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Sirene Milano non è solo la prima squadra italiana femminile di football americano ma una famiglia, in cui convivono diverse personalità tra di loro complementari. Disciplina, perseveranza e fiducia reciproca sono alcuni dei valori fondanti per il gruppo, unito da un forte senso di appartenenza e pronto a lottare insieme per realizzare i propri sogni, tra cui anche quello di diffondere la disciplina del football femminile in Italia e in Europa.

A differenza di altri sport tradizionalmente pensati come femminili, in cui la competizione tra compagne è del tutto inevitabile, questa community vive tutto al contrario: desiderosa di legittimare la propria passione contro stereotipi e pregiudizi, sfida il vecchio e radicato pensiero che le ragazze non possono sfidarsi in uno sport con alta percentuale di contatto fisico correndo fino al conseguimento dell’obiettivo, quello che loro stesse chiamano meta.

Per me le Sirene sono una famiglia, il mio punto di riferimento e la mia gioia.

"Il football mi ha aiutato tanto a credere nell’amicizia tra donne. È facile pensare, anche per un discorso culturale interiorizzato dalla società, che nei gruppi di donne ci sia più competizione che coesione."

Il football americano è l'arte di rimanere in piedi quando tutti cercano di buttarti giù. Impari a rialzarti, con l'aiuto delle tue compagne, pensando alla meta, al touchdown.

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Nausicaa Dell'Orto

82 Tight end

Come Capitano della Nazionale Italiana di Football Americano Femminile, Nausicaa è un punto di riferimento per la squadra. La sua energia coinvolge e incita tutte le ragazze ad ogni allenamento. Il profondo legame che la lega a questo sport fa di lei un’atleta capace di correre oltre ogni limite per raggiungere i propri sogni.

Giocare a football è come correre in una giungla: bisogna imparare a riconoscere come e quando attaccare, di cosa avere paura e soprattutto scegliere con chi correre. Come leonesse nella savana, le compagne di squadra lottano l’una per l’altra unite da un senso di solidarietà, spirito accoglienza e sacrificio, tutte protese verso un obiettivo comune. Nausicaa ha scelto di fondare Sirene Milano insieme alle sue compagne per creare e creasi uno spazio in questo sport e dimostrare come certi ostacoli, sia figurati che fisici, possano essere superati quando li si affronta insieme:

“Ci sono momenti in cui è più difficile rialzarsi e riprovare, sia nella vita che in campo, ma la motivazione la trovo negli occhi delle mie compagne e di chi crede in me. È  grazie al football se sono diventata una ragazza coraggiosa, e se ho capito che le paure si possono affrontare e vincere. L’armatura della divisa non è solo quella che porto addosso, ma rappresenta la struttura stessa della squadra che include me e le mie compagne, gli allenatori, che mi fanno sentire più forte.”

Attraverso le parole di Nausicaa è facile capire come il football sia una rappresentazione in chiave sportiva delle sfide della vita: dopo aver affrontato un confronto diretto si diventa sempre più forti. In un momento storico ricco di incertezze, bullismo e confronto tossico, tante persone sono attratte da questo sport proprio per l'energia che sprigiona e le sfide continue di fronte a cui questo pone le giocatrice. Il gruppo delle Sirene Milano continua a lavorare perché se insegni a una bambina a combattere per qualcosa e la rendi più sicura di se, quella bambina diventerà poi una donna che passerà quei valori alle sue compagne, così da creare un circolo virtuoso verso il cambiamento vero.

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