La grassofobia è ovunque, non solo in palestra

La palestra è un ambiente ambivalente. Sulla carta è positivo: in palestra ci si allena con un personal trainer o da soli, si migliora la forma fisica, ci si mette alla prova, si diventa più forti, si entra in contatto con il proprio corpo, si scaricano energie irrequiete, si suda via lo stress. La realtà, però, è ben diversa. La palestra, soprattutto per le persone che non rientrano negli standard di bellezza e magrezza tradizionali, per chi è alle prime armi, per chi non è sicuro di sé potrebbe trasformarsi in un luogo che incute timore, addirittura che mette ansia. Cosa facciamo se non sappiamo usare i macchinari? E se qualcuno ci prende in giro? Purtroppo, non si tratta di preoccupazioni infondate, anzi.

Grassofobia in palestra, il video virale

A raccontare la sua esperienza personale e a scatenare un dibattito online è stata un'utente di TikTok. "Non voglio mai più mettere piede in quella palestra" ha esclamato, riprendendosi mentre camminava per strada. "Stavo sul tapis roulant. A un certo punto ho cominciato a sentire caldo, sotto avevo un completino, quindi mi sono tolta la t-shirt. Ho continuato a correre e mi sono accorta che c'era un gruppo di ragazzi di fronte a me. Mi guardavano, parlavano fra di loro e ridevano, gonfiavano le guance. Non mi sono neanche lavata, ho preso tutte le mie cose e me ne sono andata a casa. È possibile che non ci sia un posto in cui posso stare tranquilla? Succede ovunque, al supermercato, all'università, sui social. Io vorrei solo vivere la mia vita. Cerco di essere forte, cerco di dare l'esempio, ma non ce la faccio. A volte è troppo". Dopo di lei, nei commenti e su Twitter, tantissime altre ragazze hanno aggiunto i loro pensieri. "Non ci andare in palestra. Non ho mai visto luogo più tossico, bullizzante, discriminante da quando il fit è diventato di moda. Spiace per chi si trova bene, ma per chi ha problemi la realtà è questa. Meglio andare a camminare/correre per strada. Meglio la piscina. La palestra mai!" ha scritto un'utente. Non tutti sono d'accordo, e forse non è il caso di condannare in toto le palestre quanto un atteggiamento che troppo spesso si lega alla passione per il fitness e che si macchia di body shaming, grassofobia e misoginia, e che trova il suo sfogo nel luogo in cui la gente si dedica al suo corpo.

Le palestre per sole donne sono la soluzione?

In alcune città sono nate palestre specifiche, per sole donne. Potrebbero essere la soluzione? Solo in parte, purtroppo. Spesso, infatti, questo tipo di episodi non sono causati soltanto dalla misoginia e dal modo in cui gli uomini pensano di potersi rivolgere alle donne - giudicandole come se fossero oggetti sessuali e non come persone - ma anche dagli standard di bellezza e magrezza tradizionali, che sono influenzati dalla diet culture, dalla wellness culture, da anni di bombardamento su come dovrebbe essere un corpo per essere considerato bello e in salute. Molti attacchi grassofobici arrivano dalle stesse donne, e si rivolgono in maniera indiscriminata a bambini e adulti a prescindere dal genere, nascosti dietro a un finto interesse per la salute altrui che però non va mai oltre il commento cattivo o paternalistico, rivelando tutta la sua superficialità e falsità.

Un problema trasversale: cosa fare?

Come fatto notare dalla ragazza su TikTok, per una persona grassa non c'è scampo. I giudizi sul suo corpo la colpiranno ovunque, che mangi o non mangi, che faccia esercizio fisico o meno. La soluzione sarebbe ribellarsi, spiegare, parlare, ma non sempre chi è vittima di questo tipo di atteggiamento ne ha la forza. Allora, forse, tocca a noi riprendere chi sbaglia, fare notare che il corpo altrui sarebbe meglio non diventasse mai materia di discorsi e commenti, in nessun caso. Perché una persona grassa in palestra o in contesti sportivi ci sembra fuori posto? Potrebbe essere utile ragionare insieme su cosa ci fa credere che esista solo un tipo di corpo giusto, cosa ci influenza, con auto-critica e con uno spirito aperto, pronti ad ammettere di avere pensieri sbagliati, anche inconsci.