È ora di iniziare a celebrare i piccoli successi della vita
E se fossero questi il vero motore di una vita felice?
19 Marzo 2024
Il futuro è una trappola. Siamo sempre proiettati verso il domani, verso il grande traguardo finale a cui aspiriamo o che la società ci spinge a desiderare. Possono essere goal convenzionali come la laurea, un upgrade di carriera, l’acquisto di casa, il matrimonio, i figli o più personali come raggiungere un certo numero di follower su Instagram, trovare la rarità che mancava alla nostra collezione, insegnare al cane a non fare pipì sul tappeto, ma in qualsiasi cosa consistano, quando li raggiungiamo spesso festeggiamo. Ci sentiamo autorizzati a vantarci, a dedicare del tempo a noi stessi e, magari, anche a farci un piccolo regalo. E nel frattempo? Tralasciamo il viaggio verso quella destinazione finale e, se il percorso si rivela più tortuoso del previsto, ci sentiamo dei falliti perché quel traguardo ci sembra troppo lontano nel tempo. Il nostro mood negativo si amplifica se scrollando Instagram tutti online sembrano avere quel qualcosa che noi non abbiamo ancora ottenuto. L’urgenza di stare al passo ci costringe a correre senza fermarci mai. Il rischio è l’ansia che sale e il burnout è dietro l’angolo.
Un cambio di prospettiva
E se ogni tanto ci dicessimo “ben fatto!” e ci dessimo una pacca sulla spalla non perché abbiamo scalato l’Everest, ma perché abbiamo avuto il coraggio di fare quel primo piccolo passo verso la montagna? Normalmente, tendiamo a focalizzarci solo sui momenti negativi, sui fallimenti, fino a quando questi si trasformano nel successo tanto agognato. Se provassimo a cambiare prospettiva? Se smettessimo di colpevolizzarci per tutto quello in cui non siamo riusciti e, invece, gioissimo di delle piccole conquiste quotidiane? Le nostre prestazioni non devono essere sempre perfette e non dobbiamo vivere solo in attesa del domani nel quale i nostri sogni diventeranno realtà (sempre che lo facciano veramente).
Identificare e riconoscere le piccole vittorie
Celebrare le piccole cose che raggiungiamo quando stiamo lavorando su un progetto importante è essenziale perché ci consente di vivere appieno l’esperienza nella sua totalità, ma quali sono? In inglese si chiamano inchstones, un termine diventato di moda tra i genitori per indicare i traguardi più piccoli nella vita dei loro figli, come il fatto che abbiano finalmente dormito tutta la notte o la prima volta che sono stati invitati alla festa di compleanno di un compagno di classe. Più in genere, sono quei momenti apparentemente insignificanti che, se messi insieme, ci regalano divertimento, gioia, ci fanno sentire bene. Non sono momenti importanti o esperienze che cambiano la vita, ma sono il boost di energia che ci fa andare avanti, che ci fa superare le avversità, che rende la vita con tutte le sue sfide più sopportabile. Qualche esempio? Cuocere il perfetto uovo in camicia, passare del tempo di qualità con chi amiamo, imparare gli accordi della nostra canzone preferita, andare al cinema da soli quando prima non ci sentivamo a nostro agio a farlo, mettere lo smalto senza sbavature, finire un puzzle da 2000 pezzi, imparare a ordinare i ravioli al vapore in cinese, rammendare la gonna che si era impigliata nei raggi della bici, superare una settimana super stressante al lavoro, svegliarci al primo squillo della sveglia, accettare un invito romantico dopo una rottura, …
Come celebrare i piccoli traguardi
Un buon consiglio per imparare a riconoscere i piccoli traguardi è scriverli, così rileggendoli a fine giornata riusciremo a minimizzare il nostro senso di frustrazione, ad arginare la sindrome dell’impostore, ad esse autoindulgenti, trasformando i pensieri negativi in affermazioni positive. Come celebrarli dipende da noi. Possiamo regalarci quella borse che avevamo visto nelle vetrine del centro, fare una maschera viso purificante, mangiare una ciambella glassata, uscire con le amiche, dormire tutto il pomeriggio, rilassarci oziando sul divano, fare una passeggiata, prenotare una giornata alla spa, cantare a squarciagola, coccolare il nostro labrador, dire no a quell’impegno che volevamo evitare, partire per un viaggio, comprare un mazzo di fiori, …
Perché celebrare le piccole vittorie
Riconoscere e celebrare le piccole vittorie di tutti i giorni porta diversi benefici. Anche secondo la scienza. Quando lo facciamo il nostro cervello, infatti, attiva un circuito di ricompensa, rilasciando sostanze chimiche come la dopamina che danno sensazioni di orgoglio e ci spronano a proseguire verso il prossimo risultato e così via fino (e magari oltre) l’obiettivo finale. Celebrare l’aver finito di leggere un libro da 2000 pagine o non aver bruciato la crostata è una forma di allenamento alla resilienza, alla gratitudine per ciò che abbiamo ottenuto, al benessere fisico e mentale, è persino un training al successo. Ogni piccolo step fatto simboleggia la nostra crescita e può diventare un’occasione di gioia che solleva l’umore, ci dà forza interiore e ci ricorda che siamo abbastanza, che non siamo indietro rispetto ai nostrii obiettivi e che stiamo facendo costantemente progressi costanti.