Perché Hailey Bieber è stata accusata di violazione di trademark
Un fashion brand californiano reclama i diritti sul nome Rhode
22 Giugno 2022
Nemmeno il tempo di debuttare con i primi prodotti e Rhode è già al centro di una polemica. Il beauty brand di Hailey Bieber che promette una perfetta "glazed skin" è stato citato in giudizio per violazione di trademark e concorrenza sleale da Purna Khatau e Phoebe Vickers, founder di Rhode, un omonimo fashion brand con sede a Los Angeles specializzato in abiti e top vivaci con stampe Made in India. Martedì scorso le due stiliste hanno presentato un’ingiunzione preliminare presso il tribunale del distretto meridionale di New York contro Bieber affermando in un post sul loro profilo Instagram che:
"Oggi siamo state costrette a intentare una causa contro Hailey Bieber e la sua linea di skincare lanciata la scorsa settimana e che utilizza come nome del marchio "Rhode". Non volevamo intentare questa causa, ma abbiamo dovuto farlo per proteggere la nostra attività. Pur essendo un marchio globale, siamo ancora un’azienda giovane e in crescita e non possiamo accettare che una celebrità con il seguito di Hailey utilizzi il nome della nostra azienda per vendere prodotti correlati".
La dichiarazione prosegue affermando che, sebbene il marchio della modella sia incentrato sul beauty e quello di Khatau e Vickers su moda e lifestyle, il fatto di condividere lo stesso nome (la prima lo ha scelto perché è il suo secondo nome, mentre le altre due in onore della dea mitologica greca che proteggeva l’isola di Rodi) è inevitabilmente causa di confusione.
"Purtroppo, il fatto che Hailey si stia attualmente concentrando sulla cura della pelle mentre noi ci concentriamo sulla moda non ha impedito la confusione del marchio, e non lo farà in futuro. Siamo entrambi parte di un mercato della bellezza più ampio, in cui moda e cosmetici si sovrappongono e spesso collaborano. Hailey ha dichiarato di voler realizzare una linea di abbigliamento e ha persino chiesto il marchio "Rhode" per l’abbigliamento. Siamo favorevoli alla concorrenza, ma non vogliamo che i concorrenti usino il nostro nome".
Nella denuncia si sottolinea, inoltre, che alla fine del 2018 Bieber e le sue società hanno cercato di acquistare il progetto di Khatau e Vickers che comprende tre marchi registrati: uno per l’abbigliamento, uno per le borse e uno per i tessuti, l’abbigliamento per bambini e donne, gli accessori per capelli, le bambole, i puzzle e le decorazioni per le feste. Ovviamente ha ricevuto un no come risposta e la situazione è arrivata ad un punto di rottura.
Nonostante le divergenze le designer del minority co-owned brand hanno parole di stima verso Bieber e le fanno un appello affinché cambi il nome alla sua linea di skincare, lasciando a loro l’esclusiva di Rhode, dato che la loro attività, risalente al 2014, in questi anni si è costruita una credibilità arrivando ad essere venduta da Net-a-porter, Saks e altri punti vendita al dettaglio e ad avere fra i suoi fans celebrità come Beyoncé, Tracee Ellis Ross e Hilary Duff.
"Ammiriamo Hailey. Ha lavorato duramente e si è guadagnata la possibilità di creare la sua linea di prodotti per la pelle. Non vogliamo fare causa ad Hailey, ma celebrarla. Come imprenditrici, le auguriamo ogni successo". Hailey ha un potere e un’influenza da star duramente guadagnati. Potrebbe scegliere qualsiasi marchio per la sua azienda. Noi abbiamo solo il marchio "RHODE" che abbiamo costruito. Per questo le chiediamo di cambiare il marchio della sua nuova linea di trattamenti per la pelle. È chiaro che significa molto per lei, ma il marchio Rhode rappresenta tutto ciò per cui abbiamo lavorato duramente e il suo utilizzo del nostro nome danneggia la nostra azienda, i nostri dipendenti, i nostri clienti e i nostri partner".
Basteranno queste parole per convincere Hailey? Per ora, la modella non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito alle accuse.