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I sandali da uomo sono socialmente accettabili per un primo appuntamento?

Stiamo parlando di voi, Birkenstock

I sandali da uomo sono socialmente accettabili per un primo appuntamento?  Stiamo parlando di voi, Birkenstock

L’arrivo dell’estate e il suo travolgere una dating life oggettivamente messa alla prova, che aspetta solo di essere riportata in vita dopo i mesi di lockdown, hanno fatto sorgere in me una domanda, a metà tra l’indagine sociologica e il quesito di stile. Dunque, i sandali, e in particolare le Birkenstock, sono una calzatura accettabile per gli uomini? Soprattutto ad un primo appuntamento? 

Ad una prima impressione potrebbe sembrare una domanda di poco conto, perfino superficiale, ma si tratta di una questione che divide le masse quanto la denominazione corretta tra arancina e arancino, quanto la possibilità di mettere del parmigiano sulla pasta col tonno, quanto l’utilizzo del guanciale o della pancetta nella preparazione della carbonara, e via di seguito con tutte le analogie culinarie del caso. In estate più che in inverno, poi, occorre fare molta attenzione a non incappare nell’outfit cafone, che sempre lì, insidioso, pronto a portare un po’ di quel mood da aperitivo in spiaggia del Praja di Gallipoli anche in città (sublimato solo da un costume Sundek con l’intramontabile arcobaleno a decorare il culo). 

Mentre rifuggiamo cargo shorts che mettono in mostra il tatuaggio dello scudetto del Milan sul polpaccio e camicie bianche decisamente troppo aderenti, il vero problema è un altro, il nodo da sciogliere riguarda la nostra predisposizione, azzardo, la nostra voglia di guardare, subito alla prima uscita, una parte del corpo oggetto di infinite attenzioni ma anche causa di decisi rifiuti: i piedi. Con buona pace dei feticisti, essere consapevoli della presenza di un paio di piedi nudi maschili sotto al tavolo a cui siete seduti per l’aperitivo, crea un’intimità - non richiesta - solitamente raggiungibile almeno al terzo appuntamento. 

Dopo decenni scanditi da espadrillas, sandali in cuoio e soprattutto da quell’abominio che erano le Minorchine, da donna quanto da uomo, c’è da constatare che negli ultimi anni i sandali firmati TevaSuicoke, le stesse Birkenstock, sono diventati l’alternativa estiva per gli sneakerhead, o almeno per quelli disposti davvero a rinunciare alle loro sneaker quando la temperatura supera i 30 gradi. I Teva, poi, non sono che la versione streetwear di quei sandali sportivi della Decathlon che tutti gli uomini un tempo bambini hanno sfoggiato almeno una volta al centro estivo. I veri eroi, però, sono quelli che tirano fuori esemplari di Nike ACG anche per una birra da Elita, come fossero arrivati su una canoa sul Naviglio dopo un’arrampicata sul Duomo.  

Al di là di alternative più o meno accettabili, e scopabili, resta il nodo della questione, e cioè le Birkenstock. Sì? No? Dipende dallo styling, direte voi. E anche da dove andate e cosa fate alla prima uscita, diranno altri. Evitiamo in ogni modo look troppo marinareschi se siamo ancora in città, via libera a camicie in lino e pantaloni impalpabili, così come sono ben accetti Levi’s slavati e T-shirt rilassate, niente di troppo formale insomma. C'è da dire anche che negli ultimi anni le Birkenstock hanno perso la loro identità originaria, dura e pura, spesso connotata politicamente e altrettanto spesso associata a uomini che al liceo portavano i rasta, che non si perdevano una manifestazione o uno sciopero, che passavano le vacanze in campeggio, possibilmente in Salento. Dopo dieci anni di canne gli stessi sognano l'orto sociale a Milano Nord, mentre vivono in un appartamento di 35mq a Nolo, che almeno lì la Peroni te la vendono ancora a 1,50€. Dipende insomma anche dai vostri (irrealizzati) sogni di gioventù e da quanto sognate una nuova vacanza in tenda per questa estate. 

Sarà pressoché impossibile trovare un accordo sulla questione, vista soprattutto l’arbitrarietà di gusti e preferenze, sia a livello di estetica che di uomini. E’ inoltre verità universalmente conosciuta che dopo questi mesi difficili abbiamo tutti abbassato i nostri standard, e di conseguenza saremo meno categoriche nei nostri giudizi, un tempo impietosi. Con sommo rammarico, tocca ammettere la possibilità che quest’anno nefasto segnerà lo sdoganamento definitivo del sandalo da uomo, anche in ambito romantico. Supereremo anche questa, più forti di prima.