia più competizione che coesione."

Il football americano è l'arte di rimanere in piedi quando tutti cercano di buttarti giù. Impari a rialzarti, con l'aiuto delle tue compagne, pensando alla meta, al touchdown.

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Eleonora Sonzogni

74 Defensive end - Guard

Eleonora è una delle fondatrici della community femminile Sirene Milano, gioca a football da quando aveva 16 anni e ha costruito un rapporto profondo con questo sport. Il football, attraverso la disciplina, la determinazione, la voglia di fare e superare i propri limiti, ha contribuito a formare la sua personalità matura e capace di infondere calma e sicurezza alle sue compagne

Giocando a livello intermedio, avrebbe voluto avere dei modelli femminili a cui ispirarsi, ma questi mancavano perché le donne nel football americano sono considerate una nicchia anche a livello internazionale. L’allenamento, prima in squadra mista e poi in squadra femminile, le ha insegnato a far diventare se stessa la sua principale competitor e fonte di ispirazione, soprattutto spingendosi oltre gli stereotipi di genere:

“Come donna mi sto impegnando per combattere i preconcetti, soprattutto perché ho imparato che dentro o fuori dal campo non cambiano. Ci sono tanti stereotipi a livello fisico e di genere ma questi non mi possono imporre di cambiare con qualcuno che non sono”.

Confrontandosi con altre squadre a livello europeo, Eleonora ha percepito la bellezza di far parte di un gruppo eterogeneo, in cui le diverse sfumature caratteriali e fisiche minimizzano il valore del giudizio. Durante queste reunion, le ragazze respirano un clima internazionale, in cui si confrontano e riescono a creare insieme un gruppo per fornire una rappresentazione valida a provare a diffondere il football femminile in Europa e in Italia.

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