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Le mostre da vedere a gennaio in Italia

Da Van Gogh a Escher, un viaggio nel mondo dell'arte

Le mostre da vedere a gennaio in Italia Da Van Gogh a Escher, un viaggio nel mondo dell'arte

Dipinti, sculture, fotografie, litografie,…l’arte in ogni sua declinazione continua ad essere protagonista anche nel 2024. Gennaio si conferma un mese pieno di appuntamenti, tra mostre che verranno inaugurate nei prossimi giorni come la grande monografica dedicata a Joan Mirò che arriva a Catania e ultime occasioni come l’esposizione dedicata a Van Gogh, visitabile fino al 28 gennaio presso il Mudec di Milano. Non ci sono solo icone della pittura da scoprire, ma anche fotografi leggendari come Robert Mapplethorpe, a Firenze, e Steve McCurry, a Pisa. Da segnalare anche il debutto italiano di Michael Stipe, leader dei R.E.M. che alla Fondazione ICA di Milano espone ceramiche, sculture, fotografie ed opere audio. Quale vi ispira di più?

Ecco le mostre da vedere a gennaio in Italia.

Robert Mapplethorpe - Firenze

Il Museo Novecento di Firenze rende omaggio a uno dei più grandi esponenti della fotografia del Novecento, Robert Mapplethorpe, tramite un raffronto inedito con gli scatti di Wilhelm von Gloeden, noto per essere tra i pionieri della staged photography, e alcune immagini dei Fratelli Alinari. Il confronto dei lavori di questi artisti mette in luce temi comuni come il corpo e la sessualità e quanto la classicità, l’approccio scultoreo al mezzo fotografico, lo studio del nudo maschile e femminile, della natura morta, abbiano plasmato gli scatti di Mapplethorpe. Inaugurata lo scorso 23 settembre e visitabile fino al 14 febbraio 2024, la mostra Beauty and Desire fa riflettere su quanto la passione per i maestri che lo hanno preceduto e l’attenta comprensione della statuaria, in particolare dell’opera di Michelangelo, siano stati fondamentali per dare vita ai capolavori del fotografo statunitense. 

Titolo: Mapplethorpe - von Gloeden. Beauty and Desire

Quando: fino al 14 febbraio 2024

Dove: Museo Novecento, Firenze

Steve McCurry - Pisa

Dal 1° gennaio al 7 aprile 2024, gli Arsenali Repubblicani di Pisa ospitano Icons, una monografia dedicata a Steve McCurry. Attraverso 90 scatti i visitatori intraprendono un viaggio virtuale dall'India alla Birmania, dalla Mongolia all'Africa, fino in Italia incontrando una molteplicità di culture diverse e di storie che parlano dell’umanità in ogni sua sfumatura. Gioia, sofferenza, solitudine, resilienza, speranza, solidarietà rivivono sui volti delle persone che McCurry immortala. Tra le tante immagini, non manca la sua foto più famosa: Sharbat Gula, la ragazza afghana che McCurry ha fotografato nel 1984 nel campo profughi di Peshawar in Pakistan. "La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente. Cerco il momento in cui si affaccia l'anima più genuina, in cui l'esperienza s'imprime sul volto di una persona. Cerco di trasmettere ciò che può essere una persona colta in un contesto più ampio che potremmo chiamare la condizione umana. Voglio trasmettere il senso viscerale della bellezza e della meraviglia che ho trovato di fronte a me, durante i miei viaggi, quando la sorpresa dell'essere estraneo si mescola alla gioia della familiarità". Ha detto il fotografo e la mostra di Pisa lo rende evidente anche all’occhio più inesperto e disattento.

Titolo: Steve McCurry. Icons

Quando: dal 1 gennaio 2024 al 7 aprile 2024

Dove: Arsenali Repubblicani, Pisa

Michael Stipe - Milano

L’iconico leader dei R.E.M., Michael Stipe, non è solo un cantante, ma è anche un artista visivo. La Fondazione ICA di Milano ci offre la possibilità di scoprire questo suo lato inedito attraverso 120 opere, tra cui alcune mai esposte prima e altre di recente produzione. L'installazione intreccia i concetti di omaggio e vulnerabilità, quest’ultima intesa come forza trainante, potente strumento per la sopravvivenza. Stipe sfida le considerazioni convenzionali che la connotano negativamente, mostrandola come qualcosa di intrinsecamente umano: “La vulnerabilità diventa un superpotere in questa dinamica. Una mappa che descrive le difficoltà del nostro presente mettendo in luce nuove opportunità e una rinnovata comprensione della nostra importanza, non solo per noi stessi, ma anche per coloro che ci circondano, per le nostre comunità, per il nostro mondo.” Il risultato è un mix di fotografia, ceramica, scultura ed opere audio. Il plus? L’ingresso è gratuito.

Titolo: Michael Stipe. I have lost and I have been lost but for now I'm flying high

Quando: fino al 16 marzo 2024

Dove: Fondazione ICA, Milano

Joan Mirò - Catania

Dopo Omaggio a Mirò a Trieste e Mirò a Torino nella capitale sabauda, la grande monografica dedicata a Joan Mirò arriva il 20 gennaio a Catania. Il Palazzo della Cultura ripercorre la produzione di uno dei più celebri esponenti del Surrealismo. Chi la visiterà avrà l’occasione di vedere dal vivo fino al 7 luglio 2024 tempere, sculture, acquerelli, dipinti, disegni e ceramiche, ma anche libri e documenti vari dell’artista catalano. A cura di Achille Bonito Oliva, il ricco percorso espositivo di Miró - La gioia del colore evidenza la visione giocosa e ludica dell'arte, espressa da Mirò attraverso le tinte forti del giallo, nero, rosso e blu così come attraverso il suo disegno essenziale. Un’occasione per innamorarsi dei suoi lavori e, forse, comprendere il suo genio.

Titolo: Miró - La gioia del colore

Quando: dal 20 gennaio al 7 luglio 2024

Dove: Palazzo della Cultura, Catania

Guido Harari - Milano

Il Comune di Milano e la Fabbrica del Vapore presentano una grande mostra antologica dedicata a Guido Harari, oltre 300 fotografie, installazioni e filmati originali, proiezioni e incursioni musicali, completati da un set fotografico e incontri con l’autore. Il risultato è un viaggio per immagini nella eclettica carriera di Harari, dagli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, alle numerose copertine di dischi per artisti come Fabrizio De André, Bob Dylan, Vasco Rossi, Kate Bush, Paolo Conte, Lou Reed, Frank Zappa. Nel corso di oltre 50 anni ha intrecciato editoria, pubblicità, moda, reportage, privilegiando la forma artistica del ritratto come veicolo per raccontare in modo intimo ed incisivo le maggiori personalità del suo tempo. E visitando la mostra, sono tanti gli scatti celebri esposti alla Fabbrica del Vapore: Rita Levi-Montalcini, Patti Smith, David Bowie, Umberto Eco, Fernanda Pivano, Mia Martini, Giorgio Gaber, Pier Paolo Pasolini…il gioco è riconoscerli tutti.

Titolo: Guido Harari. Incontri

Quando: fino al 1° aprile 2024

Dove: Fabbrica del Vapore, Milano

Escher - Roma

Maurits Cornelis Escher arriva a Roma con la più grande e completa mostra a lui mai dedicata. Gli spazi di Palazzo Bonaparte raccolgono oltre 300 opere, compresi i suoi capolavori più celebri come Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938), ma anche numerose opere inedite mai esposte prima. Nel suo mondo immaginifico si mescolano arte, matematica, geometria, scienza, fisica e design. Vedere i suoi lavori dal vivo significa anche comprendere molte opere contemporanee e pop, film come Inception di Christopher Nolan, Harry Potter e la pietra filosofale, Il nome della rosa, Suspiria, Squid Games, Una notte al museo 3 che, a modo loro, citano Escher. Una curiosità: la location romana della mostra non è un caso. È nella capitale italiana che l’incisore e grafico olandese pare abbia trascorso i suoi anni più felici, affinando l’arte che lo ha portato a realizzare incisioni e litografie di infinite scale, grafiche labirintiche e palle di vetro. 

Titoli: Escher

Quando: fino al 1° aprile 2024

Dove: Palazzo Bonaparte, Roma

Van Gogh - Milano

Ci sono ancora alcuni giorni disponibili per vedere la monografia dedicata a Van Gogh. Fino al 28 gennaio il Mudec di Milano si può ammirare una straordinaria collezione di dipinti e disegni del pittore olandese, dei quali circa 40 provengono dal Museo Kröller-Müller di Otterlo, Paesi Bassi. Tra i capolavori più riconoscibili spiccano Moulin de la Galette, Autoritratto e Paesaggio con covoni e luna che sorge, I mangiatori di patate. Interessante come l’esposizione consenta di scoprire informazioni meno conosciute di Van Gogh, dall’ influenza del suo maestro Jean-François Millet alla passione per i libri e per il Giappone.

Titolo: Van Gogh. Pittore colto

Quando: fino al 28 gennaio 2024

Dove: Mudec, Milano

Il sesso nelle camere d'albergo - Modena

Il titolo della mostra collettiva curata da Marcella Manni prende spunto da un libro di Geoff Dyer intitolato Otherwise Known as the Human Condition. Selec ted Essays and Reviews, una raccolta di saggi pubblicata in italiano da Einaudi con il titolo, appunto, Il sesso nelle camere d'albergo. All’interno degli spazi espositivi del Metronom di Modena sono raccolti i lavori di diversi artisti da Buno Cattai con Eros che rilegge la scultura classica attraverso la fotografia per sublimare la bellezza dei corpi maschili e femminili a Marco Signorini che col suo lavoro si interroga sulla potenzialità della tecnologia digitale. Particolarmente interessante la sezione di Lisa Kereszi che con il progetto Fantasies ha documentato tra il 1999 e il 2005 le esibizioni di New Burlesque, restituendo una narrazione che parla di fantasia e libertà.

Titolo: Il sesso nelle camere d'albergo

Quando: fino 16 febbraio 2024

Dove: Metronom, Modena